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La volontà dei popoli e i giochi delle superpotenze....


La crisi caucasica é un esempio tremendo di come la volontà dei popoli "piccoli" (numericamente) é legata alle scelte delle grandi potenze.L' Abkhazia e l'Ossezia già da tempo avevano espresso la loro volontà autonomistica rispetto alla Georgia, ma la Russia era rimasta a guardare. In effetti la Russia non sembra proprio il paladino dell'autodeterminazione dei popoli, basta vedere come ha "risolto" la situazione della Cecenia....... Si può ovviamente pensare che é più facile appoggiare una secessione che incida sull'integrità territoriale di un altro stato piuttosto che sulla propria, ma l'intervento filo-indipendentista di Putin nel Caucaso ha motivazioni diverse, risalenti ad alcuni mesi fa, quando il Kosovo ha proclamato l'indipendenza dalla Serbia.In quell'occasione la Russia, in ottimi rapporti con la Serbia, espresse la massima prudenza e invitò gli altri paesi a NON riconoscere la proclamazione di indipendenza del Kosovo. Invito ignorato. Gli USA, i paesi della Nato e la maggior parte di quelli europei riconobbero l'indipendenza kosovara. Uno schiaffo alla Serbia, ma anche alla Russia. All'epoca i diplomatici russi dissero che con quella scelta si stava aprendo "un vaso di Pandora"....... Ed ecco che a distanza di mesi arriva la risposta di Mosca: Putin con questa azione vuole dimostrare al suo popolo che la Russia é ancora una grande potenza, non si lascia mettere i piedi in testa da Bush e dall'Unione Europea, e che se loro si sono sentiti padroni di approvare l'indipendenza di una nazione (Kosovo) fregandosene del veto russo, bhe, allora la Russia può approvare l'indipendenza di due nazioni (Abkhazia e Ossezia) fregandosene di Bush e Solana.....Morale: se tre popoli si stanno avviando verso l'autodeterminazione con successo, ciò non é avvenuto in nome del diritto internazionale, ma solo per i giochetti tipo risiko delle grandi potenze..................... che tristezza.