rosheen

...stordiscono i venti della quotidiana malvagità...


 Scricchiolii di luce sospendono corsevapori di sabbie hanno la setache percorre le terre del silenzioNon c'è profumo che invade il fiore risucchiato dal perdonocercavi il petalo  morbido al tocco...ma come puoi prendere il tempo senza mani e senza braccia...Così sparisce il giornocome carta di riso sgranocchiata dal topoTu ridi e ti beffi della statua del candoree hai baffi di corda che stritolano respiriSi, tu stupisci le crepe della ingenua giovinezzae ti inchini alla guerra dei colori sbiaditi ... c'è un bimbo lontano a ricordare le fogliema non senti la pioggia della regale credenza...Stordiscono i venti della quotidiana malvagitàe rincorrono lembi della terra che salvaNon c'è forza di un domani sicuroe giri come vortice in un buco sabbiosomentre muore la salvia a insaporire stufati o scorre a pulire denti ormai lisiMa il rosmarino è all'ombra del profumoaghi di bosco per una tana che non vuole ci sia il rimorso...come corre la maniglia di una finestra sempre apertamentre guardi il vetro che s'imprigiona alla cornice...Gambe nude e braccia spoglieferiscimi della sciocca finzioneche abbia un nome il tempo di un tale istanteche  abbia fine un oltre che non comprendeStancano le parole quando corrono su vie parallelee mai incontrano la luce del conoscere...tu mangi la briciola del solo istante io guardo la tua bocca mentre dilania la tua fame...Demone di vischionon ha baffi il topo fugaceNei cunicoli dormientis'insinua il suo occhio di sanguee nelle pieghe della vestesi lava dell'acqua nerae nel bisbiglio che passail catrame ricopre l'oraSi confonde nel fetido liquamea dispensare ginestre senza fiorimentre sulla collinas'addormenta il vento...inchiodami all'albero dall'occhio profondoe sparisci nella condanna della polvere al ventocostretta a vagare posarsi e ripartire... rosheen