rougeforever

Post N° 31


I giorni si susseguivano troppo veloci. Io lavoravo e appena uscivo passavamo tutto il tempo possibile insieme. Nessuna visita a musei o luoghi turistici, semplicemente passeggiavamo abbracciati e inebriati dall'intorno, semplicemente lì a guardare con occhi sognanti quella realtà così nuova e così consueta e a vivere una quotidianità quasi normale.Passeggiate nei parchi, giochi con i cigni dei laghetti, risate sdraiati sull'erba, infiniti abbracci di cui non scorgevamo, o non scorgevo l'enorme significato.Dormire, per me, era un optional troppo caro, ma sapevo che poi lui sarebbe partito per le sue vacanze e non mi importava. Settimana di pioggia battente, addirittura di metro allagate e si giungeva di notte nella nostra camera zuppi e infreddoliti a berci birra scura e mangiare biscotti al cioccolato, prima di dividere quel lettino che era diventato comodo e largo perfino, abbracciati per quel poco che restava da dormire...