Quello che leggerete è un messaggio di auguri, perchè nella vostra vita ci sia sempre la forza di andare avanti nell'accettare ciò che ci è dato, giorno dopo giorno. Questo augurio lo desidero fare attraverso l'esperienza di vita di Stefano Pieropan (Piter). Nel video che trovate alla fine del racconto, ci sono alcuni momenti della presentazione spettacolo del suo libro "A spasso con la multipla" Edizioni Progetto Cultura Roma che assieme all'attore Mario Palmieri (voce narrante), ai musicisti Luca, Daniele, Alessio, Stefano e il tecnico immagini Luca, ho avuto la fortuna di poter mettere in scena leggendo le sue poesie al Teatro Remondini di Bassano del Grappa. Per questa occasione la sera precedente, Alfazulu, Palmieri, Sweet ed io abbiamo condiviso l'attesa dello spettacolo tra giochi e speranze, emozioni e racconti. Pensando al gioco di Lady Juliette dalla traccia "Lettera a Babbo Natale" (potete partecipare se volete visitando il suo blog respiri di seta) abbiamo scritto a quattro mani il racconto qui sotto. Spero vi sia gradito e che vi possa arrivare il messaggio di Stefano che è anche il nostro...Per me il suo messaggio è un dono di forza e per questo ringrazio Piter e tutti i ragazzi di "Barcollo ma non mollo" che ho avuto la fortuna di conoscere...grazierosheen NELLA SCELTA DI PITER di rosheen, sweet, alfazulu, mario palmieriCi si sarebbe incontrati nel fine pomeriggio…una telefonata “siamo a vicenzaovest, fai pure con calma, ti aspettiamo”…ma come, non dovevate telefonareprima, all’altezza di Verona…che sbadati! Rosheen corse a cercare le scarpe,non poteva fare attendere Alfa e Sweet al freddo, ma nonricordava dove fossero state lanciate dai suoi piedi nella mattinata, dopo chela slitta non era riuscita a scorrere sulla neve caduta la notte e si eranoinzuppate d’acqua bianca…bianca come quei due sorrisi che aperta la porta dicasa la illuminarono di sorpresa! Alfa fa sempre di testa sua, non usa ilnavigatore, quella volta che l’ha usato ha sbagliato strada… si fa guidare dalcuore e non sbaglia mai direzione, non sbaglia agli incroci, non salta leuscite…ma ha un segreto Alfa, gli occhi di Sweet…che occhi! Sono la luce allavia, la luce sulla strada della vita. Ripartì in quell’istante la slitta delcuore, viaggiò le vie dei sorrisi e delle emozioni, ogni tanto una gocciad’acqua bianca scendeva dalle parole non dette, si faceva fiocco luminoso adanzare nella sera dell’incontro.Laserata era effervescente, di quell’effervescenza che spoglia la pelle e siscalda dell’odore di vissuto. Alfastrimpellava la sua dodici corde, peggio del solito che già non è facilearrivare a tanto ma arrivava dalla profondità del cuore. Mario detto ilColombre, aveva tirato fuori una voce da baritono che nessuno conosceva, dicorta estensione ma intonata e potente, non sempre a dir la verità…ogni tantoscivolava via, forse attirata da sentieri nascosti, cime innevate e il richiamodella montagna. Un po’ sfortunato Mario….era la terza volta che passava perquei luoghi e ancora non aveva visto le Dolomiti! Rosheen era su di giri quando sorride diventainsuperabile. La Sweetè la Sweet, perlei tutto è facile, semplice, è la sua fortuna vivere così, eppure ne hapassate, pensate solo la convivenza con quello scassamaroni di Alfa e saretesolidali con lei. Rosheen: “ Ma che meraviglia che siete!” Altre tretenerissime donne protagoniste ad accompagnare l’incontro cantavano gioiosealla preziosità dei momenti… un’altra donna, un angelo dalla delicatezza dellaneve, posava il suo canto nei loro cuori e si scioglieva per alimentarne leradici dell’amore che lei sapeva donare…mancava solo lei, la Lady,…o forse no…Fuproprio la Sweetin un momento di pausa quando il canto lascia lo spazio a quel “se fosse quicon noi…” a fare la tremenda domanda: Sweet: “Rosheen cosa chiederesti a Babbo Natale?”Rosheen:“Hai imparato un po’ a conoscermi Sweet, non chiederei certo cose, ma solo unpo’ di sicurezza in più, che non mancasse a nessuno la forza ad affrontare lavita”Sweetincalza: “Non basta Rosheen”Rosheencalma, serena estrae la risposta: “Vorrei imparare da Piter ad accettare ciòche ci è dato e farne la vita, la condizione della vita, non combatterla,viverla e rendere preziosi i momenti, ogni momento...” Sweet: “E tu Mario?”Mario:“Mario: “Vorrei un filo di certezze, le terribili materiali certezze, che milascino il tempo e la possibilità di coltivare la mia