Se son fiori . . .

Ancora delirio


L'ho visto in faccia, cosa che accade assai raramente e se dovessi incontrarlo, lo riconoscerei sicuramente.Piena notte.Le finestre socchiuse per via dell'abbassamento della temperatura di questi due giorni di vento.Dormivo di un sonno agitato nel mio letto, con Mimmuzzo al mio fianco che russava.Mi sono resa conto quasi immediatamente che un uomo di colore, calvo, mal vestito e con una borsa a tracolla, si stava inginocchiando sul letto senza lasciar alcun dubbio a quali fossero le sue intenzioni.Velocemente mi sono alzata, volevo urlare, ma come accade in quasi tutti i sogni in cui vengo assalita dal panico, non mi usciva un filo di voce.Ancor pių velocemente lui stava in piedi davanti a me, mi stringeva forte a se percorrendo il mio corpo con le sue mani viscide ma soprattutto avide.Non riuscendo ad urlare, con lo sguardo terrorizzato cercavo i cellulari ma ben presto ho capito che mai sarei riuscita a prenderli, se ne stavano sul pavimento sotto carica, dove li metto ogni notte perchč i gatti non me li buttino gių dal comodino.E' stato allora che ho capito che era inutile lottare ma la paura che mi ha assalita č stata tanta, tanta da svegliarmi, tanta da vedere ancora delle ombre in corridoio al mio risveglio, tanta da non avere la certezza di essere sola in casa, neppure dopo aver aperto gli occhi.