"Il primo amore non si scorda MAI..."
Come negarlo, il primo amore non si scorda MMMAI, si ripropone sempre e comunque come l'ultimo esperimento di sugo al kiwi fatto nella Gigias' house!. Non perché sia stato splendido splendente come un'abito del sabato sera della Clerici, neppure perché candido e lindo come il piano cottura della tua cucina dopo l'uso del Cillit Bang (del quale comunque può aver ereditato la potenza corrosiva), non perché emozionante quanto la prima volta che giri la chiave di una stanza d'albergo vacanziero non sapendo se ti aspetta la stanza dei puffi o quella del sultano del Brunei, bensì per la capacità che ha il tuo primo amore (ma anche il secondo, il terzo...) di ripresentarsi bussando alla porticina di casa tua, pardon, inviandoti un sms sulla temperatura esterna di Curicchi piuttosto che l'umidità relativa di Bottrighe, fingendo che nulla sia accaduto, pensando che tu abbia dimenticato quel: "no guarda, in realtà stavo con te perché avevo finito il punto croce in attesa dell'uscita della Settimana Enigmistica" piuttosto che "Dodò era caduto dall'Albero Azzurro e aveva bisogno di me". Seeeee, ciao!. Finché sei una pupa o un pupo appena spuntato dall'uovo della cicogna (che ai miei tempi corrispondeva a quei 17-18 anni, ora ai 5-6) ci puoi anche credere riconsiderando la pratica, quando oltrepassi i 30 e ti senti molto più solidale con Crudelia de Moon piuttosto che con La Bella Addormentata, se hai la tariffa all inclusive (perché altrimenti manco hai voglia di spendere quei 15 cent) gli invii un mms o un'email con un bel segnale stradale diretto a un paese ben definito; se invece hai scoperto da poco Masterchèf sfoderi quel bel mattarello di legno che ti ha prestato mammà e che, lei per prima, si stupisce tu voglia improvvisamente usare.