Servitori del Popolo

LA FAMIGLIA CONTRO I MERCANTI

UN PAESE AL TRACOLLO CHE CROLLA

UN PAESE AL TRACOLLO CHE CROLLA

Oggi è ferragosto. Bisogna divertirsi ! È uno dei giorni di festa più attesi dell'anno. Segna il passaggio di testimone dall'estate al fresco del mese settembrino; ma è anche il giorno della ricorrenza religiosa dell'Assunzione, portata in processione in molti Paesi italiani. A Genova, però, questo giorno è segnato dal lutto; dalla tragedia che ha colpito l'intera città. Un ponte costruito oltre cinquant'anni fa è crollato, seppellendo oltre trentacinque cittadini. Mentre si continua a scavare iniziano a sollevarsi le polemiche. Il Ponte era vecchio; necessitava di manutenzione; doveva essere ristrutturato e consolidato. Di chi sono le responsabilità? Il Governo annuncia che sarà fatta una rilevazione a tappeto su tutto il territorio nazionale dello stato di stabilità delle grandi infrastrutture costruite molti anni addietro. Ma perché occorre farlo sempre dopo ? Tutti i governi che hanno preceduto quello in carica hanno sempre trascurato l'importanza della prevenzione; tutti sono sempre stati orientati dalla ricerca del consenso, soprattutto elettorale. Le banche sono state salvate con danaro pubblico; molti cittadini hanno beneficiato di elargizioni di 80 euro mensili in busta paga; anche i diciottenni hanno potuto spegnere le candeline con un bonus di 500 euro, così come gli insegnanti (non quelli precari, bensì quelli di ruolo !) hanno potuto riscuotere un ticket di 500 euro per aggiornarsi, anche acquistando abbonamenti teatrali. Intanto il debito pubblico è continuato a salire; a crescere in modo esponenziale. Ha ormai raggiunto la cima dei 2300 miliardi e a causa dello spread che continua a crescere lo Stato sarà costretto a pagare circa 100 miliardi all'anno di interessi. Oggi, però, è Ferragosto, e gli italiani in vacanza devono divertirsi. Non bisogna angosciarli con pensieri tristi. Bisogna, perciò, indossare la maschera di Rigoletto per far divertire e sorridere il Duca triste. Io non so come abbiano vissuto i Greci dopo la morte dei trecento eroi spartani comandati da Leonida alle Termopili, ma la storia riporta che alla successiva battaglia di Salamina tutti i soldati riuscirono a sconfiggere la flotta persiana che li sovrastava per numero di navi e di uomini. È pur vero che nel tempo successivo tra Sparta ed Atene ritornò la rivalità ma Tucidide riportava che dalla lunga guerra del Peloponneso Atene vittoriosa non rideva mentre Sparta piangeva. Da questa storia passata, da molti dimenticata, così come non si fa più tesoro della storia patria più recente, si trae l'insegnamento che soltanto un Popolo unito può affrontare le sfide della natura e della vita.  Oggi in Italia si sta dibattendo il tema del reddito di dignità, ma anche del prelievo sulle pensioni d'oro; si discute anche di far pagare meno tasse ai cittadini con la flat tax. Nessuno, invece, alza la voce per dire che occorre agire per tutelare l'intera Comunità nazionale. Le forze di sinistra continuano a tutelare se stesse, ovverosia i privilegi dei propri iscritti ed elettori, che si riducono sempre di più; quelle di destra, affogano nel disperato tentativo di proteggere i privilegi delle categorie e delle classi professionali e dei dirigenti statali. Il Governo in carica, sintesi delle forze politiche contrapposte, tenute unite da un fantasioso "contratto di governo", tenta disperatamente di affrontare i gravi problemi dei flussi migratori e di riportare un po' di eguaglianza sociale nel Paese. Ma una barca con a prua dei cittadini di destra, a poppa quelli di sinistra e al timone uno di centro quale rotta potrà prendere nell'interesse generale ? Intanto il Paese al tracollo crolla... e sotto le macerie troveranno l'anima di un Paese già morto. A meno che...