Creato da ros.munda il 10/05/2010

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Post n°11 pubblicato il 27 Giugno 2011 da ros.munda
 

Giant's Causeway (Nord Irlanda) "selciato del gigante "Finn MacCool

Una delle più impressionanti formazioni geologiche dell’Irlanda del Nord, situata sulla costa settentrionale ad est di Bushmills, è conosciuta come Giant’s Causeway, ovvero il “Selciato del gigante”. Secondo la leggenda, le quarantamila colonne di basalto ammassate lungo il litorale tra Runkerry e Dunseverick sarebbero i resti della strada rialzata costruita dal gigante Finn MacCool per passare dalla Scozia all’Irlanda senza bagnarsi i piedi. Nella ricostruzione scientifica del fenomeno, i blocchi rocciosi, spesso di sezione esagonale perfetta, sembrano essere in realtà prodotto di grandi attività eruttive, le stesse che circa sessanta milioni di anni or sono cambiarono volto anche alle coste scozzesi, islandesi e della Groenlandia. (dal web)

 
 
 

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Post n°10 pubblicato il 18 Dicembre 2010 da ros.munda

 

Il figlio del re d'Irlanda

- Irlanda -

C'era una volta il figlio del re d'Irlanda che si trovava a fare un giro nei boschi. Era inverno, aveva nevicato. Si punse con un rovo, e qualche goccia di sangue cadde sulla neve, vicino ad una penna lasciata cadere da un corvo. A quel punto il principe giurò a se stesso che non si sarebbe più fermato fin quando non avesse trovato una donna con i capelli neri come le ali del corvo, la pelle bianca come la neve e le labbra rosse come il sangue. Iniziò a viaggiare: incontrò la famiglia di un uomo che era appena morto e non aveva soldi per pagare il funerale ed accettò di pagare lui per loro.

Poi incontrò uno gnomo minacciato da un'enorme aquila e lo salvò.Lo gnomo chiese di essere preso al suo servizio, chiedendogli in cambio solo il primo bacio della moglie del principe, quando l'avesse trovata. Il principe acconsentì.

Più avanti incontrarono un uomo con un fucile in mano. Lo gnomo disse al principe di prenderlo al suo servizio, in cambio di un terreno per la sua casa. Il principe acconsentì.

Poi più avanti incontrarono un uomo appoggiato all'erba con l'orecchio: anche qui lo gnomo propose al principe di prenderlo al suo servizio in cambio di un po' di terreno per la sua casa. Il principe acconsentì di nuovo.

Poi incontrarono ancora un uomo che faceva girare le pale di un mulino a vento semplicemente soffiando: anche qui lo gnomo gli propose di prenderlo al servizio, in cambio sempre di un po' di terreno per la sua casa. Il principe acconsentì di nuovo.

Alla fine trovarono ancora un uomo che spaccava la legna con un solo piede. Di nuovo lo gnomo propose al principe di portarlo con sé, in cambio sempre di un po' di terreno. Il principe acconsentì di nuovo.

Giunsero infine in un villaggio su cui incombeva un cupo castello: chiesero agli abitanti chi ci viveva, e gli fu risposto che viveva un gigante che teneva prigioniera una splendida principessa, dalla pelle bianca come la neve, dai capelli neri come l'ala del corvo e dalle labbra rosse come il sangue.

Il principe decise di liberarla ed andò a bussare alla porta del castello. Il gigante gli disse: Potrai avere la principessa solo se supererai tutte le prove a cui ti sottoporrò: in caso contrario morirai!

Come prima cosa, lo portò di fronte a tre bersagli che si muovevano in continuazione: Centrali perfettamente, altrimenti morirai! A quel punto comparve l'uomo con il fucile in mano, che fece per lui il lavoro.

Poi allora il gigante gli disse: Attaccati al terreno, e dimmi di cosa stanno parlando le formiche! L'uomo appoggiato all'erba con l'orecchio riferì tutto.

Allora il gigante disse: Seminami con l'aiuto di un soffio tuo tutti questi semi! L'uomo che faceva girare le pale del mulino a vento fece lui tutto il lavoro.

Allora il gigante portò il principe in una foresta e gli disse ancora: Tagliami tutti questi alberi in mezz'ora! L'uomo che spaccava la legna con il piede si occupò lui stesso di questo.

Allora il gigante disse: Hai vinto, puoi andare a baciare la tua fidanzata! Ma lo gnomo ricordò la promessa del primo bacio, ed entrò

lui dalla principessa, che era su un trono circondata da decine di serpenti velenosi. Lo gnomo eliminò tutti i serpenti e poi fece entrare il principe.

Ti ringrazio di avermi aiutato, disse il principe. Non ti preoccupare, rispose lo gnomo, sono io che ti devo ringraziare: io sono lo gnomo protettore della famiglia che tu hai aiutato pagando il funerale, e ti ho voluto ricompensare per la tua generosità. Ti auguro di essere felice per sempre.

Il principe d'Irlanda tornò a casa con la sua fidanzata, la sposò e vissero felici e contenti. E lo gnomo? Da allora protesse la famiglia del suo nuovo benefattore.

