rosheen

tra le pieghe del cambiamento


   Ho pelle di cielo e luna negli occhistrade nelle ore che non ho percorsoscie d'aerei paralleliper incroci che ho sognato.Ho direzioni che si spoglianodei circuiti ad intermittenza.Non sono mai arrivata nel tempo...poco prima o subito dopomi sono accinta al tuffo della mia nudità...Preferirei non arrivaredov'è l'ombra della partenzae come onda sbattere e frantumarminell'orizzonte che unisce il blu del pensieroall'azzurro di una nuvola del passaggio.Passeranno ancora le ditatra le pieghe del cambiamentosi legheranno allo snodarsi del giornoe costruirò grappoli di parolevere per il solo tempo di una stagione...perchè furono loro, i papaveri tra le spighech'ebbero occhi da donarcie profumi per inventarcifurono loro che si piegarono al ventoe nel vento ci fecero saltare protesi alla stretta della mano...ed io che credevo che la V nei campi di spighefosse l'ombra delle anatre in volo...non so se preferirela vendetta della serao il ghigno del mattino rosheen