Creato da rossypaky il 25/10/2005
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Post N° 59

Post n°59 pubblicato il 20 Febbraio 2007 da rossypaky

Inno alla Vita

 

La vita è un’opportunità, coglila. La vita è bellezza, ammirala.
La vita è beatitudine, assaporala. La vita è un sogno, fanne una realtà.
La vita è una sfida, affrontala. La vita è un dovere, compilo.
La vita è un gioco, giocalo. La vita è preziosa, conservala.
La vita è una ricchezza, conservala. La vita è amore, godine.
La vita è un mistero, scoprilo. La vita è promessa, adempila.
La vita è tristezza, superala. La vita è un inno, cantalo.
La vita è una lotta, vivila. La vita è una gioia, gustala.
La vita è una croce, abbracciala. La vita è un’avventura, rischiala.
La vita è pace, costruiscila. La vita è felicità, meritala.
La vita è vita, difendila.

(Madre Teresa di Calcutta)

 
 
 

LOVE

Post n°58 pubblicato il 05 Febbraio 2007 da rossypaky
Foto di rossypaky

Il cuore ha le dimensioni di un pugno chiuso, è l'organo simbolo dell'amore, segue il ritmo delle emozioni.
Normalmente in una persona adulta il cuore si contrae 60, 70 volte al minuto. In una persona innamorata molte di più, avvolte si arriva a 100 senza rendersene conto.
Il cuore è l'ultimo ad andarsene, lui continua a battere, anche quando viene sottratto all'organismo, anche quando la persona amata ti abbandona, anche quando tu non vuoi più soffrire.
Non sei più tu che comandi quando sei innamorato, quando il tuo cuore batte forte per un'altra persona, non sei più tu che comandi è lui (...)
L'uomo non sa perchè si innamora, viene travolto e basta. A volte diventa ridicolo, a volte confuso, a volte addirittura pericoloso. (...) Come si fa a decidere di smettere di amare una persona? ...
(manuale d'amore)

 
 
 

Post N° 57

Post n°57 pubblicato il 30 Gennaio 2007 da rossypaky
Foto di rossypaky

Beati coloro che hanno degli amici
senza avere chiesto di averli,
perchè gli amici non si comprano,
non si vendono,
non si permutano.
Amici ci si sente!
Beati coloro che soffrono per i propri amici,
coloro che riescono a comunicarsi in uno sguardo.
Perchè l'amico non tace, non questiona,
non si arrende.
L'amico ti capisce!
Beati coloro che conservano le amicizie,
coloro che offrono la spalla per piangere.
Perchè l'amico soffre e piange, 
e per loro non esiste una ora esatta per consolare!
Beati gli amici che credono nella tua verità 
e che ti fanno vedere la tua realtà.
Perchè l'amico è la direzione,
è la base quando viene a mancare l'appoggio.
Che siano beati tutti gli amici,
perchè gli amici sono eredi della reale saggezza.
Avere amici è la migliore complicità!   
 
 
mid: C.Baglioni



 

 
 
 

COME REAGIRE ALLA MALINCONIA

Post n°56 pubblicato il 29 Gennaio 2007 da rossypaky

 
 
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Quando ci sentiamo un pò giù, tristi, depressi,
senza motivo, per aiutarci, cerchiamo di trovare
un nuovo sogno da condividere e far diventare realtà.

Spesso quello che manca a chi si sente infelice senza
una regione apparente è anche una rete di rapporti reali,
 profondi, autentici, con persone con le quali potersi identificare
e dialogare liberamente. 
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E' importante accettarsi,  e cercare i propri simili,
 che cambiano nelle varie fasi della vita, eliminando
le paure, i pregiudizi o anche solo la pigrizia che spesso
impediscono un'apertura reale. E coltivare il nostro
inesauribile bisogno di dare significato a quanto viviamo:
è bene sognare, e cercare far progetti.
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La vita quotidiana offre innumerevoli occasioni di
agire in modo attento e consapevole nei confronti
degli altri. Ogni interazione dovrebbe sottendere
la capacità di entrare in empatia con qualcuno - persona,
animale,  o intero ecosistema che sia - e la disponibilità
 a dedicare qualche momento del proprio tempo o delle proprie
energie per qualche cosa che riguarda altri, direttamente,
ma riguarda sempre anche noi, indirettamente,
in quanto esponenti dell'umanità o anche semplicemente terrestri. Basta poco.
 
