Rosa screziata

**Affetti assenti**


Ricordo con precisione la prima voltache pronunciai quelle parole.Avevo 14 anni. Ero seduta su una panchina insieme a una ragazza.E fumavo una Marlboro. Rossa, la Marlboro. Azzurri, gli occhi della ragazza. Un contrasto perfetto, da perderci il fiato. "Io non voglio bene ai miei genitori."Eccola, la frase. Chiara come l'acqua,forte e precisa come una frustata.Lì dove fa più male. "Non riesco a voler bene ai miei genitori.Mi sono anche sforzata, sai. Ma non sento nulla...".Avevo gli occhi pieni di lacrime e tiravo boccateavide di fumo. Mi aggrappavo disperatamentead ogni tiro, come se avesse potuto salvarmi da quellaverità.E' questo che era: verità. Dolorosamente cinica, cinicamente triste, tristemente esatta, esattamentevera. Maledettamente vera.Ora di anni ne ho 17. Non è che sia passato poi moltotempo, in fondo. Ma quella verità è rimasta dov'era.Dove non dovrebbe essere. Purtroppo quelle parole amare,impregnate di fumo, sono ancora la pura, e semplice, verità."Io non voglio bene ai miei genitori."So cosa mi hanno dato, i miei genitori: tutto.Sta di fatto che quelle parole rimangono lì dove sono.Vere. Non che io ne sia felice, ma è così."Io non voglio bene ai miei genitori."Semplice.[Ascoltando: All in the family - Korn ft. Limp Bizkit]