passione per lascrittura...ed il mio grande amore...il teatro...e forse chissà … il sognoimmenso ...di vivere di tutto questo...per ogni attimo...che mi è dato...e misarà dato...di esistere” Sweet: “Non basta Mario”Mariocon uno sforzo enorme: “Vorrei usare la mia voce e la mia tecnica per aprire il cuore di chi ascolta,perraccontare storie, nuove storie come quella di Piter che racconterò domani emille altre ancora. Voglio narrare la realtà,impastata di sorrisi elacrime...di vittorie e sconfitte...di silenzi e grida... voglio che questarealtà si possa toccare con le mani e la carne della proria anima; non mi bastache sia ascoltata con le orecchie. Vorrei che queste storie divenissero lospecchio attraverso cui leggere la “propria individuale storia” perchè le vitedegli altri sono sempre anche la nostra stessa vita; e non esistono le unesenza l'altra e viceversa...e vorrei potermi ogni giorno nutrirmi e nutriredell'amore … dell'amicizia...dell'esperienza e cammino umano di coloro cheincontro e che mi incontrano...perchè senza questo … non ci si può dire vivi edunque non si può raccontare dal palcoscenico a gli altri la vita ...se noi per primi la ignoriamo nel profondo dinoi stessi”Sweet:“E tu Alfa?”Alfa:“Sei una rompiballe ma ti sembrano domande da fare in questo contesto, tu nonscavi mai mica sei come me!”Sweet:“Rispondi senza fare i tuoi giochini che li conosco tutti”Alfa:“Vorrei chiudere col mio lavoro e vorrei seguire rosheen, Mario e altri che nonconosci, voglio interessarmi esclusivamente di emozioni” Rosheen, Mario e Alfa sorridendo: “E tu Sweetcosa chiederesti a Babbo Natale?”Sweet:“Che Rosheen impari a volersi bene, che Mario racconti la realtà solida, cheAlfa vi segua con tutti gli altri. E poi vorrei che tutte le vostre amiche eamici che non godono di salute trovassero sollievo alla sofferenza, non ve nesiete dimenticati vero? Ma nessuna di queste cose si chiedono a Babbo Natale.”Il“gruppo di famiglia in un interno” riprese la baraonda, le corde risuonarono idadi vorticavano sulla tavola tra le briciole, qualcuno propose un brindisi, manon ricordo più chi.Domani si iniziava a realizzare i sogni.Domani andava in scena la scelta di Piter...
Nella scelta di Piter
Quello che leggerete è un messaggio di auguri, perchè nella vostra vita ci sia sempre la forza di andare avanti nell'accettare ciò che ci è dato, giorno dopo giorno. Questo augurio lo desidero fare attraverso l'esperienza di vita di Stefano Pieropan (Piter). Nel video che trovate alla fine del racconto, ci sono alcuni momenti della presentazione spettacolo del suo libro "A spasso con la multipla" Edizioni Progetto Cultura Roma che assieme all'attore Mario Palmieri (voce narrante), ai musicisti Luca, Daniele, Alessio, Stefano e il tecnico immagini Luca, ho avuto la fortuna di poter mettere in scena leggendo le sue poesie al Teatro Remondini di Bassano del Grappa. Per questa occasione la sera precedente, Alfazulu, Palmieri, Sweet ed io abbiamo condiviso l'attesa dello spettacolo tra giochi e speranze, emozioni e racconti. Pensando al gioco di Lady Juliette dalla traccia "Lettera a Babbo Natale" (potete partecipare se volete visitando il suo blog respiri di seta) abbiamo scritto a quattro mani il racconto qui sotto. Spero vi sia gradito e che vi possa arrivare il messaggio di Stefano che è anche il nostro...Per me il suo messaggio è un dono di forza e per questo ringrazio Piter e tutti i ragazzi di "Barcollo ma non mollo" che ho avuto la fortuna di conoscere...grazierosheen NELLA SCELTA DI PITER di rosheen, sweet, alfazulu, mario palmieriCi si sarebbe incontrati nel fine pomeriggio…una telefonata “siamo a vicenzaovest, fai pure con calma, ti aspettiamo”…ma come, non dovevate telefonareprima, all’altezza di Verona…che sbadati! Rosheen corse a cercare le scarpe,non poteva fare attendere Alfa e Sweet al freddo, ma nonricordava dove fossero state lanciate dai suoi piedi nella mattinata, dopo chela slitta non era riuscita a scorrere sulla neve caduta la notte e si eranoinzuppate d’acqua bianca…bianca come quei due sorrisi che aperta la porta dicasa la illuminarono di sorpresa! Alfa fa sempre di testa sua, non usa ilnavigatore, quella volta che l’ha usato ha sbagliato strada… si fa guidare dalcuore e non sbaglia mai direzione, non sbaglia agli incroci, non salta leuscite…ma ha un segreto Alfa, gli occhi di Sweet…che occhi! Sono la luce allavia, la luce