IRONICAMENTE ITALIA

Salviamo l'Accademia dei Concordi di Rovigo


E, dopo aver perso la Fiera del Libro, Rovigo perde anche la sua biblioteca. L'Amministrazione Comunale, da tempo, sostiene che non ci sono più soldi per nulla... tranne che per i premi ai propri componenti per il rendimento ottenuto (quale, non ci è dato sapere).Rodigini, smuoviamo un po' le chiappe!!. Cliccate sulla pagina Facebook "Accademia dei Concordi - La cultura non può morire" e partecipate al flash mob delle 19,00 di lunedì 7 Luglio.
               COMUNICATO STAMPA: Su Facebook nasce ‘Accademia dei Concordi - la cultura non può morire’, gruppo nato per salvare la biblioteca. In meno di 24 ore più di 3000 persone hanno offerto sostegno all’iniziativa. ‘Accademia dei Concordi - la cultura non può morire’ é il gruppo nato spontaneamente su Facebook, che nel giro di poche ore ha raccolto il consenso di moltissimi rodigini (e non), contrari alla prossima chiusura della biblioteca di piazza Vittorio Emanuele II. Più di 3000 persone hanno aderito all’iniziativa cliccando mi piace, pubblicando un punto di vista, un pensiero, una riflessione, sulla pagina Facebook. Spunti nati dal dispiacere diffuso e conseguente alla notizia della chiusura della stessa Accademia. “Occupiamola”, “questo è un dramma cittadino”, “vergogna”, i pensieri lasciati sul popolare social network, che hanno trovato la solidarietà delle tantissime persone che hanno offerto sostegno all’iniziativa. Il gruppo creato anche su Twitter, ha conosciuto la solidarietà di Massimo Bray, ex Ministro dei Beni e delle attività culturali e del turismo del Governo Letta, che attraverso il proprio profilo twitter, il politico appartenente al Partito Democratico ha fatto sentire la sua voce, insieme ai tantissimi rodigini che durante le ore successive hanno continuato a far sentire la propria. Ma non si ferma alle frasi di dissenso l’opera cominciata on line lunedì pomeriggio; per il 7 luglio infatti, data designata per la chiusura dell’Accademia, il gruppo proporrá un flash mob attorno alle ore 19.30, una forma civile e pacifica di protesta. Maggiori dettagli saranno forniti sulla pagina nelle prossime ore. Anche questo vuole essere un modo sereno per esprimere tutta l’amarezza di una città che non vuole essere privata della sua biblioteca.