Servitori del Popolo

IL BUON SENSO DEL POLITICO ILLUMINATO (da CICERONE)


IL BUON SENSO DEL POLITICO ILLUMINATO (da CICERONE)Per trovare delle risposte ai dilemmi che affliggono i cittadini di oggi (e anche i sudditi delle monarchie) bisogna "scavare" nelle "miniere" del passato. Molti Autori hanno soffermato la loro attenzione sulle varie forme di governo degli esseri umani con lo scopo di individuare la migliore soluzione possibile; ma chi si allambicca il cervello scandagliando le riflessioni dei contemporanei perde solo del tempo prezioso, perchè crederà di aver capito come stanno le cose, quando in realtà la risposta la si trova nella storia politica del passato.Solo per dare maggiore senso a quanto innanzi, riporto, di seguito, quanto ci ha consegnato, come posteri, Cicerone nella sua Repubblica allorquando si riferisce al primo successore di Romolo, Numa Pompilio: "Costui appena giunse  a Roma, anche se il popolo nei comizi curiati lo aveva eletto re, tuttavia propose lui stesso alle curie una legge a conferma del suo potere supremo, e come vide che i Romani seguendo l'ordinamento di Romolo erano accesi di passione per imprese di guerra, ritenne giusto di doverli allontanare un poco da quella abitudine.E prima di tutto distribuì a testa ai singoli cittadini i territori che Romolo aveva conquistato  e dimostrò che senza devastazioni e bottino di guerra potevano, dedicandosi alla coltivazione dei campi, godere dell'abbonadanza di ogni bene; e infuse in loro l'amore per la tranquillità e la pace, grazie alle quali subito rinvigoriscono giustizia e fede, e soprattutto sono protette la coltura dei campi e il raccolto delle messi. E inoltre [...] mitigò gli animi accesi dalla pratica e dalla passione della guerra con le cerimonie religiose [...] e sancì solennemente con vincolo sacro tutti gli aspetti del culto, volle anche che difficile fosse la cura dei riti stessi e invece molto semplice l'apparato. Infatti stabilì molte regole religiose da imparare perfettamente e da osservare con scupolo, senza tuttavia che comportassero una spesa. In questo modo promosse il culto religioso, ma ne eliminò il lusso, ed ancora istituì mercati, spettacoli, giochi e tutte le occasioni per riunirsi insieme in luoghi molto frequentati. Con questi provvedimenti riportò gli animi degli uomini, ormai resi selvaggi e duri dalla passione per la guerra, alla mitezza e all'umanità".Chi pensa, ora, che gli uomini di oggi siano diversi dal popolo romano ?Non godono anch'essi dei rituali religiosi, mercati, spettacoli, giochi e luoghi di riunioni ?Occorre, quindi, solo spegnere in loro la passione per la guerra, ma per questo necessitano dei politici illuminati.