Servitori del Popolo

SE L'UTILE DEL CAPOPARTITO NON COINCIDE CON QUELLO DEL PAESE


SE L'UTILE DEL CAPOPARTITO NON COINCIDE CON QUELLO DEL PAESEHo seguito con attenzione in TV il comunicato di Renzi sul risultato elettorale.Il segretario ha preso atto che il PD ha perso le elezioni e che gli italiani hanno "premiato" Salvini e Di Maio.Errore, Caro segretario p.t.: Gli italiani, o una parte di questi, che votavano PD, non hanno premiato i predetti ma hanno soltanto inteso "punire" l'arroganza, la tracotanza, la protervia con cui sono stati trattati gli elettori del PD e anche a causa di una discutibile politica in materia di welfare, disoccupazione giovanile, sanità e sicurezza.Indubbiamente le ha dato ragione Bolzano (quei cittadini, però, hanno dimostrato che non sempre quelli  del nord-est dell'Italia siano più liberi mentalmente di quelli del sud) che ha eseguito gli ordini del partito e ha eletto la Boschi alla Camera, ma ha avuto torto nel collegio in Campania, perché, ad es., al Senato, la capolista, la Fedeli (il ministro dell'istruzione) nata a Bergamo, ha invece indotto molti elettori a non votare il candidato all'uninominale pur di non farla "passare".Lo troverà strano ? Ma è successo anche questo !Ha anche detto, il segretario, che le dimissioni avranno efficacia dopo che saranno stati eletti i due presidenti di Camera e Senato e si sarà insediato il nuovo governo perché "deve impedire gli inciuci". Vuole, cioè, impedire che il PD (o una parte dei deputati) possa ritenere opportuno entrare in una alleanza di governo, preferendo, invece, andare all'opposizione (per vedere che cosa sono capaci di fare gli altri!).E ha detto, altresì, che il PD ha a cuore le sorti del Paese.Ma ne è proprio sicuro? Non è, invece, perché vuole preservare sine die soltanto il ruolo di segretario e "proteggere" ad oltranza la sua corte ?Mi spiego: La sua decisione vuole costringere il Centro destra e i Cinque stelle a trovare tra di loro una soluzione per poter dire che i cinque stelle hanno fatto l'inciucio con Salvini. Oppure rimettere l'ardua decisione nella mani del PdR, che potrebbe anche affidare un incarico "istituzionale".In questo modo, però, il PD non dimostrerà di avere a cuore le sorti dell'Italia e allontanerà altri elettori dal partito, conservando forse soltanto i fedelissimi, che non è detto che consentano di mantenere l'attuale 19%.Dialogare, invece, anche, e soprattutto con i Cinque stelle (che hanno inglobato molti voti del PD), oltre che, ovviamente, col Centro destra, dovrebbe essere la soluzione più seria, onesta e nell'interesse del Paese, anziché sperare di gridare all'inciucio (pratica peraltro nota anche al PD).La disponibilità del PD al dialogo impedirebbe ai due raggruppamenti "vincitori" di dover necessariamente costruire qualcosa di buono tra di loro nell'interesse generale del Paese, e se ne avvantaggerebbe molto anche il PD che finalmente potrebbe risolvere anche il problema morale che attende una soluzione dai tempi lontani di Berlinguer.Se il segretario, invece, dovesse andare, come sembra intenzionato, verso lidi diversi, allora credo proprio che non voglia assolutamente il bene del Paese né del Partito Democratico, oltre a dimostrare di non aver capito che l'attuale sistema (voluto dal PD) a prevalenza proporzionale spinge verso le alleanze, per cui bisogna cambiare la mentalità divisiva - amici o nemici - tipica del maggioritario. E se questo è un limite culturale insuperabile, meglio allora passare subito la mano!