DISCUSSIONI

Considerazioni sulla vita degli uomini.


Nello “Srimad Bhagavatam” (7):6:6 La durata massima della vita di ogni essere umano è di cento anni,ma per un uomo che non controlla i sensi metà di questi anni sonocompletamente perduti durante la notte, che si trascorre dormendoper dodici ore immersi nell'ignoranza. Tale vita, perciò, dura soltantocinquant'anni.7 Dieci anni se ne vanno nella prima infanzia, quando l'essere èimmerso nella confusione. Altri dieci anni trascorrono nel gioco e neldivertimento durante l'adolescenza. In questo modo venti anni sonoconsumati. Similmente, altri vent'anni trascorrono inutilmente nelcorso della vecchiaia, quando il corpo è invalido, incapace dicompiere perfino le attività materiali.8 L'uomo incapace di controllare la mente e i sensi sarà sempre piùattratto dalla vita di famiglia, a causa degli insaziabili desideri dilussuria e di una profonda illusione. Nella vita di un tale pazzo anchegli anni che restano sono perduti, perché nemmeno in questo periodoegli potrà impegnarsi nel servizio devozionale.9 Quale uomo troppo attaccato alla vita di famiglia e incapace didominare i sensi potrà liberarsi? Egli è saldamente trattenuto dailegami dell'affetto per la famiglia [la moglie, i figli e gli altri parenti].