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Da cosa cominciare?
Da quello che è più vicino, alla mano e al cuore.
Dai piccoli gesti da mettere in atto in famiglia,
 col piacere di sorprendere e di andare oltre il consueto.
Da piccole attenzioni sul lavoro o nella cerchia di amici.
Da uno sguardo più attento nel quartiere o città in cui si vive,
 dove molti già si battono per cause giuste e possono
aver bisogno di aiuto. Da una attenzione in più
nei confronti di chi è disagiato, disadattato là dove
noi siamo di casa. Sino a un impegno in cause
più grandi in cui sentiamo di potere e volere dare un contributo.
 
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Usare la parola in modo impeccabile
Quello che noi diciamo e come lo diciamo ha
un grande potere,può distruggere o rendere felici
le persone. Diventare consapevoli di come usiamo
la parola e del tono con cui lo facciamo ci rende più
 attivi e consapevoli, nelle relazioni con gli altri.
 
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LA SCELTA DEL VESTITO

Post n°55 pubblicato il 18 Gennaio 2007 da rossypaky

HO SCELTO IL MIO VESTITO DA SPOSA. Avevo appuntamento in un'ateleir di alta moda sposa e che è conosciutissimo x le  firme prestigiose che possiede, Gia sapendo questo,ero certa  ke lì non avrei acquistato il mio vestito, xke secondo me il mio badget (anzi quello dei miei) non era paragonabile al costo dei vestiti di questi stilisti.

 Da premettere ke questa atelier ha avuto un modo di fare differente da quelli che ho esaminato prima di quest’ultima. X prima cosa ha voluto sapere tutto di me: il mio modo di essere, di fare, di agire, ha voluto sapere lo stile del mio matrimonio, e anche un po lo stile del mio futuro marito.. (URRà!! Marito, ke strano chiamarlo cosi).

Dopo varie domande ha incominciato a ordinare alle ragazze di prendere i vestiti ke secondo lui erano adatti a me; dopo di ke ha fatto uscire fuori dalla stanza mia madre e mia zia x farmi indossare i vestiti. Il primo vestito era stupendo (scollatissimo con tante perlette in svaroski, e tutto in seta) solo ke a me nn stava bene, quindi poike manco a lui piaceva, me lo ha fatto togliere senza manco farlo vedere a mia madre. (il suo intento è di farmi provare tutti vestiti fino a trovare il vestito adatto a me, x poi aggiustarmi fino al minimo dettaglio,bouchè e velo compreso, e chiamare mia madre e farmi vedere pronta come al giorno del matrimonio) E cosi x il secondo vestito, ma questo ragazzi…. Era ed è stupendo. Era il mio vestito. Appena l’ho indossato mi sono vista in chiesa mentre raggiungevo il mio fidanzato all’altare, e li ho capito ke era quello…

Ho provato altri bei vestiti, e c’era l’imbarazzo della scelta, ma il mio sguardo andava sempre al secondo…alla fine di tutto lo stilista mi ha detto ke ho dei buoni gusti xke quel vestito è di VALENTINO e quindi (conoscendo la firma) il vestito è anche costoso. Ma in realtà io nn volevo far spendere tanti soldi ai miei xke in fin dei conti è un vestito che devo indossare solo un giorno. Mia madre mi ha detto che il vestito è una cosa indimenticabile e che il prezzo non deve contare,e  quindi l’0abbiamo preso.

SONO ULTRA FELICE xke quel vestito è favoloso e poi xke i miei mi hanno fatto un regalo stupendo anzi incantevole (si è la parola giusta) e che non volevo che facessero.

Vi voglio bene mamma, papà!!

 

Ah! Poi metterò la mia foto sul blog, dopo il giorno del matrimonio x farvi vedere il vestito. logicamente metterò una foto dove sarò io e il  mio fidanzato, xke giustamente mi sposo con lui e nn da sola. Ciao a tutti!

 

 
 
 

Post N° 54

Post n°54 pubblicato il 10 Gennaio 2007 da rossypaky

Ciao a tutti.

Ora vi racconto un po cosa mi sta capitando in qsti giorni (e vi ricordo ke fra qlke mese la mia vita cambierà xke da piccola diventerò una donna grande cn delle responsabilità. MI SPOSERò e andrò a vivere a circa 500 km lontano da casa mia)

é incominciato tutto l'altro ieri sera, con una frase banale detta dal mio fidanzato, mi è venuta la prima crisi pre-matrimoniale; Non so se è normale, nn sono dubbi ma è solo paura di affrontare tutto, di allontanarmi da tutti, e da tutte le mie sicurezze.

