IRONICAMENTE ITALIA

Malati di stress


Altroché virus nasali, intestinali, influenzali, parainfluenzali e paracul...ehm.Altroché ernie, controernie, difetti visivi, visionari, visionati e ISO9mila10.Altroché allergie, controallergie, antistaminici, antiepiretici, antipatici, anticiclonici.Il problema è lo stress.O almeno, questo è quello che il medico mi va ripentendo da ormai 10 anni, ossia da quando ho iniziato a lavorare stabilmente.Fitte a cuore? Stress. Fitte allo stomaco? Stress. Fitte alla testa? Stress. Problemi alla vista? Stress. Auto senza benzina? Stress. Gatto dentro agli stivali? Stress. Venditori di scope alla porta? Stress.Io ormai ne ho preso atto e non entro neppure più in ambulatorio, la ricetta (per ciò che è accertato non esser stress) mi viene lanciata fuori dalla finestra (giuro, è così), quando non si tratta di premestruo o di nervoso motivato entro in modalità crociera e attivo le procedure per il rientro nel seminato: dal circolo della raccolta del pistillo del fiore di Loto alla manutenzione della ruota del pozzo dei desideri de noantri. Negli ultimi tempi però mi è capitato di veder crollare persone che questo problema non sapevano di averlo o non sapevano gestirlo. K.o. totale. Da un giorno all'altro messe a letto da pressione arteriosa sbalzata a 300 o in preda a convulsioni con successivo stato mentale collassato al livello di un'ameba.Cambiate totalmente.Oggi normali, domani vegetali. Persone silenti o persone chiacchierone. Persone casa e lavoro, in cui il secondo predominava assolutamente sul primo o persone che si dividevano fra lavoro, figli, ex, futuri ex, discoteche, vita mondana, montana,  e che han perso la tramontana. Persone splendide con problemi più o meno gravi alle spalle che, dall'oggi al domani hanno visto cedere il fisico laddove la mente continuava a ripetere "và avanti". Ne vale la pena?. Ma anche no. Non c'è lavoro, non c'è divorzio, non c'è separazione, non ci son motivi plausibili per cui una persona debba autodistruggersi.In tempi che furono un prof. ci ripeteva sempre: "La scelta è vostra, vivere per lavorare o lavorare per vivere, da questo dipenderà la qualità della vostra vita". Questa scelta, spesso, non è sufficiente. Vuoi le delusioni, vuoi il rimuginar troppo sulle cose, vuoi la presenza accanto a te di persone sbagliate, vuoi il dover dividersi fra mille impegni, prima o poi il nostro fisico và in autoprotezione anche se la mente non lo accetta. Il problema è poi riuscire a fare il reset. Non sempre il CTRL+ALT+CANC riavvia il sistema.