ROSMAR SPACE

Post N° 200


Negli ultimi mesi nell'Adriatico è stato spesso avvistato Andrea, un simpatico delfino soprannominato con questo nome umano dalla Fondazione Cetacea e dai sub della Società Gian Neri di Rimini, che in questo periodo hanno nuotato e giocato con lui tante volte; insomma per la riviera ormai è diventato uno di famiglia.Andrea ormai nel mare della Riviera si sente a casa e, spesso insieme ad un altro delfino, viene puntualmente avvistato dapescatori, sub e turisti in barca. Avvistare un delfino non è affatto raro per il mare Adriatico, afferma il responsabile scientifico della Fondazione cetacea, ma la storia di Andrea continua a stupire e incantare, in quanto il suo comportamento è assolutamente insolito, per certi versi addirittura unico.Mica tutti i delfini appena vedono una barca si avvicinano e si mettono a giocare con loro, come già è successo ai pescatori di Cesenatico e ai sub della Gian Neri. "Secondo un recente rapporto, negli ultimi anni si contano in tutto il mondo 91 casi di delfini lone sociable: esemplari solitari e socievoli, che pur nati e cresciuti in libertà imparano a giocare e a intrattenersi con l’uomo". Ma il caso di Andrea, che è un giovane esemplare di 2 metri e mezzo, con la macchia bianca sulla pinna, è ancora più particolare. Ha una voglia di giocare e socializzare che è davvero straordinaria;anche troppa, forse, perché poi induce chi ha la fortuna di vederlo a pochi metri ad azioni sconsiderate. Domenica pomeriggio Andrea è stato avvistato a un paio di miglia di distanza al largo di Ravenna, si è fermato a nuotare con le persone che erano in acqua, e a quel punto alcune di queste hanno iniziato a dargli sconsideratamente del cibo. Questo comportamento sbagliatissimo rischia di mettere in serio pericolo la salute del delfino. Ecco perché la Fondazione ha elaborato un vero e proprio vademecum di regole di comportamento, nell’interesse tanto dell’animale, quanto delle persone. Un delfino di quelle dimensioni, senza volerlo, con un colpo di coda o un gesto improvviso può seriamente ferire un uomo. Tra le "buone norme di condotta" che la Fondazione e la Gian Neri stanno diffondendo su tutta la Riviera, viene chiesto di «mantenersi a 100 metri almeno dal delfino», "non trascorrere più di 15 minuti con lui in acqua", non gettare cibo o alcun oggetto.