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Post N° 4E' un porto lontano questo.
I miei passi sono frustate laceranti nel silenzio colorato solo dal ritmo che culla le barche, sospese sull'assenza, con carezze leggere...
Non mi basta bagnarmi la pelle, vorrei poterne tracimare di questo bruciore salato,
di questo fuoco che spinge le costole,
di tutte queste parole cieche che mi percorrono in sentieri circolari...
E non vorrei danzare adesso.
No, vorrei essere danza adesso.
Vortice d'aria bruciante che sfiorando le caviglie si avvolga alle tue cosce fino a sollevarti le gonne aggrappandomi alle stille di mercurio del tuo sesso.
ti penso sorridente mentre scivolo rapace nel sorriso dei tuoi glutei e nella seta dolcissima di miele e fieno umido del tuo fiore brunito... |