E’ incominciato a passarmi di tutto e di + in testa. Il fatto ke nn starò + a casa  a dormire nel mio letto; il fatto ke nn litigherò + come adesso con mamma e cn mia sorella;il fatto che nn vedrò + tutti i miei amici e ke li vedrò solo dopo alcuni mesi. Pensavo al fatto ke ogni cazzata la dico a mia madre, e lì poi...come farò ----Quindi ho trascorso tutta la nottata a pensare qst e a piangere.

Ieri, poi è stato un'altro momento emozionante, sono andata a scegliere il vestito da sposa(anche se ancora non l'ho scelto, io gia l'ho sapevo xke anche se devo comprarmi un paio di scarpe ci devo andare minimo 2 volte nel negozio,ed era il minimo ke nn lo scegliessi...Mo come minimo devo andare in altri 3 o 4 ateleir,prima di sceglierlo). Ragazzi ke emozione... mia madre ke  mi guardava e non parlava... e io non credevo che ero proprio io a misurare quei vestiti, cosa ke ho visto sempre agli altri farlo, ma ero bellissima... nn mi sono mai fatta un complimento, ma ieri sera mi guardavo nello spekkio e mi dicevo ke mi piacevo.Quanti vestiti ho provato... di tutti i generi : larghi, stretti, vamposi, semplici, festosi. Ancora nn l'ho scelto, in definitivo però ho capito il mio genere . Stretto a sirenetta. poi quando deciderò il mio vestito ve l'ho spiegherò.

E' una grande emozione ragazze, spero che tutte voi possiate prima o poi vivere qsta esperienza...ciao anke a voi ragazzi!!

 
 
 

Post N° 53

Post n°53 pubblicato il 10 Gennaio 2007 da rossypaky

immagineI Sogni sono fatti di tanta fatica.
Forse, se cerchiamo di prendere delle scorciatoie,
perdiamo di vista la ragione per cui abbiamo cominciato a sognare
e alla fine scopriamo che il Sogno non ci appartiene più.
Se ascoltiamo la Saggezza del Cuore
il tempo infallibile ci farà incontrare il nostro Destino.
Ricorda: Quando stai per rinunciare,
quando senti che la Vita è stata troppo dura con te,
ricordati chi Sei.
Ricorda il tuo sogno.
-S.Bambarèn (Il Delfino)-
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Post N° 52

Post n°52 pubblicato il 05 Gennaio 2007 da rossypaky

Il treno 2007 è già partito,  
e un Nuovo Anno è arrivato nella stazione della vita. 
Cerca un posto vicino al finestrino e godi ogni paesaggio
che il tempo ti offre...
il piacere di chi realizza il primo viaggio.
Non spaventarti per gli abissi, né con le curve che non ti lasceranno 
visualizzare i percorsi che stanno per arrivare.  
Cerca di approfittare del viaggio nella vita, osservando ogni arbusto,
ogni fiumiciattolo, i bordi della strada e le tonalità del paesaggio.
Schiudi la mappa. Fa attenzione ad ogni punto,
e stai attento al fischio di partenza.
...E quando deciderai di scendere nella stazione
della speranza che ti accenna, non esitare.
Depositagli i tuoi sogni...
Desideriamo che il tuo viaggio attraverso i giorni del 2007 sia in
PRIMA CLASSE
    

 
 
 

Post N° 51

Post n°51 pubblicato il 29 Dicembre 2006 da rossypaky
Foto di rossypaky

TI AMO

 
 
 

Post N° 50

Post n°50 pubblicato il 29 Dicembre 2006 da rossypaky
Foto di rossypaky

 
 
 

