Se son fiori . . .

Festa di primavera


Ore 6.30, il musetto di Mimmuzzo puntuale come ogni mattina si strofina contro il mio: "Sveglia pigrona è l'ora della pappa".Lui non ha sabati nè domeniche e poco importa se la notte prima io sono crollata su letto ed andrei ancora avanti a dormire, per lui è l'ora della pappa-Così, ne approfitto anche per preparare la mia di colazione che consumerò rigorosamente a letto.Sarà perchè mi è sempre piacuto dormire o forse perchè in questo periodo sono stanca, ma consumato il mio piccolo breakfast mi riaddormento.Sono le 11.00 quando finalmente schido dal letto. C'è la festa di primavera oggi in paese e con gli altri sono d'accordo che andiamo lì a mangiare, mi devo lavare, vestire e preparare.Con il pensiero sono ancora alla Triennale, ieri sono uscita ufficialmente per la prima volta a fare un servizio fotografico, convinta tra l'altro che quel tipo di cose che avrei dovuto fotografare, neanche mi piacessero.Invece mi son dovuta ricredere, seppur non amo affatto il desing moderno, la mostra die ieri mi è piacuta molto e credo ne sia uscito anche qualche scatto interessante.Ma ecco che puntuale come un orologio svizzero alle 12.30 arriva L. insieme da M. a prendermi per andare alla festa di primavera.Fa caldo oggi ed indosso un completo di lino nero, pantalone e camiciotto a mezza manica, si sta benissimo al parco, il sole non è troppo caldo e la gente gira tra le bancarelle volentieri.Noi ci fermiamo davanti al banco delle salamelle!Patatine, panino e salamella e birra, mi son sempre piaciute e trovo siano una delle "chicche" delle feste di paese.Gente ce nè, anche il vice Sindaco viene a salutarmi ... Mangiamo, beviamo, chicchieriamo. Bella la vita di paese dove tutti si conoscono e passi più tempo a salutare che altro.Bello uscire di casa in una giornata di sole, in mezzo al verde e alla gente che ti saluta.E' bello non essere estranei uno con l'altro.