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Post N° 2Ascolto e sono suoni di processioni, voci in fila, vele fattesi cenere nell'attesa di un orizzonte.
Aspetto la tua mano amica mia ed il riso che scioglie il ghiaccio del mio ventre.
Ti attendo,e lo sai, come un'onda che infranga la sua ostinazione sull'idea vuota della roccia, che ne raccolga la mancanza, nello spazio occupato dalla forma, che venga a circondarmi, a contenermi...fremendo intorno, per dissolversi subito nella nuova forma d'acqua...che già s'impenna, subito rimodellata in una nuova matrice..
Ti aspetto come idea di gioia, velata appena da un silenzioso tremore che scorre come una nube bianca.
Unica ombra fuggente su questi abissi celesti di liquida apparenza infissi tra terra e cielo. |