Servitori del Popolo

PERCHE' VOTARE SI O VOTARE NO AL REFERENDUM COSTITUZIONALE


 LA "RIFORMA COSTITUZIONALE" STA LENTAMENTE ENTRANDO NEL VIVO.ORMAI I DIBATTITI SI STANNO INFIAMMANDO E LE COMUNITÀ COMINCIANO A PRENDERE POSIZIONE.NOTO, TUTTAVIA, CHE MANCANO NEGLI ARGOMENTI LE RAGIONI DI FONDO.SENTO TANTISSIME STUPIDAGGINI: SE PASSA IL NO, IL GOVERNO VA A CASA, E PER IL PAESE CI SARÀ IL DILUVIO UNIVERSALE; OPPURE, CHI È PER IL SI È PER IL CAMBIAMENTO, CHI È PER IL NO È PER LA CONSERVAZIONE. TRASCURO TUTTE LE ALTRE AMENITÀ, TIPO QUELLA CHE SE PASSA LA RIFORMA SI POTRÀ ANCHE COMBATTERE MEGLIO IL TERRORISMO.IN VERITÀ LA "RIFORMA" VOLUTA DAL GOVERNO SEGUE SOLTANTO UNA LOGICA OLIGARCHICA, CHE DIVIDE I CITTADINI TRA QUELLI INCLUSI NEL SISTEMA E CHE BENEFICIANO DELLE RISORSE, E GLI ESCLUSI, A CUI OCCORRE TOGLIERE, O LIMITARE, IL POTERE POLITICO (E VA IN QUESTO SENSO ANCHE L'ITALICUM).PER QUESTO CHI FA PARTE DELLA MASSA DEI CITTADINI EMARGINATI DEVE BOCCIARE LA "RIFORMA".  E' UN DOVERE CIVICO E DI SOPRAVVIVENZA SOCIALE. CON ESSA SI TENDE A RELEGARE I CITTADINI A SUDDITI DELL'OLIGARCHIA AL GOVERNO. CON QUESTA "RIFORMA" SI INTERVIENE SOLO SUL POTERE DELLO STATO CHE "APPARTIENE" AL POPOLO, OSSIA IL PARLAMENTO, E L'INIZIATIVA NON PROVIENE DA QUESTO, PER AUTORIFORMARSI, MA LO FA IL GOVERNO (L'INIZIATIVA DELLA RIFORMA È DEL GOVERNO), CHE È NOMINATO DAL P.D.R. CI SONO VOLUTI CIRCA 2.500 ANNI DALLA PRIMA ESPERIENZA DI ATENE CON LA DEMOCRAZIA DIRETTA PER DARE AL POPOLO I POTERI POLITICI DI GOVERNO. L'OLIGARCHIA PERÒ NON L'HA MAI DIGERITO, E COSÌ NON HA MAI GRADITO NEPPURE LA SOLA "DEMOCRAZIA RAPPRESENTATIVA", OSSIA INDIRETTA E SEMPRE MENO RAPPRESENTATIVA, PER CUI ORA SI VORREBBE ADDIRITTURA RENDERLA INOFFENSIVA. BISOGNA RICORDARSI CHE SOLO LA DEMOCRAZIA HA COME FONDAMENTO IL PRINCIPIO DELL'EGUAGLIANZA SOSTANZIALE TRA I CITTADINI. NESSUN'ALTRA FORMA DI GOVERNO. LA DIVISIONE DEGLI ITALIANI, PERCIÒ, NON È TRA CHI È PER IL SI E CHI È PER IL NO, COME IL GOVERNO VUOL FARE CREDERE, BENSÌ TRA CHI NON CREDE E NON VUOLE L'EGUAGLIANZA, PER CUI DEVE VOTARE SI,  E CHI, INVECE, PERSEGUE L'EGUAGLIANZA TRA I CITTADINI, PER CUI DEVE VOTARE NO.