AGGIORNAMENTO! IL VICEPRESIDENTE DI DE LUCA NON RAPPRESENTA GLI ELETTORI Il presidente del consiglio p.t. ha comunicato ieri durante la conferenza stampa di aver firmato, secondo la legge Severino, il decreto di sospensione del neo governatore della Regione Campania e che questi ora può decidere cosa fare (nominare la giunta, un suo vice, e altro ancora). Intanto occorre evidenziare che sul sito istituzionale del Governo sono stati pubblicati tutti i provvedimenti approvati ieri ma non vi è traccia di quello relativo alla sospensione. Strano, ma è così. E allora non ci si può che limitare a quanto è stato “comunicato” senza avere la possibilità - al momento - di eseguire i necessari riscontri sul testo. Relativamente, perciò, alla comunicazione si osserva: la procedura consigliata dall’avvocatura dello Stato è del tutto opinabile. Lo è sia rispetto alla soluzione proposta dagli avvocati di De Luca, sia rispetto agli orientamenti di tutta la restante pletora di avvocati e di giuristi che si sono finora esercitati nell’interpretazione della legge Severino. Ma tale “parere” è ancor più lontano dai fondamenti democratici della rappresentanza politica: il presidente della Regione è eletto DIRETTAMENTE dai cittadini. Egli, pertanto, non può scegliere un SUO VICE che governi al suo posto durante tutto il periodo della sospensione. In questo modo si viola il rapporto di rappresentanza, e quindi la democrazia. Chi è, infatti, il SUO Vice, se non il SUO solo rappresentante ? La democrazia, che dovrebbe essere diretta, è già limitata con la soluzione della rappresentanza indiretta, ma resta del tutto violata (e violentata) nel caso di una rappresentanza del rappresentante senza che gli elettori abbiano avuto la possibilità di sceglierla. Non è prevista, infatti, nella legge elettorale l’elezione di un vice che sostituisca il rappresentante. La soluzione, pertanto, adottata dal Governo e il parere dell’avvocatura dello Stato non tengono in minima considerazione i fondamenti della democrazia, al di là della veste giuridica degli atti. *** E' ormai noto che il presidente del consiglio p.t. si è limitato a decretare la sopensione del neo eletto presidente della Regione Campania, senza neanche fare cenno al parere dell'avvocatura generale dello stato, che pure era stato richiesto ed acquisito.Ciò ha prodotto l'effetto che il predetto presidente della Regione non potrà compiere alcun atto, come invece qualche sacerdote del diritto aveva sostenuto, perchè sarebbe annullabile, se non nullo.Egli, pertanto, dovrà ricorrere al Tribunale ordinario di Napoli per chiedere, ex art.700 cpc, un provvedimento di sospensiva della sospensione, che gli dovrebbe essere concesso in vista del pronunciamento della Corte costituzionale sull'incostituzionalità o meno della norma della "legge Severino".MORALE: la furbizia non giova mai a nessuno, e quando si ha a che fare con gli interessi pubblici (che non sono come quelli privati e personali)occorre avere rispetto della legge, almeno fintanto che questa è in vigore! Dura lex sed lex !
AGGIORNAMRNTO! IL VICEPRESIDENTE DI DE LUCA NON RAPPRESENTA GLI ELETTORI
AGGIORNAMENTO! IL VICEPRESIDENTE DI DE LUCA NON RAPPRESENTA GLI ELETTORI Il presidente del consiglio p.t. ha comunicato ieri durante la conferenza stampa di aver firmato, secondo la legge Severino, il decreto di sospensione del neo governatore della Regione Campania e che questi ora può decidere cosa fare (nominare la giunta, un suo vice, e altro ancora). Intanto occorre evidenziare che sul sito istituzionale del Governo sono stati pubblicati tutti i provvedimenti approvati ieri ma non vi è traccia di quello relativo alla sospensione. Strano, ma è così. E allora non ci si può che limitare a quanto è stato “comunicato” senza avere la possibilità - al momento - di eseguire i necessari riscontri sul testo. Relativamente, perciò, alla comunicazione si osserva: la procedura consigliata dall’avvocatura dello Stato è del tutto opinabile. Lo è sia rispetto alla soluzione proposta dagli avvocati di De Luca, sia rispetto agli orientamenti di tutta la restante pletora di avvocati e di giuristi che si sono finora esercitati nell’interpretazione della legge Severino. Ma tale “parere” è ancor più lontano dai fondamenti democratici della rappresentanza politica: il presidente della Regione è eletto DIRETTAMENTE dai cittadini. Egli, pertanto, non può scegliere un SUO VICE che governi al suo posto durante tutto il periodo della sospensione. In questo modo si viola il rapporto di rappresentanza, e quindi la democrazia. Chi è, infatti, il SUO Vice, se non il SUO solo rappresentante ? La democrazia, che dovrebbe essere diretta, è già limitata con la soluzione della rappresentanza indiretta, ma resta del tutto violata (e violentata) nel caso di una rappresentanza del rappresentante senza che gli elettori abbiano avuto la possibilità di sceglierla. Non è prevista, infatti, nella legge elettorale l’elezione di un vice che sostituisca il rappresentante. La soluzione, pertanto, adottata dal Governo e il parere dell’avvocatura dello Stato non tengono in minima considerazione i fondamenti della democrazia, al di là della veste giuridica degli atti. *** E' ormai noto che il presidente del consiglio p.t. si è limitato a decretare la sopensione del neo eletto presidente della Regione Campania, senza neanche fare cenno al parere dell'avvocatura generale dello stato, che pure era stato richiesto ed acquisito.Ciò ha prodotto l'effetto che il predetto presidente della Regione non potrà compiere alcun atto, come invece qualche sacerdote del diritto aveva sostenuto, perchè sarebbe annullabile, se non nullo.Egli, pertanto, dovrà ricorrere al Tribunale ordinario di Napoli per chiedere, ex art.700 cpc, un provvedimento di sospensiva della sospensione, che gli dovrebbe essere concesso in vista del pronunciamento della Corte costituzionale sull'incostituzionalità o meno della norma della "legge Severino".MORALE: la furbizia non giova mai a nessuno, e quando si ha a che fare con gli interessi pubblici (che non sono come quelli privati e personali)occorre avere rispetto della legge, almeno fintanto che questa è in vigore! Dura lex sed lex !