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LO SCAMBIO DEI POLITICI TRA GLI STATI DELL’U.E.


LO SCAMBIO DEI POLITICI TRA GLI STATI DELL’U.E. E’ un dato scientifico acquisito che la “mescolanza” dei geni tra le varie razze abbia rafforzato la specie umana, rendendola più forte rispetto alle tante malattie e alle aggressione virali. E’ altrettanto vero che lo scambio culturale abbia arricchito i bagagli delle diverse civiltà: Roma, grande come impero, divenne ancor più grande facendo sua l’esperienza culturale della civiltà Ellenica, e così la filosofia entrò nelle scuole e nella formazione e lo studio dei romani, oltre alla retorica e all’oratoria. Ma già gli Etruschi avevano disseminato la loro esperienza sociale e commerciale nelle popolazioni limitrofe, così come dall’oriente arrivarono in occidente le moltissime scoperte scientifiche che lo fecero progredire. E anche i cosiddetti “barbari” (quelli “famosi”, ossia gli Unni, gli Ostrogoti, i Visigoti, i Vandali, i Burgundi, i Franchi, gli Angli, gli Alemanni, i Sassoni, ecc.) hanno dato frutti ragguardevoli sia nel mondo giuridico (la valorizzazione delle consuetudini, da cui trae origine il diritto detto di common law, ossia fondato sul precedente giurisprudenziale) che in quello religioso (che ha consentito di recuperare il ruolo spirituale delle chiese accantonando – seppur di poco – quello mondano, commerciale e bancario). E sicuramente va in questa direzione anche la tanto esaltata esperienza dei giovani dell’ERASMUS, che secondo il premier nostrano costituirà la base delle nuove fondamenta dell’integrazione europea. E, allora, rebus sic stantibus, poiché è di tutta evidenza che in Europa i vari Stati membri dell’Unione viaggiano a diverse velocità, e che di sicuro buona parte dei ritardi e delle differenze è da ascrivere all’inadeguatezza delle classi politiche di alcuni Paesi membri, viene spontaneo domandarsi: non sarebbe opportuno fare un Trattato che consenta uno scambio dei politici tra i vari Stati ? In questo modo quelli italiani potrebbero andare in Germania e quelli Tedeschi verrebbero in Italia; quelli Francesi, in Grecia, e quelli Greci in Olanda, ecc. Restando, quindi, all’esempio, ne conseguirebbe, dall’applicazione di un tale “Trattato” che, almeno per un determinato periodo, l’Italia potrebbe avere come “premier” la Merckel (la quale sosterrebbe anche minori spese quando sceglierà il suo breve periodo di ferie ad Ischia, ove annualmente si reca come comune cittadina in compagnia di amici e familiari, dimostrando - con grande imbarazzo di molti italiani annidati nelle stanze del potere -  che c’è una differenza tra il pubblico o politico e gli affari privati). Potrebbe funzionare questo sistema di scambio dei politici con vantaggi per tutti ? Forse non ci sarebbero vantaggi per tutti, ma almeno si dividerebbero i guai.