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I LEGITTIMI EREDI DI NERONE


I LEGITTIMI EREDI DI NERONELo so che è una vecchia polemica, che ogni tanto ritorna, soprattutto quando si prova un po' d'amarezza per essere stati esclusi dalle qualificazioni ai mondiali di calcio. Personalmente, però, credo di essere al di sopra di ogni sospetto: ho sempre sostenuto che il calcio, l'arte, in genere, e i sollazzi vari, vengono dopo le cose "serie della vita", ossia quelle di poter mettere il piatto a tavola e di avere un lavoro dignitoso da cui trarre un reddito che consenta di vivere senza vendere la propria libertà.Nella Grecia classica le predette attività non erano considerate granchè, anche se al vincitore dell'Olimpiade si riconoscevano molteplici privilegi.Nei tempi moderni, invece, come presi da una follia collettiva, si riconoscono a persone che "lavorano con i piedi" trattamenti economici stratosferi, che pure un folle avrebbe qualche esitazione a pagare.Eppure la stragrande maggioranza dei cittadini che frequentano gli stadi, o che guardano il calcio alla TV mediante abbonamenti costosi, sembra che non se ne rendano conto. E neppure vogliono sentir parlare del giro di affari che ci sta intorno e delle gestioni poco chiare anche delle tifoserie.Se un popolo si misura in base ai suoi costumi sociali la fotografia della nostra epoca è eloquente: siamo dei legittimi eredi di Nerone!lLa riflessione che precede è scatutirta dalla lettura del sito  http://www.funweek.it/people/sgarbi-contro-gli-stipendi-doro-dei-calciatori.php che riportava il seguente titolo: <<Sgarbi contro gli stipendi d'oro dei calciatori: Così pieni d’oro non gli importa niente di vincere o di perdere. Perché dare un milione e mezzo a Prandelli? (...) Non so quanto prenda Balotelli però… o vince o v***>>.