Post N° 49

Post n°49 pubblicato il 28 Dicembre 2006 da rossypaky

Questo è Natale?
Nel paradiso degli animali l'anima dell'asinello chiese all'anima del bue: "Ti ricordi per caso quella notte, tanti anni fa, quando ci siamo trovati in una specie di capanna e là, nella mangiatoia…?"
" Lasciami pensare… Ma sì - rispose il bue - nella mangiatoia, se ben ricordo, c'era un bambino appena nato"
"Bravo. E da allora sapresti immaginare quanti anni sono passati?"
"Eh no, figurati! Con la memoria da bue che mi ritrovo"
"Più di duemila"
"Accipicchia"
"E a proposito, lo sai chi era quel bambino?"
"Come faccio a saperlo? Era gente di passaggio, se non sbaglio. Certo, era un bellissimo bambino"
L'asinello sussurrò qualche cosa al bue.
" Ma no! - fece costui - sul serio? Vorrai scherzare spero"
"La verità, lo giuro. Del resto io lo avevo capito subito…"
"Io no - confessò il bue - si vede che tu sei più intelligente. A me, non aveva neppure sfiorato il sospetto. Benché, certo, a vedersi, era un bambino straordinario"
"Bene, da allora gli uomini ogni anno fanno grande festa per l'anniversario della nascita. Per loro è la giornata più bella. Tu li vedessi. È il tempo delle serenità, della dolcezza, del riposo dell'animo, della pace, delle gioie familiari, del volersi bene. Perfino i manigoldi diventano buoni come agnelli. Lo chiamano Natale. Anzi, mi viene un'idea, già che siamo in argomento, perché non andiamo a dare un'occhiata?"
"Dove?"
"Giù sulla terra, no!"
"Ci sei già stato?!"
"Ogni anno, o quasi, faccio una scappata. Ho un lasciapassare speciale. Te lo puoi fare anche tu. Dopo tutto, qualche piccola benemerenza possiamo vantarla, noi due"
"Per via di aver scaldato il bambino col fiato?"
"Su, vieni, se non vuoi perdere il meglio. Oggi è la vigilia"
"E il lasciapassare per me?"
"Ho un cugino all'ufficio passaporti"
Il lasciapassare fu concesso. Partirono. Lievi, lievi. Planarono sulla terra, adocchiarono un lume, vi puntarono sopra.
Il lume era una grandissima città. Ed ecco il somarello e il bue aggirarsi per le vie del centro, trattandosi di spirito, automobili e tram gli passavano in mezzo senza danno, e a loro volta le due bestie passavano attraverso come se fossero fatti d'aria. Così potevano vedere bene tutto quanto. Era uno spettacolo impressionante, mille lumi, le vetrine, le ghirlande, gli abeti e lo sterminato ingorgo di automobili, e il vertiginoso formicolio della gente che andava e veniva, entrava ed usciva, tutti carichi di pacchetti, con un'espressione ansiosa e frenetica, come se fossero inseguiti.
Il somarello sembrava divertito. Il bue si guardava intorno con spavento,
"Senti amico: mi avevi detto che mi portavi a vedere il Natale. Ma devi esseri sbagliato. Qui stanno facendo la guerra"
"Ma non vedi come sono tutti contenti?"
"Contenti? A me sembrano pazzi"
"Perché tu sei un provinciale, caro il mio bue. Tu non sei pratico degli uomini moderni, tutto qui. Per sentirsi felici, hanno bisogno di rovinarsi i nervi"
Per togliersi da quella confusione, il bue, valendosi della sua natura di spirito, fece una svolazzatina e si fermò a curiosare a una finestra del decimo piano. E l'asinello, gentilmente, dietro. Videro una stanza riccamente ammobiliata e nella stanza, seduta a un tavolo, una signora molto preoccupata.
Alla sua sinistra, sul tavolo, un cumulo alto mezzo metro, carte e cartoncini colorati, alla sua destra cartoncini bianchi. Con l'evidente assillo di non perdere un minuto, la signora, sveltissima, prendeva uno dei cartoncini colorati lo esaminava un istante poi consultava grossi volumi, subito scriveva su uno dei cartoncini bianchi, lo infilava in una busta, scriveva qualcosa sulla busta, chiudeva la busta quindi prendeva dal mucchio di destra un altro cartoncino e ricominciava la manovra.
Quanto tempo ci vorrà per smaltirlo? La sciagurata ansimava.
"La pagheranno bene, immagino, - fece il bue - per un lavoro simile"
"Sei ingenuo, amico mio. Questa è una signora ricchissima e della migliore società"
"E allora perché si sta massacrando così?"
"Non si massacra. Sta rispondendo ai biglietti di auguri"
"Auguri? E a che cosa servono?"
"Niente. Zero. Ma chissà come, gli uomini ne hanno una mania"
Si affacciarono più in là, a un'altra finestra. Anche qui gente che, trafelata, scriveva biglietti su biglietti, la fronte imperlata di sudore. Dovunque le bestie guardassero, ecco uomini e donne fare pacchi, preparare buste, correre al telefono, spostarsi fulmineamente da una stanza all'altra portando pacchi, spaghi, nastri, carte, pendagli e intanto entravano giovani inservienti con la faccia devastata portando altri pacchi altre scatole, altri fiori, altri mucchi di auguri.
E tutto era precipitazione, ansia, fastidio, confusione e una terribile fatica.
Dappertutto lo stesso spettacolo.
Andare e venire, comprare e impaccare, spedire e ricevere, imballare e sballare, chiamare e rispondere e tutti guardavano continuamente l'orologio, tutti correvano, tutti ansimavano con il terrore di non fare in tempo e qualcuno crollava boccheggiando.
"Ma avevi detto - osservò il bue - che era la festa della serenità e della pace"
"Già - rispose l'asinello - una volta era così. Ma cosa vuoi, da qualche anno, sarà questione della società dei consumi… Li ha morsi una misteriosa tarantola. Ascoltali, ascoltali!"
Il bue tese le orecchie. Per le strade, nei negozi , negli uffici, nelle fabbriche uomini e donne parlavano fitto fitto scambiandosi come automi delle monotone formule di buon Natale, auguri, auguri, altrettanto auguri a lei grazie. Un brusio che riempiva la città.
"Ma ci credono? - chiese il bue - Lo dicono sul serio? Vogliono veramente tanto bene al prossimo?"
L'asinello tacque.
"E se ci ritirassimo un poco in disparte? - suggerì il bovino - Ho ormai la testa che è un pallone. Sei proprio sicuro che non sono usciti tutti matti?"
"No, no. È semplicemente Natale"
"Ce n'è troppo, allora. Ti ricordi quella notte a Betlemme, la capanna, i pastori, quel bel bambino. Era freddo anche lì, eppure c'era una pace, una soddisfazione. Come era diverso!"
"E quelle zampogne lontane che si sentivano appena appena"
"E sul tetto, ti ricordi, come un lieve svolazzamento. Chissà che uccelli erano"
"Uccelli? Testone che non sei altro. Angeli erano!"
"E la stella? Non ti ricordi che razza di stella, proprio sopra la capanna? Chissà che non ci sia ancora, le stelle hanno la vita lunga"
"Ho idea di no - disse l'asino - c'è poca aria di stelle, qui"
Alzarono il muso a guardare, e infatti non si vedeva niente, sulla città c'era un soffitto di caligine e di smog
(tristi considerazioni tratte dal web)
 
