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LA PAGA DELL'OPERAIO COME PARAMETRO RETRIBUTIVO


LA PAGA DELL'OPERAIO COME PARAMETRO RETRIBUTIVO Tutti i politici che entrano nelle istituzioni percepiscono una indennità, oltre ad ulteriori rimborsi. L'indennità varia a seconda del livello istituzionale dell'Ente fino a raggiungere la vetta di oltre 20.000 euro mensili per i Parlamentari.La domanda è la seguente: quale parametro dovrebbe essere preso a riferimento per stabilire l'ammontare dell'indennità ?In una società democratica dove vige la specializzazione dei ruoli il fondamento è la pari dignità, e l'eguaglianza anche dei vari trattamenti pubblici, perchè se è vero che un parlamentare (illegittimamente e ingiustamente chiamato "onorevole") svolge la funzione legislativa è altrettanto vero che lo stesso non è obbligato a svolgere contemporaneamente alcun'altra attività sociale o professionale (ammesso che ne sia all'altezza). Per cui, mentre il parlamentare svolge la sua attività legislativa (di cui a volte si potrebbe fare a meno), il contadino, l'allevatore, il commerciante, l'industriale, il libero professionista, svolgono la proptria attività per il benessere materiale e spirituale della società. Ne deriva, perciò, che l'una funzione equivale in dignità e importanza a tutte le altre, nessuna esclusa.Riconoscere, perciò, una differenza retributiva pari a circa 20 volte (in alcuni casi perfino oltre 100 volte) quella base che percepisce un operaio specializzato è una violenza legalizzata (che si potrebbe perfino sostanzialmente qualificare come "furto o rapina").E non varrebbe neppure la giustificazione dell'eventuale possesso del titolo universitario dei parlamentari (che, invero, non tutti l'hanno)perchè molti di loro al massimo hanno conseguito una laurea in giurisprudenza, che nel paese abbonda in tutti i ceti.Ecco, allora, perchè è urgente rivedere i criteri di attribuzione del reddito (ossia della ricchezza in rapporto al PIL) a tutti coloro che svolgono ruoli pubblici (politici e non) facendo riferimento alla paga base dell'operaio specializzato, e riconoscendo il medesimo valore agli stessi titoli di studio universitari (perchè una laurea in legge, ad es., è tale sia che serva per l'accesso alla magistratura sia per un diverso ruolo di funzionario pubblico). E poichè tali indennità o retribuzioni le pagano i cittadini con le imposte è inevitabile che debbano essere soltanto loro a decidere direttamente (senza, cioè, alcuna rappresentanza legale del parlamento, oppure regionale, per i consiglieri) l'entità dei trattamenti economici per tutte le pubbliche funzioni (elettive e non), affinchè non sia mai superato il valore di cinque volte la paga base di un operaio specializzato (sempre che questo non se ne abbia a male, perchè in realtà è il suo lavoro, duro e professionale, che dovrebbe essere remunerato cinque volte quello attribuito a molti ruoli pubblici).