Royal Affairs

Chi tra William e Carlo sarà il prossimo Re?


 In una biografia non ufficiale, il Principe Carlo viene definito come un uomo amante dellusso, il principe del lamento, sempre pronto a piangersi addosso, tanto che la ReginaElisabetta II sarebbe stata preoccupata della direzione che il figlio avrebbe potuto imprimerealla monarchia una volta salito al trono.La prospettiva era infatti quella di una reggenza che avesse come obbiettivo un profondocambiamento riguardo molti temi, con un prospettiva di lungo periodo per affrontare iproblemi del paese, con il timore che potesse non essere compresa pienamente dal popolo.In realtà a quanto sembra la Royal Family sta portando avanti un graduale maprogressivo passaggio di poteri che, porterà il Principe di Galles ad accompagnare sempre dipiù la sovrana nei suoi impegni ufficiali fino alla definitiva sostituzione, anche in virtù dellaveneranda della sua veneranda età.L'ipotesi sarebbe confermata anche dal fatto che si è deciso di creare un ufficio stampaunico per la Regina e l'erede al trono, così l'eterno Principe, diventato ufficialmente unpensionato, continua la sua ascesa verso quel trono che mamma Eliabetta non vuolecedere.E' indubbio che il Principe stia sfruttando al meglio questo suo periodo di attesa, di fatti si ècostruito un'attività commerciale ottenendo ottimi risultati e dato da fare con la vitapubblica e la beneficenza, non scalpitando o non dando mai a vedere di scalpitare per iltrono, preoccupato però in un certo senso, di non avere più tempo per le cose che gliinteressano realmente una volta diventato re.Inoltre, con William che è diventato il membro più amato della casa reale, spesso si è sentito parlare di una possibile abdicazione della Regina in suo favore, abdicazione perògiudicata un tabù per i Windsor, da quando Edoardo VIII rinunciò al trono per amore.Nel 2011, il 59% degli inglesi voleva il Principe William sul trono, insieme a Kate come sua regina, violando così le tradizioni.Stiamo quindi parlando di più della metà della popolazione britannica, che preferiva che a guidarli fosse il giovane nipote della regina, piuttosto che suo figlio, primo in linea di successione.Ma i tempi cambiano anche per i sentimenti dei britannici nei confronti della monarchia eCarlo d’Inghilterra supera ora il figlio William in un sondaggio di popolarità molto particolaree cioè quello della risposta alla domanda: "Chi vorresti sul trono dopo Elisabetta?" Negli ultimi dieci anni, infatti, l’erede al trono è sempre stato battuto dal suo primogenito, anche perché a pesare su di lui è stato il rifiuto dei britannici di vedere sua moglie Camilla sul trono, rimproverata fino ad ora del fallimento del matrimonio di Carlo con la Principessa Diana. Questo atteggiamento aveva fatto sì che fosse diventata pensiero comune la possibilità di un salto di generazione nell’avvicendamento al trono, anche perché gli esperti avevano predetto il cosiddetto "effetto Kate" per rafforzare l’idea del giovane Principe sul trono, come quella di maggior gradimento per i sudditi.In realtà un sondaggio del quotidiano popolare di Londra The Sun, promosso in concomitanza del giubileo di diamante della regina Elisabetta, ha rivelato che la Gran Bretagna ora è pronta ad accettare Camilla nel palazzo reale, dimenticando o almeno superando la grande rivalità con Diana.Inoltre, ad oggi, la Regina avrebbe piena fiducia nel figlio, il quale le avrebbe già descrittoquello che sarà il suo "stile" una volta Re.William dal canto suo non desidera arrampicarsi prematuramente sulla scala verso il tronoed è fermamente convinto chesarà suo padre Carlo il prossimo monarca; entrambi dunquelasceranno che la natura faccia il suo corso.Quanto all'abolizione della legge salica, avvenuta prima che nascesse il Principino George e che pertanto avrebbe fatto si che se anche fosse nata una femmina come primogenita, questa sarebbe salita al trono, permettendo inoltre al sovrano, indipendentemente dal sesso di poter sposare un cattolico, Carlo si è espresso molto chiaramente.Avrebbe infatto definito le suddette modifiche "piuttosto frettolose" e pur non essendocontrario, sarebbe stato preoccupato di eventuali conseguenze non previste nelmeccanismo che da sempre regola i rapporti tra i sovrani e la chiesa d'Inghilterra.