Servitori del Popolo

LA CECITÀ DEI POLITICI E L’IGNAVIA DEI CITTADINI


LA CECITÀ DEI POLITICI E L’IGNAVIA DEI CITTADINI Non c’è peggior guida politica per un popolo che quella affidata a coloro che non conoscono le carte nautiche e che confidano di poter viaggiare “a vista” pur essendo affetti da “cecità politica”. I palazzi della politica stanno ormai bruciando e nessuno sembra farci caso, perché tutti sono presi dal desiderio di dividersi le briciole di ciò che rimane del governo delle comunità. Tra alcuni giorni molti elettori si recheranno alle urne per rinnovare il Consigli regionali (sette) e nelle liste presentate figurano molti “impresentabili” che a dire di qualche politico creano perfino imbarazzo. I cittadini ben sanno che nessuno (o quasi) di coloro che “sono scesi in campo” è animato dall’intento di operare per il bene collettivo ma è soltanto alla ricerca del proprio benessere personale (e di qualche amico fidato). La Grecia è sull’orlo del fallimento e tutti pensano che sia soltanto un problema suo, mentre in realtà è sul banco degli accusati un intero sistema di gestione della cosa pubblica, e l’Italia è in testa a questa classifica di “bancarottieri”. Eppure in Italia molti si definiscono “padri nobili” e si osannano i “padri della patria” quando invece dovrebbero essere rimossi, anche dall’immaginario collettivo, perché hanno consegnato alle giovani generazioni 100 miliardi di interessi da pagare ogni anno con un debito pubblico di 2184 miliardi (che in vecchie lire sono circa 4.386.000.000.000.0000.). A causa di questo debito “mostruoso” molti stati esteri (Cina in testa) stanno acquistando a piene mani il patrimonio degli italiani e prima o poi questi saranno tutti loro chiavi non avendo più nulla da vendere, neppure il territorio nazionale. Eppure c’è ancora qualche possibilità per correre ai ripari prima che la nave si schianti contro l’iceberg, colando a picco con tutti i suoi passeggeri ignari (il popolino). Non sarò io a dare ora le soluzioni, ma ognuno cominci a pensare perché nei momenti drammatici è inevitabile collegare il cervello perché nessuno è fuori dal naufragio e l'ignavia di certo non assolve ma aggrava la condanna. http://www.lafeltrinelli.it/ebook/russo-teodoro/riforma-bicameralismo-paritario/9788891095244