Servitori del Popolo

IL DOVERE DEGLI UOMINI SECONDO DANTE ALIGHIE


IL DOVERE DEGLI UOMINI SECONDO DANTE ALIGHIERI   Sto “latitando”  dal blog, con qualche intervento in quelli a me vicini, per approfondire, per ritrovare  il significato di ciò che in senso lato è la polimorfa vita umana. E’ un’impresa quasi impossibile, perché i richiami sono continui e costanti, e si perviene di frequente ai bivi e mai alla conclusione. E’, tuttavia, un percorso che va fatto, con impegno, con se stessi ma anche per il dovere che si ha verso coloro che ci hanno preceduto e che ci seguiranno. Per dare autorità a questo pensiero e come contributo per tutti quelli di buona volontà, che in alcuni momenti della vita perdono la fiducia in se stessi, e soprattutto negli altri, credo che sia utile questo incipit tratto da MONARCHIA, di Dante Aligieri:   «Gli uomini tutti, cui la natura superiore ha infuso l'impulso ad amare la verità, sembrano dare il massimo valore al fatto di lavorare per i posteri, onde questi ricavino un arricchimento dalle loro fatiche, così come essi stessi sono stati arricchiti dal lavoro degli antichi. Stia quindi pur certo di aver mancato al proprio dovere colui che, dopo aver fruito di tanti insegnamenti forniti dalla società, non si cura poi a sua volta di recare qualche contributo al bene comune…» (1. Omnium hominum quos ad amorem veritatis natura superior impressit hoc maxime interesse videtur: ut, quemadmodum de labore antiquorum ditati sunt, ita et ipsi posteris prolaborent, quatenus ab eis posteritas habeat quo ditetur. 2. Longe nanque ab offitio se esse non dubitet qui, publicis documentis imbutus, ad rem publicam aliquid afferre non curat;).