IRONICAMENTE ITALIA

Prezzi folli a Venezia


E' di oggi l'ennesima notizia di turisti inchiappett ripuliti a Venezia. Dopo l'incidente diplomatico di Febbraio con la Danimarca per una frittura di pesce pagata 600,00 euro (gli scampi erano stati nutriti con pagliuzze d'oro e pietre preziose) e conseguenti dichiarazioni di città trappola per turisti stranieri, ecco il caso tutto italico di 100,00 euro per 4 caffè e 3 amari in Piazza S. Marco (che denunciato da cittadini romani fa un po' strano... io per prima in piazza di Spagna ho pagato 4 euro per una bottiglietta da 1/2 litro d'acqua). Poi leggi e vedi che 42,00 euro sono il "supplemento musica", orchestra de La Fenice?.Nessuno ci crede ma, a dispetto della leggenda metropolitana che dice che se parli veneto a Venezia i prezzi subito si ridimensionano, io smentisco categoricamente!.Anni fa spesi  6 euro per un caffè e 12 euro per un triste panino in seggiola vista laguna, esperienza che diede l'avvio alla creazione della mia "modalità vacanziera" che inserisco ogniqualvolta mi appresto a viaggiare per evitare di farmi prosciugare il portafoglio dal primo cameriere "prostituto" che mi invita ad accomodarmi. I miei genitori, veneti pure loro, 4 anni orsono, attirati da un "menù turistico 12 euro", in 4 han poi pagato 150 euro per 2 zuppe, 2 spaghetti, acqua e vino della casa (presumo di Briatore), non considerando che l'asterisco vicino al "turistico" è seguito da un "bevande non incluse" in dimensione carattere -0,08 sul fondo del manifesto. Ancora oggi lo scontrino è incorniciato, a futura memoria, di fianco alla Madonna con bambino sopra la testiera del loro letto.La notizia è di quelle che, come ogni estate, suscitano clamore e sdegno, ma non è certo prerogativa veneziana spennare turisti pollastri. In qualsiasi posto io sia stata ho sempre trovato il ristorante "Ok, il prezzo è giusto!" piuttosto che "lo stellato che ti vede prosciugato", te ne accorgi sempre, basta leggere i prezzi del listino!!.