rosheen

Vaga l'ombra


 
   L'ombra decade in una lampada di cerala forma s'illude del suo confinee implode nell'espressione di un sensoSta a guardare la scintilla dell'endecasillaboin una rima a tre quartineche sventra il tempoe si fa rumoreNel sintetico caos  s'interroga la domandaper parallele rispostein un incrocio che si fa arcalenell' attimoPiovono sillabe oblique tagliano il respiroe vestono momentid'esperienza... passano..."abbi cura di te"...chè si paga l'albacon il risveglio del giornoe si paga la nottecon le ore che non bastano maio sono troppe......perchè hanno gambe gli occhiquando si perdono nel buioe mani la boccaquando si riprende il suo respiroImmobile il fusto attende la campanain un nido assetato di rugiada...picchia il beccoche non sorprende la suolae vaga l'ombraalla ricerca della luce suach'abbia lunga la folle stolta strada  dell'occhioe si frantumi in aghigravidi di fossaaride zolle ch'abbiano la gola...giùin fondocada il tempo  di un solo attimoe s'infranga nello spuntonedi una freccia di sensoa concimare cuore e ventoper poi vagare ... ancora... rosheen