IRONICAMENTE ITALIA

Alle prese con la perpetua buttafuori...


Mi son ritrovata ieri a passeggiare sù e giù per le viette di Arquà Petrarca (PD), splendido paese incluso nella lista dei borghi più belli d'Italia.Mi son ritrovata ieri ad osservare con curiosità come alcune fanciulle si inerpicavano con tacchi 12 sù per il borgo prima di ridiscendere con tacco 0 o caviglia da ricomporre come i Lego.Mi son ritrovata ieri a rimirare ciclisti MTB salir tranquilli sù per il monte e ciclisti della domenica lustrare il pavé con la lingua che usciva da un volto in versione tramonto infuocato.Mi son ritrovata ieri ad entrare nella chiesa di S. Maria Assunta, all'esterno della quale si trova l'arca che contiene le spoglie del Petrarca, per dare un'occhiata all'interno, e ad essere avvicinata da un'arzilla 80enne che, prima di dileguarsi, mi maledice con uno stizzito: "Ci si porta un velo quando si entra in chiesa!".Nella mia vita credo di aver visitato più chiese che case, dalle più grandi (S. Pietro e St. Paul compresi) alle più piccole, dai capitelli agli oratori, unici divieti, affissi chiaramente alle porte d'ingresso: le minigonne, il torso nudo e, per gli uomini, i pantaloncini in abbinamento alla canottiera e il cappello. Indossando pantaloni lunghi e canottiera nera totalmente chiusa e accollata non pensavo che l'occhio divino mi avrebbe fulminato all'istante spalancandomi le porte dell'inferno dei peccatori per il solo fatto di mostrare le braccia.Già provata dalla salita del colle, ho realizzato cosa mi era stato detto quando ho iniziato a veder sta perpetua affiancare pressoché tutti i visitatori accogliendoli con un: "Non si entra in pantaloni corti!!", piuttosto che con un "Non si entra con le ciabatte!!". Ragazzi totalmente coperti e vestiti di nero che volevano solamente sostare quei 2 minuti sulle panche, additati perché indossavano DELLE CIABATTE TEDESCHE. Ho fatto catechismo imparando a memoria qualsiasi dettame della chiesa ripetendo comandamenti, vizi, virtù, santi e madonne per otto anni ogni benedetto sabato; sono stata portata 2 settimane in ritiro spirituale in cima ad un monte degli appennini in un convento di suore di clausura e nessuno mai mi ha vietato di entrare nel santuario se portavo ciabatte o indossavo una canottiera. E tu, perpetua di Arquà Polesine, maledici me e chiunque altro se non siamo rivestiti di stoffa dopo una camminata in salita sotto il sole il 17 Agosto?!.Cara Perpetua,non so se il tuo Dio si svegli la mattina e decida di sbolognare a Satana i fedeli di colore nero, bianco o giallo perché, in una chiesa collinare d'agosto piuttosto che africana, entrano con un abbigliamento che non gli lascia scoperto solo il volto. Non so se il tuo Dio faccia bruciare fra le fiamme dell'inferno un ragazzo perché gay o una ragazza perché lesbica.Non so come sia il tuo Dio ma questo non è il mio. Se quell'ateo, fedele, agnostico, accende un cero anche per vedere se la fiammella si sposta a destra piuttosto che a sinistra, e ti dona quei 50 cent. che contribuiscono a salvare quella tua chiesa o a dare una mano a qualcuno che ne ha bisogno, DEVI lasciarlo entrare. Oppure metti dei begli avvisi alle porte con il divieto d'ingresso a chiunque non sia dotato di burqa.Se vuoi essere snob vai a fare il buttafuori al Pineta a Milano Marittima!.