IRONICAMENTE ITALIA

Augusta Marchetto, quando donna è poesia


Capita poche volte di iniziare un lunedì conoscendo una donna che ti trasmette una forza, un'energia ed una positività che in 94 anni di pura poesia ti sorprendono e caricano incredibilmente.Insegnante per anni, ora pittrice ed autrice che, da Lendinara ha scelto di trasferirsi fra le Dolomiti, pur rimanendo legatissima ed innamorata della sua terra d'origine.Negli ultimi tempi ho cercato, a volte con estremo dispiacere, altre volte con sollievo, di allontanarmi da persone il cui unico stile di vita è il perpetuo inutile ed inconsistente lamento. Volente o nolente, puoi sopportarle giorni, mesi, anni, ma poi, quando ti rendi conto di star pian piano prendendo la stessa via, il distacco si rende necessario. Questa donna invece, nonostante l'età e, presumo, gli acciacchi che tuttavia non ho colto, è riuscita da sola ad allestirsi e smontarsi gran parte di una mostra di pittura regalandomi, nel frattempo, una preziosa lezione sulla storia delle sue affascinanti tele. Staccandosi le opere dagli appigli su muri e cavalletti si è caricata l'auto con una ventina di quadri (alcuni decisamente pesanti anche per me e ancora non mi spiego come possa aver fatto), disponendoli al meglio nel bagagliaio ed avviandosi poi verso casa senza l'aiuto di nessuno.Mi ha ringraziato abbracciandomi, baciandomi con un calore che solo una persona di una certa età può fare e lasciandomi tre sue poesie a ricordo di questa occasione: la prima in memoria di questa terra che ha lasciato, le altre due sull'amore della sua vita che ormai, da 30 anni, non c'è più."Accenderò il fuoco"Ha nevicato stanotteE' bianca, la cimadella nostra montagna!Lassù in altopreziosi arabeschidisegnano i pini
Fa freddo...Un vento gelidosfiora il mio voltoVerrai?Tra poco il soleaccenderàdi luce doratale candide cimeil bosco, le collinee inonderà la valle!Fa freddo!La sciarpa che tuhai dimenticatomi donaun caldo, soffice teporemi inebriail suo profumoVerrai?Aspetterò...Voglio cantare come la valle cantail suono delle campane!Amare, come il soleama i fiori del prato!Come il ventoaccarezza i fili d'erbaa PrimaveraCome tu!Sai stringermi al cuorenon tardare!Sarò per tetenera e dolceacqua di sorgentecarezza di rugiada!Sarò per tefascina, fuoco che ardee si consumanel vento del nostro amore...Palpito e angosciatorrente che trascinavento e valanganon aspettare... amoreche nella vallesi faccia notte!Accenderò il fuoco "Mancano le Dolomiti!"Campi di grano assolatipapaveri e margheriterossi gerani... sul balconedei miei sogni!
Ho colto per te le ultime rose di maggiotra profumi di malvae rosmarino.Ho lasciato la mia terra...il cappello di pagliache tu hai dimenticato...Quassù l'aria è più dolcetrasparente e chiaraIl cielo è più azzurroe danzano le nubi!Alle prima luci dell'albasi spengono le stellee si colora il cielo!La alte cimesi accendono di luce dorata!Scende da rapidi pendiiS'immergetra il verde cupo degli abetinel mistero del bosco...là, dove si rincorrono gli Elfie illumina... inonda la valle!Come d'incanto fioriscono i pratidi mille colorie pregano i bimbicome i fiori a Primavera...Ascolta! una musica dolcerisuona tra le alte cimenell'infinita armonia del cielo...e la valle cantail suono delle campane!