Servitori del Popolo

IL 25 SETTEMBRE SI VOTERA'. ATTENTI AL LISTINO


21.9.2022: VOTERÒ CONTRO LA GUERRA ! METTERÒ LA CROCE SUL SIMBOLO CHE HA NEL PRORAMMA IL RIPUDIO DELLA GUERRA" E DELL'INVIO DELLE ARMI ! E NON PER "PAURA DELLA GUERRA NUCLEARE" MA PER MANIFESTARE IL MIO DISSENSO CONTRO LA STUPIDITÀ DEI POLITICI CHE CI GOVERNANO CHE NON HANNO VALUTATO I DANNI ALL'ECONOMIA NAZIONALE E CHE IL CONFLITTO RIGUARDAVA DUE STATI ESTRANEI ALLA NATO E ALLA.U.E.. INOLTRE PERCHÉ IL GOVERNO HA RINUNCIATO A SVOLGERE L'UNICO RUOLO DI CUI L'ITALIA POTEVA ANDARE FIERA: QUELLO DELLA TRADIZIONE DIPLOMATICA.26.8.2022: se il candidato all'uninominale è sostenuto da più liste del proporzionale si potrebbe scegliere la lista che ha il capolista più gradito (o meno sgradito) al di là dell'appartenenza politica del candidato all'uninominale e alla propria appartenenza partitica. Sopratutto se si tratta di "digerire" un candidato blindato imposto dalla segreteria romana. È questo un modo per dare la preferenza aggirando la legge che non lo consente.IL 25 SETTEMBRE SI VOTERA'. ATTENTI AL LISTINO !Prendo spunto da una relazione di qualche anno fa tenuta dal filosofo Aldo Masullo, nolano (come il Grande Giordano Bruno), anche se nato ad Avellino (nel 1923, e deceduto a Napoli nel 2020). Egli sviluppava le sue tesi su la "Crisi della Fenomenologia e la Fenomenologia della crisi". Relativamente a quest'ultima, avente ad oggetto l'antropologia, la storia, la sociologia, la politica, ripercorreva il processo della "classe operaia" che dal secondo dopoguerra si era "imborghesita" e fusa con le classi intermedie (professionisti, artigiani, piccoli imprenditori, ecc.). Egli attribuiva all'imborghesimento una connotazione positiva, e non c'è motivo per non condividerla. Nella dinamica, infatti, della "lotta di classe", anche il proletariato (soprattutto operai e contadini) riusciva ad avere finalmente un ruolo politico nel Paese. I partiti che raccoglievano i consensi dell'ex proletariato erano soprattutto quelli di sinistra (il PCI, più degli altri) ma anche i "conservarori di centro" (DC). Dalle prime elezioni politiche del 1948 ad oggi è notevolmente mutata la rappresentanza. Sono sorti tanti nuovi partiti e movimenti e oggi la "sinistra" non è più "sinistra". Da un recente sondaggio, infatti, è emerso che oltre il 55% degli elettori del PD (erede, piuttosto lontano, ormai, degli ex PCI e DC) percepisce un reddito medio alto. Sono prevalentemente le "classi dirigenti" pubbliche, e questo spiega perchè tale partito è fortemente "governista", anche a discapito dei meno abbienti, che hanno dovuto trovare altri "rappresentanti" (come ad es, il Movimento 5S) oppure disertare le urne con l'astensionismo. Certamente questo non è un bene, soprattutto per i diseredati (circa 5 milioni di poveri assoluti e 5 milioni di poveri relativi), ma alla "ex sinistra" poco importa perchè ciò che conta è continuare a garantire il reddito alla classe dirigente, che ha anche il compito politico di "soggiogare" i più deboli per orientarne il consenso elettorale (anche le candidature al parlamento dei sindaci  e consiglieri regionali vanno in tale direzione perchè essi col potere locale e territoriale gestiscono le "speranze" dei cittadini emarginati). Per "fortuna" nella passata legislatura c'è stato il M5S che ha raccolto il disagio sociale. Molti provvedimenti favorevoli agli emarginati sono stati varati. Peccato, però, che ora tale M5S si sia liquefatto (in parte) perchè una buona parte, anche a causa del vincolo del doppio mandato senza deroghe ha preferito cercare nuove