Servitori del Popolo

COUNTDOWN


COUNTDOWNUn messaggio su internet ha lanciato l’allarme sul pericolo per i cittadini della perdita di qualunque libertà a causa del “club Gutenberg” che sta operando per stabilire un nuovo ordine mondiale. Non si comprende, però, di quali libertà si tratti, dal momento che sono molti, ormai, gli Stati che le hanno quasi del tutto azzerate, soprattutto in ambito elettorale ed economico. Intanto in Italia la notizia del giorno è ferma sulle consultazioni di Renzi e sulla sua futura squadra di governo, che per linee generali sarà la fotocopia di quello precedente presieduto da Letta (che è già caduto nel dimenticatoio), di certo vi sarà corrispondenza per quanto concerne la maggioranza che lo dovrà sostenere (era, quindi, soltanto una questione di conducente del mezzo, a quanto pare, se si esclude l’ipotesi della “guerra fratricida”). Anche il conflitto diplomatico con l’India, la quale sta rivelando tutti i limiti di una cultura emancipata dal colonialismo inglese, sta sotto i riflettori e sta rendendo il caso dei due militari italiani un vero e proprio romanzo Kafkiano dove si  elaborano accuse fantasiose e farneticanti (reato di terrorismo contestato a chi agisce su mandato ONU e U.E. per la lotta alla pirateria!) e con irresponsabile disinvoltura si rinviano di settimana in settimana le udienze del processo che pende dinanzi ad una “Corte fantasma”. Ma c’è, poi, anche il grave problema della disoccupazione giovanile e della crisi economica che sta mettendo in ginocchio il sistema produttivo e molte aziende stanno chiudendo i battenti mentre i tagli dei costi della politica non solo non diminuiscono  ma aumentano perfino. E non va neppure dimenticata la favola della legge elettorale, che dopo una gravidanza sofferta ha dato alla luce il c.d.  “italicum”, che forse sarebbe meglio definire “Tombola” ,  che se dovesse essere approvata dal parlamento, così come è stata elaborata, farebbe rimpiangere quella dichiarata incostituzionale dalla Corte. E tutto questo, mentre il quadro politico è in forte fermento con scissioni e fibrillazioni, senza che qualcuno si renda conto che ormai nessuno rappresenta più nessuno, neppure se stesso. Il dramma, però, è che la gente cosiddetta “comune”, ossia tutti quei cittadini alle prese con i problemi quotidiani, non ha più un orizzonte, una speranza, e ogni giorno che passa si rende sempre di più conto che la realtà non è quella che si vive e si respira nelle stanze delle istituzioni; che tutti, ormai, stanno svolgendo il proprio ruolo nella finzione, come se il mondo fosse soltanto un videogiochi, oppure un teatro, come quello di Sanremo, da dove si diffondono melodie con tutti i mezzi di comunicazione, ma che purtroppo non hanno alcun potere terapeutico e forse fanno anche adirare i cittadini in difficoltà per i notevoli costi a carico del canone di abbonamento. La realtà, comunque, non la si può facilmente cancellare, e prima o poi essa s’impossessa del suo spazio, e così si è costretti ad aprire gli occhi di fronte agli innumerevoli cataclismi che con sempre maggiore frequenza si stanno abbattendo sui territori. Essi sono il segno evidente di una malattia terminale che ha colpito l’intero pianeta e che ormai nessuna terapia potrà più servire per la guarigione. Newton, che nel campo dei calcoli non era secondo a nessuno, nel decifrare dei messaggi profetici, pervenne alla conclusione che entro il 2060 il pianeta terra subirà degli sconvolgimenti radicali con gravi conseguenze sugli esseri viventi. Ognuno può ben ritenere che anche Newton, così come precedentemente i Maya, si sia lasciato prendere dalla fervida immaginazione; eppure i segnali di questi ultimi tempi lasciano pochi dubbi: inondazioni su larga scala, terremoti, eruzioni vulcaniche, mentre la temperatura terrestre sta ormai aumentando e i fenomeni atmosferici si stanno estremizzando. E l’andamento del clima si ripercuote anche su tutti gli esseri viventi che stanno cominciando a dare segni di squilibrio, che si riflettono anche sui regimi politici elaborati dalle menti limitate degli uomini. Si può perciò sostenere che è ormai partito il “countdown”, per cui la migliore soluzione è solo quella di trovare la risposta dentro di sé, ma bisogna avere il coraggio di cercarla.