Rouge et Noir

A te


 La marea notturna mi ha lasciato gli usati frammentie relitti: qualche odiato amico con cui chiacchierare,musica per i sogni, fumo di cenere amara.Ciò di cui il mio cuore affamato non sa che farsi.L'alta ondata ha portato te.Parole, ogni parola, il tuo riso: tu così indolentementee incessantemente bella.Abbiamo parlato e tu hai dimenticato le parole.L'alba che tutto distrugge mi trova in una desertastrada della mia città.Il tuo profilo rivolto altrove, i suoni che compongonoil tuo nome, la musica del tuo riso: sono questi glispendidi balocchi che mi hai lasciato.Li rigiro tra me nell'alba, li smarrisco, li ritrovo:li enumero ai rari cani spersi e allepoche stelle sperse nell'alba.La tua oscura, intensa vita.Debbo raggiungerti, in qualche modo; metto via queigrandiosi doni che mi hai lasciato.Io voglio il tuo sguardo segreto, il tuo sorriso veroQuel sorriso solitario, e ironico cheil tuo freddo specchio conosce.Con che cosa potrei trattenerti?Quel che ho da offrirti sono povere strade,tramonti disperati, la luna dei cenciosi sobborghiTi offro l'amarezza di un uomo che ha guardatolungamente la solitaria luna.Ti offro i miei avi, i miei morti, gli spiritiche i viventi hanno onorati nel bronzo: ilpadre di mio padre ucciso alla frontiera di BuenosAires, con due pallottole nei polmoni, morto barbutoavvolto dai suoi soldati in una pelle di vacca.Il nonno di mia madre - aveva appena ventiquattro anni -che guidò una carica di trecento uomini in Perù,ora fantasmi su cavalli dileguati.Ti offro tutto ciò che i miei libri contengono,e tutto ciò che di dignitoso e sprezzante riempie la mia vita.Ti offro la lealtà di un uomo che non è mai stato fedele.T'offro il nocciolo di me che non ho potuto salvare,il centro del cuore non consiste in parole, non si barattacoi sogni e non è intaccato da tempo, gioie e avversità.Ti offro il ricordo di una rosa gialla vistaanni prima che tu nascessi.Jorge Luis Borges