 

 
 
 

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Post n°9 pubblicato il 27 Novembre 2010 da ros.munda

Trifoglio irlandese

Il trifoglio (Shamrock) è da sempre uno dei simboli dell'irlanda. Secondo la leggenda il legame tra il trifoglio e il santo patrono dell'isola San Patrizio risale al 1669 circa. Infatti una moneta di quell'anno mostra il santo nell'atto di innalzare un trifoglio. Altri documenti fanno risalire al 1776 la prima documentazione certa che ritrae San Patrizio nell'atto di camminare con una croce verde e una foglia del trifoglio.

La tradizione orale delle popolazioni tramanda la storia che San Patrizio usò una foglia di trifoglio per divulgare la dottrina della Trinità; in questo modo si spiega il perché il giorno di San Patrizio coloro che festeggiano questa ricorrenza portano, insieme alla tradizionale croce, una foglia di trifoglio singola e non l'intero ramoscello. Inizialmente le croci utilizzate nel giorno di San Patrizio erano rosse, ma dalla fine del 17th secolo queste furono rimpiazzate da quelle verdi. Questo cambiamento si pensa sia stato dovuto all'influenza del trifoglio irlandese e al fatto che la croce rossa era riconducibile all'odiato dominio inglese.
Il trifoglio irlandese é rimasto un inequivocabile simbolo irlandese ed é associato in tutto il mondo, sopratutto dove sono presenti comunità irlandesi, all'Irlanda. Esso é in effetti utilizzato dagli emigranti  come un simbolo inequivocabile di appartenza ed appare in qualsiasi luogo si festeggi il giorno di San Patrizio.

 

Buone Feste a tutti!

 
 
 

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Post n°8 pubblicato il 28 Ottobre 2010 da ros.munda
 

Le origini di Halloween - Racconto Irlandese

La leggenda di "Jack O'Lantern"

Un fabbro irlandese di nome Jack, ubriacone e taccagno, incontrò, la notte di Halloween, il Diavolo in un pub. Stava per cadere nelle sue mani, quando riuscì ad imbrogliarlo facendogli credere che gli avrebbe venduto la sua anima in cambio di un'ultima bevuta. Il Diavolo, così, si trasformò in una monetina da sei pence per pagare l'oste e Jack fu abbastanza veloce da riuscire ad intascarsela. Poiché, poi, possedeva anche una croce d'argento, il Diavolo non riuscì più a tornare alla sua forma originaria. Jack, allora, stipulò un nuovo patto col Diavolo, e cioè che lo avrebbe lasciato andare purché questi, per almeno 10 anni, non tornasse a reclamare la sua anima. Il Diavolo accettò. Dieci anni dopo, Jack e il Diavolo si incontrarono di nuovo e Jack, sempre con uno stratagemma, riuscì a sottrarsi al potere del principe delle tenebre e a fargli promettere che non lo avrebbe cercato mai più. Il Diavolo, che si trovava in una situazione difficile, non poté far altro che accettare. Quando Jack morì, a causa della sua vita dissoluta, non fu ammesso al Regno dei Cieli e fu costretto a bussare alle Porte dell'Inferno; il Diavolo, però, che aveva promesso che non lo avrebbe cercato, lo rispedì indietro tirandogli addosso un tizzone ardente. Jack se ne servì per ritrovare la strada giusta e, affinché non si spegnesse col vento, lo mise sotto una rapa che stava mangiando. Da allora Jack vaga con il suo lumino in attesa del giorno del Giudizio (da qui il nome JACK O' LANTERN, Jack e la sua Lanterna) ed è il simbolo delle anime dannate ed errabonde.

 

Quando gli Irlandesi, in seguito alla carestia del 1845, abbandonarono il loro paese e si diressero in America, portarono con sé questa leggenda e, poiché le rape non sono in America così diffuse come in Irlanda, le sostituirono con le più comuni zucche. Da allora, la zucca intagliata con la faccia del vecchio fabbro e il lumino all'interno, è forse il simbolo più famoso di Halloween.
                                                                    ( Racconto dal web..di Il Portalino)
                                                                        
                                           
                                                 
                                         

 

 

 
 
 

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Post n°7 pubblicato il 27 Settembre 2010 da ros.munda
 

L’anello di Margareth Joyce

La leggenda più antica, risalente al XVI secolo, racconta che il primo Claddagh ring fu uno miracoloso e meritato regalo per Margaret Joyce. Domingo de Rona, un ricco mercante spagnolo i cui affari lo portavano spesso a Galway, incontrò Margaret in una delle sue visite nella cittadina irlandese e se ne innamorò, sposandola di lì a poco. Sfortunatamente, però, la loro felicità fu breve. Subito dopo il matrimonio Domingo morì e Margaret ereditò il suo enorme patrimonio.

Nel 1596, la donna si risposò con Oliver Og French, il governatore di Galway. L’uomo non la sposò per la sua grande ricchezza, e ciò è dimostrato dal fatto che lasciò l’uso e l’amministrazione dei sui beni totalmente nelle mani di lei, che, da parte sua, non sperperò il suo denaro, ma ne donò gran parte alla città per far costruire numerosi ponti.
Un giorno, così si narra, un’aquila lasciò cadere sul grembo di Margaret Joyce un anello d’oro, il primo Claddagh ring. Questo evento non fu ritenuto un evento fortuito, ma un vero e proprio dono divino, ricompensa alla sua generosità. L’anello sarebbe caduto “dall’alto”, nel vero senso della parola.

 

 
 
 
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