rosheen

Aromi di ieri


 
  Delle nostre voci ho scordato il canto portate via dal vento  dell'andareserbo scie di una corsa senza fineimmagini mute nel racconto a rallentatore di profumi e ombre senza luceEravamo aromi di pellepescatori che s'inoltravanonelle trame di una rete senza filobocche di fameingorde di sogni dall'amo di respiriuno strato sopra l'altro d'occhi fossilicome foreste di conchiglie sonoreognuno con il suo peso specificoognuno con il suo specifico pesoEravamo un tuffo dentroinnevato d'etàcivette che attendevano orizzonti d'onde erboseper una corsa di equilibri                                                     ...ma quanti anni hadimmi l'ancestrale profumo d'orme...Era la lepre che correva nel gelido inverno di vie ghiacciatesu solitari itinerari d'abetici seguiva la rottad'una malinconica partenza   ...non c'è posto dove abitare l'ombra         nascosta da un frastuono di profezia...e confessa il padre alla madrementre lega la ciocca di capellial dito del suo indiceLì fu il tremore di un gettito di sanguefu il tubo incenerito di una stufa senza fuocofu la polvere nella rugiada del mattinol'umidità d'acqua lacrimosache pulisce il respiro di un coralloEra la medusa che nuotava nella profondità dell'ombrasu un passaggio quotidianoci seguiva un treno di destinazionicontrarie all'addio ...ma quanto tempo ha    dimmi    l'edera che s'inerpica ora      sul fusto dei giochi              a richiamare un rifugio che non ebbe tetto....Eravamo profumi di terre e di sassi rimasti in una viaad impregnare lo sguardo di trasparenzeScende la palpebra cancella l'oscurità d'un opalescente profiloe corre verso la pupillala corsa di noie raggiunge capovoltala capriola del tempoche ancora non sò fareOscural'inafferrabile veste di fiori ad uncinettoè un corpo senz'occhiè lìdanza come foglia su un ramo sempre verdeche non sapevamo alloraessere statol'ultimo nostro sorriso  ( ...a Luisa Michele e Nicola compagni di giochi e alla loro giovinezza spezzata )  rosheen