rosheen

Corona di sguardo


  Di terre rosse avanza l'arte astrattaun orizzonte sconosciuto muove l'oltranza del camminoabita gli scuri angolari di una scintillante entropiaSi muove ad ore il dito insaporito dal gusto del melogranonella trasparenza dei semi traspare l'occhio che osservaNon tutti gli sguardi sanno essere padroni della telauna sottile apparenza invisibile al respirosi sottrae dai colori per insaponare la pellecosì che la sola cieca pupilla possa oltrepassare il visibile e raggiungere la fragranza di uno schiocco di frutto...s'apre il frutto nella mano sapiente alla pazienza che governa il grembo alla liquida bocca che ne cotona i rumori per un ascolto di ventoper un occhio d'oltre...Di passi ombrati avanza la maestria d'intenzionis'arricchisce di sagomenell'oscurità del suo stesso potereGira pigmenti che sfamano il pennelloe d'olio sudato dai profumi del dolorepartorisce l'anima la stampa e ne incide il nome suopasso che rimarrà all'ombra del suo nuovo incanto …perderei sempre proporzione tra mente e cuorenello spruzzarmi di tempoe lascerei sempre la ragione nel vestirmi di folliae di passione mi cullereiallo sciogliersi del sorriso… per un colore che non sia distrattosoffocherei la gola… per una danza di silenzioe per una linea curva d’orizzontescaglierei traiettorie graffiandomi i piedi di troppo calore... anelare il buio penetrante dello sguardoe del suo straripante mio dolore farne corona... rosheen