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POLITICA ED ANTIPOLITICA

Post n°210 pubblicato il 16 Aprile 2012 da rudifrassineti2008
 

Oggi va di moda parlare di antipolitica e per qualcuno essa, nel significato che più comunemente gli viene assegnato(poi se vogliamo fare i sofisti, come direbbe un caro amico, possiamo parlare per giorni sul suo vero significato), sta addirittura diventando un valore .

Ma l'antipolitica, nell'accezzione che ognuno di noi gli da, è,  a mio giudizio, qualcosa di estremamente pericoloso e dannoso.

La politica è nel suo significato più vero è profondo una delle più nobili espressioni dell'agire umano, la politica è quello che siamo stati, quello che siamo e quello che saremo, è  superficiale , populista per non dire stupido negare questo e lo è altrettanto pensare che le cose si possono cambiare semplicemente essendo contro, pensando di non doversi mai sporcare le mani, pensando che il mondo sia o bianco o nero.

Per fortuna il mondo è fatto di mille colori ed il suo equilibrio, la capacità di chi assume un ruolo pubblico è quello di coprenderne le diverse sfumature, saperle interpretare e dare risposte che vanno nell'interesse della collettività e non di pochi.

Per cui tutti questi fenomeni dell'antipolitica che ora cavalcano la giusta rabbia, la giusta insofferenza della gente verso gli indegni politicanti che stanno a Roma e non solo lì, dovrebbero stare attenti a quello che dicono e fanno perchè distruggere, rompere è facile ma  costruire, progettare, guardare avanti, saper comprendere la cosa giusta lo è molto meno.

Uno moto di rabbia me lo causano quelle persone che ora cavalcano l'antipolitica ma che della politica sono stati parte, che alla politica fino a ieri chiedevano spazio e ruoli e che ora, visto che la politica non da più loro spazio, cavalcano la rabbia e le paure, specie dei giovani, avendo scarso interesse a quelli che sono i veri bisogni  della gente.

Scusate questo piccolo sfogo ma chi ha a cuore l'interesse della comunità (e specie di piccole comunità come la nostra) dovrebbe comprendere che non è il momento dei personalismi,  dei giochini ma è il momento di costruire crescere tutti insieme, di guardare avanti, di sognare e progettare un futuro.

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Utente non iscritto alla Community di Libero
un pensiero il 17/04/12 alle 13:31 via WEB
Per completezza di informazione, mi permetto di riproporre la lettura del nostro testo costituzionale: Art. 21. Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione. e Art. 18. I cittadini hanno diritto di associarsi liberamente, senza autorizzazione, per fini che non sono vietati ai singoli dalla legge penale. Riporto inoltre una lodevole citazione tratta da questo stesso blog: "Disapprovo quello che dici, ma difenderò fino alla morte il tuo diritto a dirlo" Evelyn Beatrice Hall, The Friends Of Voltaire Riguardo al metodo, poi, la nostra società civile tende a sostenere due strumenti meritevoli di attenzione: il dibattito e il confronto. Strumenti della dialettica, finalizzati alla definizione e all'esposizione dei contenuti, che, in politica, mirano alla formazione dell'opinione pubblica. La ringrazio per aver dato spazio al mio contributo sul suo blog.
(Rispondi)
 