sulla strada della vita. Ripartì in quell’istante la slitta delcuore, viaggiò le vie dei sorrisi e delle emozioni, ogni tanto una gocciad’acqua bianca scendeva dalle parole non dette, si faceva fiocco luminoso adanzare nella sera dell’incontro.Laserata era effervescente, di quell’effervescenza che spoglia la pelle e siscalda dell’odore di vissuto. Alfastrimpellava la sua dodici corde, peggio del solito che già non è facilearrivare a tanto ma arrivava dalla profondità del cuore. Mario detto ilColombre, aveva tirato fuori una voce da baritono che nessuno conosceva, dicorta estensione ma intonata e potente, non sempre a dir la verità…ogni tantoscivolava via, forse attirata da sentieri nascosti, cime innevate e il richiamodella montagna. Un po’ sfortunato Mario….era la terza volta che passava perquei luoghi e ancora non aveva visto le Dolomiti! Rosheen era su di giri quando sorride diventainsuperabile. La Sweetè la Sweet, perlei tutto è facile, semplice, è la sua fortuna vivere così, eppure ne hapassate, pensate solo la convivenza con quello scassamaroni di Alfa e saretesolidali con lei. Rosheen: “ Ma che meraviglia che siete!” Altre tretenerissime donne protagoniste ad accompagnare l’incontro cantavano gioiosealla preziosità dei momenti… un’altra donna, un angelo dalla delicatezza dellaneve, posava il suo canto nei loro cuori e si scioglieva per alimentarne leradici dell’amore che lei sapeva donare…mancava solo lei, la Lady,…o forse no…Fuproprio la Sweetin un momento di pausa quando il canto lascia lo spazio a quel “se fosse quicon noi…” a fare la tremenda domanda: Sweet: “Rosheen cosa chiederesti a Babbo Natale?”Rosheen:“Hai imparato un po’ a conoscermi Sweet, non chiederei certo cose, ma solo unpo’ di sicurezza in più, che non mancasse a nessuno la forza ad affrontare lavita”Sweetincalza: “Non basta Rosheen”Rosheencalma, serena estrae la risposta: “Vorrei imparare da Piter ad accettare ciòche ci è dato e farne la vita, la condizione della vita, non combatterla,viverla e rendere preziosi i momenti, ogni momento...” Sweet: “E tu Mario?”Mario:“Mario: “Vorrei un filo di certezze, le terribili materiali certezze, che milascino il tempo e la possibilità di coltivare la mia passione per lascrittura...ed il mio grande amore...il teatro...e forse chissà … il sognoimmenso ...di vivere di tutto questo...per ogni attimo...che mi è dato...e misarà dato...di esistere” Sweet: “Non basta Mario”Mariocon uno sforzo enorme: “Vorrei usare la mia voce e la mia tecnica per aprire il cuore di chi ascolta,perraccontare storie, nuove storie come quella di Piter che racconterò domani emille altre ancora. Voglio narrare la realtà,impastata di sorrisi elacrime...di vittorie e sconfitte...di silenzi e grida... voglio che questarealtà si possa toccare con le mani e la carne della proria anima; non mi bastache sia ascoltata con le orecchie. Vorrei che queste storie divenissero lospecchio attraverso cui leggere la “propria individuale storia” perchè le vitedegli altri sono sempre anche la nostra stessa vita; e non esistono le unesenza l'altra e viceversa...e vorrei potermi ogni giorno nutrirmi e nutriredell'amore … dell'amicizia...dell'esperienza e cammino umano di coloro cheincontro e che mi incontrano...perchè senza questo … non ci si può dire vivi edunque non si può raccontare dal palcoscenico a gli altri la vita ...se noi per primi la ignoriamo nel profondo dinoi stessi”Sweet:“E tu Alfa?”Alfa:“Sei una rompiballe ma ti sembrano domande da fare in questo contesto, tu nonscavi mai mica sei come me!”Sweet:“Rispondi senza fare i tuoi giochini che li conosco tutti”Alfa:“Vorrei chiudere col mio lavoro e vorrei seguire rosheen, Mario e altri che nonconosci, voglio interessarmi esclusivamente di emozioni” Rosheen, Mario e Alfa sorridendo: “E tu Sweetcosa chiederesti a Babbo Natale?”Sweet:“Che Rosheen impari a volersi bene, che Mario racconti la realtà solida, cheAlfa vi segua con tutti gli altri. E poi vorrei che tutte le vostre amiche eamici che non godono di salute trovassero sollievo alla sofferenza, non ve nesiete dimenticati vero? Ma nessuna di queste cose si chiedono a Babbo Natale.”Il“gruppo di famiglia in un interno” riprese la baraonda, le corde risuonarono idadi vorticavano sulla tavola tra le briciole, qualcuno propose un brindisi, manon ricordo più chi.Domani si iniziava a realizzare i sogni.Domani andava in scena la scelta di Piter...