 

 
 
 

Post N° 48

Post n°48 pubblicato il 22 Dicembre 2006 da rossypaky
Foto di rossypaky

AUGURI!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

 
 
 

Post N° 47

Post n°47 pubblicato il 22 Dicembre 2006 da rossypaky
Foto di rossypaky

 
 
 

Post N° 46

Post n°46 pubblicato il 21 Dicembre 2006 da rossypaky
Foto di rossypaky

oggi è il compleanno del mio papi.

Auguri babbo, anche se questo è l'ultimo anno che mi vedi ancora come la tua bambina, ti voglio dire che ti voglio tanto tanto bene. (anche se non lo leggi spero ke riuscirò a dirtelo)

 
 
 

Post N° 45

Post n°45 pubblicato il 19 Dicembre 2006 da rossypaky

immagine

E Se al cuore mio
chiedessi di parlare,
mi direbbe che l'amore
qualche volta fa soffrire;


Ma che, se spiega le ali,
come rondini nel cielo,
rivede poi l'azzurro,
vola sull'arcobaleno.

E se l'amore a volte
ti colpisce dentro al cuore,
non devi spaventarti,
non smettere d'amare

perchè per ogni amore
nasce sempre una speranza
e illumina la vita
annulla la distanza.

Volando insieme, i cuori,
qualche volta perdon quota
e nasce tra di loro
anche qualche triste nota;

Ma dolce ancor di più
risalire in alto il cielo,
vedere che l'amore
può sciogliere anche il gelo.

Per questo, Amore mio,
non temere del mio pianto,
è nato con l'amore
e non vive che un momento.

Ma appena tu mi tendi
la Tua mano per volare,
le lacrime scompaiono
e il cuore può gioire.
 
Immagine tratta da amandaguthrie.com

 
 
 
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