ROSMAR SPACE

Le feste senza perchè


Mi è piaciuto molto questo articolo di Stefano Cicchetti riportato sul settimanale riminese gratuito Chiamami Città.Lo riporto qui di seguito:Dice un bimbo al padre: "Babbo quando hai finito di lavorare puoi andare dal Sindaco a dirgli se mette le lucine di Natale anche nel parco?"Dice una bimba alla mamma: "Mami, perchè se noi siamo poveri come dite sempre te e il babbo non chiediamo i soldi alla gente come quel signore sul marciapiede?".Il bello del Natale è che passiamo più tempo con i bambini e una volta tanto li ascoltiamo un pò più attentamente. E ci deliziamo della loro "ingenuità", rimpiangiamo quando era anche la nostra, ci intristiamo pensando che quelle meravigliose creature fra poco, troppo poco tempo, saranno come noi. Incarogniti, immusoniti, in guerra con l'universo mondo. Ma soprattutto, senza più perchè da domandare. Talmente rinchiusi fra le quattro mura del nostro ego da non chiederci nemmeno più le ragioni di quello che siamo e di come viviamo, o se addirittura delle ragioni ci sono ancora.I bambini cresceranno e troveranno anche loro naturali le cose più illogiche, le affermazioni più strampalate, le abitudini più autolesioniste.Impareranno che le luci di Natale nei parchi non ci saranno mai, nonostante i tanti alberi che se decorati farebbero una gran bella figura, perchè le luminarie servono a invogliare alle compere e non a rallegrare i bambini. Che la povertà di tanti non compenserà mai la nostra insoddisfazione per la ricchezza di pochi. Che per fare  cose belle ed inutili ci vogliono soldi, che sono però già stati spesi per cose altrettanto inutili ma molto meno belle.Smetteranno di chiedersi come mai negli spot delle auto le strade siano invariabilmente deserte. Come mai alla moviola si vedano solo quanto siano somari gli arbitri e mai quanto siano bravi i giocatori. Come mai la cellulite, le rughe, la calvizie, la carie continuino a imperversare nonostante che le pubblicità per i rimedi esistenti costituiscano una buona metà dei consigli per gli acquisti.. Come mai le complicazioni neonatali, la polmonite, la diarrea, la malaria e il morbillo (tutte riconducibili alla fame e alla miseria) siano tutt'ora le prime cause di morte per la maggioranza mondiale dei bambini sotto i 5 anni.Come mai l'Italia ripudia la guerra, ma dal 1945 ad oggi sia costantemente piazzata fra i primi dieci produttori di armamenti al mondo. Come mai il mondo sappia di avere risorse limitate a disposizione, eppure possa andare avanti solo consumandone sempre di più. Eccetera eccetera.Noi adulti siamo così. Crescendo abbiamo imparato a non imparare più niente, certi che conoscere sia inutile, se non dannoso: meno ne sappiamo, meglio stiamo. Una volta messa insieme la nostra piccola corazza di luoghi comuni, andarla a mettere in discussione sarebbe una follia. Potremmo correre rischi letali. Il peggiore dei quali sarebbe certamente il tornare a chiederci: "perchè"?