strade politiche. Il divieto del terzo mandato se osservato da tutti i partiti (e magari costituzionalizzato) sarebbe però una buona cosa perchè consentirebbe di avvicendare i cittadini nella cura della cosa pubblica e di spezzare il vincolo psicologico col potere che si genera quando si entra nelle "stanze dei bottoni". Indubbiamente molti parlamentari, che non avevano, e spesso ancora non hanno, "nè arte nè parte", non sanno come riorganizzare la propria vita una volta usciti dal parlamento ma di certo il bene collettivo se ne avvantaggia perchè ritornare ad essere tutti dei comuni cittadini è sempre un bene. Personalmente, perciò, do un notevole valore al limite del doppio mandato e osservo con preoccupazione tutti quei partiti che non lo adottano come criterio. Certamente, però, la candidatura non dovrà avvenire soltanto in base alla detta regola. La vigente legge elettorale prevde collegi uninominali e plurinominali (secondo il criterio proporzionale). Per questi ultimi i partiti compongono dei "listini" con i nominativi dei candidati (fedeli al capo) da far eleggere. L'elezione avviene secondo l'ordine di lista. Perciò è sempre il primo della lista ad essere eletto, perchè non ci sono preferenze da esprimere. Attenzione, perciò, a non limitarsi a leggere il solo nominativo del candidato all'uninominale perchè questi funge anche da "cavallo di Troia" per tirare l'elezione al primo candidato del listino collegato. Spesso quest'ultimo è un "politico" che non ha nulla a che fare col territorio del collegio, perciò gli elettori devono soltanto "obbedire" come gli schiavi dell'antica America del sud. Certamente molti obbediranno perchè hanno un debito col partito (o una promessa che deve essere mantenuta) ma, per fortuna, alcuni cittadini (anche se pochi) sono ancora liberi di scegliere. E questi lo dovranno fare, se hanno a cuore l'evoluzione civile della propria specie. Per quanto concerne "gli ultimi" è senz'altro utile che essi difendano la propria dignità ed evitino di affidare la cura dei propri interessi ai partiti, anche se si dichiarano di sinistra, che, come detto, rappresentano soprattutto le "classi dirigenti". Perciò vanno evitati quelli che vorrebbero continuare l'esperienza del governo passato, che certamente non è stata proprio vicina ai meno abbienti, soprattutto a causa  dell'ostinazione nella politica bellicistica che ha provocato immensi danni economici al Paese (che si manifesteranno ancor più in autunno). In conclusione (per ora): gli "ultimi", secondo l'analisi che precede, dovrebbero orientare le proprie scelte elettorali secondo il criterio della lotta di classe, per cui se si è "ultimi" (i 10 milioni circa di italiani emarginati) occorre stare alla larga dai partiti di ex sinistra che garantiscono le classi dirigenti e sostenere, invece, chi ancora intende curarsi degli emarginati, ma con i fatti e non a parole. Anche la regola statutaria del doppio mandato potrà essere un buon segno dello spirito civile e democratico del partito, o movimento, da scegliere perchè impedisce di trasformare in tiranni, dittatori, i cittadini che entrano nella gestione del potere istituzionale. E bisogna NON VOTARE quei candidati dell'UNINOMINALE che hannno un LISTINO COLLEGATO col primo nominativo ESTRANEO AL TERRITORIO DEL COLLEGIO. E occorrerà, inoltre, anche considerare i profili personali dei candidati perchè è importante chi sono, che hanno fatto nella vita, se siano o meno persone oneste e competenti, ecc., soprattutto in questa nuova fase costituzionale in cui il Parlamento è stato ridotto di 400 unità.