IRONICAMENTE ITALIA

Gitando


Sarà che odio il traffico.Sarà che non amo guidare per ore nel fine settimana.Sarà che, ancor peggio, non mi piace essere il passeggero di qualcun altro e rischiare continuamente l'infarto se l'Ambrogio di turno frena dopo il tempo limite imposto dalla mia testa, o se è tranquillo e felice di immolarsi per la causa natalizia come un nudista in una piscina di pirana.Sarà che mi mette ansia sentir brontolare perché c'è coda, perché potrebbe esserci coda, perché si intravede la coda, perché piove, perché forse potrebbe piovere, potrebbe esserci neve e anche nebbia... o perché quello potrebbe superare, quello ha superato o perché quell'altro non supera.Puntuale come il bollo auto e il canone rai a gennaio, a dicembre, per raggiungere il solito mercatino in Tantamalora evitando ad altri strada ed a me nervoso, piglio una corriera diretta verso il Brennero e sfido la sorte unendo il mio destino gitareccio a quello di circoli di ogni genere: agenzie viaggi, aics, arci, auser, estremisti presepisti, allergigi all'arbre magique o amiche del filet.Puntuale come la bandiera rossa il il giorno della Trottatrottasomarello, finisce sempre così:- tutti i giovani di una volta, muniti di bastoni che di certo non servono a sorreggerli ma ad aprire varchi nelle folle, all'arrivo della corriera si fiondano come pargoli in fiore negli ultimi posti dell'autobus. Dicono per dormire ma, nonostante la signora Maria, toltasi il giubbotto, sfoggi il suo miglior pigiama di flanella (giuro, è successo), io rimango col dubbio che là in fondo si consumino amori similadolescensiali postprostatali;- nonostante esperienza e doti più o meno medianiche ereditate dagli avi, finirai comunque a sedere davanti alla donna più molesta del viaggio. Incitatrice di tumulti, sommosse, vocalist del "romagna mia" o della hit del momento "kankara", ti regalerà quel meraviglioso mal di testa che saprà accompagnarti per tutto il viaggio;- dopo l'abbiocco post pranzo, l'allegra brigata inizierà a parlare di sesso, a dichiarare i propri intenti lussoriosi anche nei confronti della macchinetta del caffè dell'autista che, dopo quei 10-12 bicchieri di brunello dello zio Gigi, sembrerà la Ferilli in passerella dopo lo scudetto della Roma;- in autostrada, nell'ultimo autogrill prima del rientro, quando ormai starai sognando la tristezza e solitudine della tua buia stanzetta, quando anche il tuo ultimo pelo si sarà rizzato al vento come dopo esser stato centrato da un fulmine, scoprirai che la pausa wc si sarà trasformata in una pausa alternativa. Un meraviglioso tavolino sarà apparso davanti alla corriera incastrata fra un tir ed il guardrail dell'autostrada assieme a 5 o 6 salami, formaggi ed uno splendido tinello del brunello di cui sopra partorito dal ventre del bus. La sosta, in ogni caso, durerà più della visita al mercatino del giorno.Ne sarà valsa la pena? Ai posteri l'ardua sentenza, io, purtroppo, ho la memoria corta e ci ricasco ogni anno.