IRONICAMENTE ITALIA

Il parrucchino


Mentre oggi provavo ad imitare Laura Pausini in un giorno di ferie, ossia varcavo la soglia delle poste di Tantamalora, le mie pupille, già stravolte dalla seconda mattinata di nebbia di un inconsueto agostembre, venivano attirate da uno strano sbrilluccichio proveniente dall'oltresportello n° 3; non da una spillatrice industriale, non da un bilancino appena lucidato con lo Chanteclair, bensì dai capelli sospetti di uno degli impiegati.Puntuale come l'influenza intestinale prima della cena di fine anno, dei 5 sportelli in funzione il mio numero viene sorteggiato dal n° 3 e bingo! il dubbio diventa certezza: mi ritrovo davanti un parrucchino con la bocca.Parliamone. Non è di facile gestione la cosa. Nonostante tu voglia, ci provi, ci riprovi, cerchi di convincere i tuoi occhi a scovare l'uomo ragno nell'anfratto più distante, cerchi di distrarti osservando la straniera agitata perché qualcuno ha prelevato col suo bancomat e quel qualcuno non era lei, nonostante la fatina dell'amore cerchi di farsi aprire da un'impiegata l'ennesima multa per evitare di rovinarsi le unghie prima della serata buskers ferrarese, nonostante tu provi a pensare che a casa ti aspetta un frigo da pulire o una cucina da rimontare, il tuo sguardo finisce lì, si punta lì e tutte le buone maniere che ti hanno insegnato fin dai tempi più remoti se ne vanno su per il camino.La bocca, nel frattempo, inizia ad assumere un'innaturale forma ad u e, quando te ne rendi conto, nonostante si possa paventare l'ipotesi paresi, è troppo tardi, non ce la fai a rimanere seria. Sarà per quel colore che sfuma da un marroncino cacca di neonato al viola rigurgito di Alien; sarà per quella luminosità da cavo dell'alta tensione o per quello spessore da cima di veliero, sarà che se non è ben fissato con bostik scivola da un lato all'altro della testa a mò di pallina del flipper o, come diceva Tiziana Rivale "sarà quel che sarà"... io il toupé non lo posso vedere.Ancora oggi non mi capacito del cambiamento di Sandro Mayer prima e dopo lo sfoggio della sua variegata o avariata collezione tricologica.Uomini? Ricordate che è sempre meglio una piazza luccicante che un prato sintetico!!.