rudifrassineti2008
rudifrassineti2008 il 17/04/12 alle 16:39 via WEB
Fa piacere la sua risposta, e la ringrazio io per essersi soffermato/a( chiedo scusa ma non è firmato il post)a riflettere insieme a me. Posso in tutta onesta dirle che condivido ogni singola parola di quello che scrive, e posso garantirle che sono uno strenuo difensore della nostra costituzione per cui troviamo d'accordo su tutta la linea. Mi permetto solo di farle notare che nel mio pensiero non vi è traccia alcuna di una mia opposizione alla libera espressione del proprio pensiero, al confronto e alla discussione. Trovo che il confronto tra idee ed opinioni diverse, ancor più se contrapposte siano lo strumento più forte di crescita culturale, di sviluppo per una comunità, niente di più lontano da me del pensiero unico( ahimè nella nostra storia passata abbiamo avuto terribili esempi in tal senso). La mia riflessione è un critica nei confronti di quelle persone che sono contro, che criticano, distruggono senza portare proposte idee, senza conoscere, senza spingersi un pò più a fondo della superficie (a fare i Grillo è capace chiunque). Ancor più provo rabbia per coloro che erano parte del sistema del suo ingranaggio, ma che ora sono contro non perchè portatori di idee, di proposte ma perchè quel sistema li ha messi alla porta. Sono contro quelle persone che agiscono, fanno leva sulla frustrazione, la rabbia della gente per le loro piccole vendette, per i loro giochi di potere, per i loro personalismi. Sei contro (e mi creda io sono spesso stato contro) bene, ma ricorda che non basta, bisogna poi fare un passo ulteriore, bisogna avere il coraggio di farlo, avere il coraggio di assumersi una responsabilita, ma ancor più avere il coraggio di mettere da parte i piccoli interessi di bottega per guardare gli interessi della collettività. Quanti di questi sono disposti a farlo?
(Rispondi)
Utente non iscritto alla Community di Libero
Oliviera il 17/04/12 alle 21:03 via WEB
Ma come si fa ad avere fiducia nei nostri politici, che da tempo gli viene chiesto di far parte dei "sacrifici", che tutti noi dobbiamo fare per poter salvare questo nostro paese. E' stata la incapacità di loro, tutte le ruberie, i loro privilegi, a ridurre questa situazione, sono certamente consapevole che è rischioso l'anti politica, ma io non riesco ad accettarle queste persone. Saluti
(Rispondi)
 
rudifrassineti2008
rudifrassineti2008 il 18/04/12 alle 00:25 via WEB
Non dico che bisogna avere fiducia in questa classe politica, da loro non ci possiamo aspettare nulla ma non possiamo pensare di costruire un sistema migliore se non comprendiamo quanto non basti solo criticare e distruggere ma sia necessario soprattutto costruire, noi oggi ci stiamo scambiando delle opinioni perchè la politica ha deciso che questo è possibile, la politica nel passato, nel presente e nel futuro ha influenzato, determinato e deciso ogni cosa e anche chi dice basta con la politica se vuole fare qualcosa deve fare politica. Possiamo dire basta a questi politicanti, possiamo dire basta ai loro privilegi, ma non possiamo pensare di fare le cose senza fare politica. Io dico facciamo politica, quella vera, quella che cambia le cose, quella che ha una dimensione etica e morale, facciamola senza avere paura di dirlo allora possiamo veramente cambiare le cose, la critica, lo distruggere le cose senza costruire nulla è certamente facile e di successo ma, non porta a nulla se non al rischio di pericolose derive di cui abbiamo avuto tristi esempi il secolo scorso.
(Rispondi)
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"Perché siamo diventati ciechi, Non lo so, forse un giorno si arriverà a conoscerne la ragione, Vuoi che ti dica cosa penso, Parla, Secondo me non siamo diventati ciechi, secondo me lo siamo, Ciechi che vedono, Ciechi che, pur vedendo, non vedono.”

da Cecità- Josè Saramago.

 

Ho imparato che un uomo ha il diritto di guardare dall’alto in basso un altro uomo solo per aiutarlo a rimettersi in piedi.

Marquez

 

Disapprovo quello che dici, ma difenderò fino alla morte il tuo diritto a dirlo
Evelyn Beatrice Hall, The Friends Of Voltaire

 
La servitù, in molti casi, non è una violenza dei padroni, ma una tentazione dei servi(Montanelli)
 

La differenza tra un politico ed uno statista è che,

 il politico guarda alle prossime elezioni

 lo statista alle prossime generazioni.

(De Gasperi)

 

“Non troveremo mai un fine per la nazione né una nostra personale soddisfazione nel mero perseguimento del benessere economico, nell’ammassare senza fine beni terreni.
Non possiamo misurare lo spirito nazionale sulla base dell’indice Dow-Jones, né i successi del paese sulla base del prodotto nazionale lordo (PIL)"

BOB KENNEDY 18 MARZO 1968 UNIVERSITA' DEL KANSAS

 

“La valle canora dove si snoda l’azzurro fiume
Che rotto e muggente a tratti canta epopea
E sereno riposa in larghi specchi d’azzurro”
(Marradi - Dino Campana 1885-1932)

 

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