C'ERA UNA VOLTA.....

ed ora non c'è più

 

RICORDI

Il sole colpisce il mio viso,
settembre di fuoco
lascia il mio cuore vivo
sotto la cenere dei miei sogni..

Non voglio nemmeno scriverti,
pensarti, sotto la pioggia
come una stupida
che cerca la luce dell’amore..

Forse anche l’oceano,
ha smarrito la sua strada
e sulle onde dei tuoi capelli,
ricorderò la neve di marzo,
custode della primavera del mio amore.

 

 

RICORDI

Il sole colpisce il mio viso,
settembre di fuoco
lascia il mio cuore vivo
sotto la cenere dei miei sogni..

Non voglio nemmeno scriverti,
pensarti, sotto la pioggia
come una stupida
che cerca la luce dell’amore..

Forse anche l’oceano,
ha smarrito la sua strada
e sulle onde dei tuoi capelli,
ricorderò la neve di marzo,
custode della primavera del mio amore.

 

 

STRELITZIA

 

NON TORNERAI

 

Tremano le foglie,
le mie vuote mani,
cadono le speranze
e tu scompari nell’infinità
di questa notte che non tornerà.

Non tornerà la notte,
con le sue cicale
e le sue luci.

Non tornerai tu,
danzano le tue parole,
ridono i tuoi occhi,
rimani immobile
nella traccia di ricordi che hai lasciato
sulla strada del mio cuore.

 

 

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STORIE DI CANI E DI CRISTIANI

Post n°214 pubblicato il 12 Gennaio 2011 da flavia_53

Ho conosciuto un cane che ,per essere troppo amato prendeva botte da orbi dalla mattina alla sera.Apparteneva a una famiglia dove tutti lo adoravano.La fantesca ,poi,nutriva una segreta passione per lui;quando si voleva farle un dispetto,bastava picchiare il cane;la vecchia ne soffriva peggio che se picchiassero lei.Così ,ogni volta che la padrona bisticciava con la serva,per farle rabbia bastonava a lungo il simpatico animale.E non bisogna credere che facendolo non ne soffrisse ella stessa.Al contrario,anche la signora ,amava il cane in modo morboso.Tanto che suo marito,dopo qualche litigio con lei ,picchiava il cane di santa ragione sapendo di farla soffrire.Ma quando egli stesso castigava il figliolo maggiore,questi per fare dispetto al padre ,che aveva un debole per il cane ,prendeva a pedate il cane,al quale peraltro voleva un bene dell'anima.Tanto che il fratellino minore,quando aveva la peggio nei combattimenti con lui,si rivaleva sul cane.La donna di servizio poi,picchiava il cane ogni volta che voleva fare un dispetto ai ragazzi.Per conto che la povera bestia si sentiva ogni tanto tirar fuori dalla cuccia ,dove stava tranquillamente dormendo ,e malmenare ,senza sapere perchè.C'erano giorni di nervosismo generale ,in cui tutti i componenti la famiglia,per esercitare le rispettive vendette ,facevanno la fila presso la cuccia del cane!!!

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Un blog di: flavia_53
Data di creazione: 13/07/2007
 
 

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