Messaggi del 28/07/2019
Post n°314 pubblicato il 28 Luglio 2019 da ruggero1949
Nello “Srimad Bhagavatam” (3:24): Commento al v. 9: Brahma è chiamato Svayambhu perché non è nato da un padre e da una madre materiali. Egli è il primo essere creato e nacque dal fiore di loto che cresce dall’addome del Signore Supremo, Garbhodakasayi Visnu. Perciò è chiamato Svayambhu, colui che è nato da sé. |
Post n°313 pubblicato il 28 Luglio 2019 da ruggero1949
Nello “Srimad Bhagavatam” (3): 23:56 Chiunque non sia guidato dalle sue azioni a volgersi verso la religione, chiunque non sia portato dalle sue pratiche religiose rituali a scegliere la rinuncia, o la cui rinuncia non sfoci nel servizio di devozione offerto al Signore Supremo, dev’essere considerato morto anche se respira. |
Post n°312 pubblicato il 28 Luglio 2019 da ruggero1949
Nello “Srimad Bhagavatam” (3:20): Commento al v. 2: Come devoto, Vidura ci mostra col suo esempio che un luogo dove Krishna non è onorato non è un luogo di residenza adatto all’uomo. Il devoto dev’essere tollerante per quello che riguarda i suoi interessi personali, ma non deve tollerare un atteggiamento discutibile nei confronti del Signore o del Suo devoto. |
Post n°311 pubblicato il 28 Luglio 2019 da ruggero1949
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Post n°310 pubblicato il 28 Luglio 2019 da ruggero1949
Nello “Srimad Bhagavatam” (3:16): Commento al v. 25: Le Scritture insegnano che chiunque abbia una fede ferma nel servizio al Signore, oppure si dedichi praticamente al servizio d’amore assoluto, acquisisce tutte le qualità degli esseri celesti. Per questo motivo un devoto non può mai trovarsi nell’errore. Può capitargli di sbagliare per cause accidentali o circostanze particolari, ma non è mai nulla di grave. In generale, nei nostri rapporti con i devoti, non dovremmo cercare di trovare i loro errori. A questo proposito la Bhagavad-gita conferma che il devoto che serve il Signore Supremo con fede dev’essere sempre considerato un sadhu, una persona santa, anche se gli capita di commettere un errore grossolano. A causa delle Sue precedenti abitudini può capitare che commetta qualche errore, ma poiché il devoto è impegnato al servizio del Signore, il suo errore non dev’essere preso molto seriamente. |
Post n°309 pubblicato il 28 Luglio 2019 da ruggero1949
Nello “Srimad Bhagavatam” (3): 9:1 Brahma (il Dio creatore) disse: 3 O mio Signore, non vedo alcuna forma superiore a questa Tua forma di felicità e conoscenza eterne. Nella Tua luce impersonale del Brahman, nel cielo spirituale, non si verifica alcun cambiamento o deterioramento della potenza interna. Mi sottometto dunque a Te, perché mentre io sono orgoglioso del mio corpo e dei miei sensi materiali, Tu, Signore, sei la causa della manifestazione cosmica, eppure non sei toccato dalla materia. 6 Gli abitanti di questo mondo sono assaliti da ogni sorta di ansietà materiali e vivono continuamente nella paura. Si sforzano sempre di proteggere il loro corpo, le loro ricchezze e i loro parenti. Sono sempre in preda ai lamenti, ai desideri illeciti; sono attaccati a oggetti indesiderabili e meschinamente basano le loro imprese sui concetti effimeri di “io” e “mio”. O Signore, finché non prendono rifugio all’ombra sicura dei Tuoi piedi di loto, saranno sempre perseguitati da queste ansietà. 8 O Signore, autore di gesta meravigliose, queste creature miserabili sono costantemente turbate dalla fame, dalla sete, dal freddo, dalla bile e dalle altre secrezioni del corpo; la tosse li opprime durante l’inverno e il caldo li soffoca durante l’estate; la pioggia, il vento e altri disagi li assalgono senza sosta. Inoltre, sono preda di forti impulsi sessuali e di una collera incessante. Ho pietà di loro e mi rattristo della loro sorte. 9 O Signore, le sofferenze materiali non hanno esistenza reale per l’anima. Eppure, finché l’anima condizionata crede che il corpo sia fatto per il piacere dei sensi, non può uscire dal labirinto formato da queste sofferenze materiali, perché si trova sotto l’influenza della Tua energia esterna. 10 Di giorno questi non-devoti impegnano i sensi in lavori duri e complicati, e di notte soffrono d’insonnia, perché la loro intelligenza interrompe continuamente il loro sonno con varie speculazioni mentali. Inoltre, vedono tutti i loro progetti sventati da forze soprannaturali. Anche i grandi saggi, se si oppongono all’ascolto dei discorsi trascendentali che riguardano le Tue glorie, devono conoscere il turbinio di nascite e morti in questo mondo. 11 Mio Signore, i Tuoi devoti possono contemplarTi attraverso gli orecchi, grazie alla pratica dell’ascolto spirituale con cui essi purificano il loro cuore, che diventa allora il Tuo luogo di residenza. Tu sei così misericordioso verso i Tuoi devoti che Ti manifesti a loro nella forma spirituale ed eterna, sulla quale essi meditano costantemente. 12 Mio Signore, Tu non sei molto soddisfatto dell’adorazione che gli esseri celesti Ti offrono, loro che si sforzano di renderTi un culto fastoso, con numerosi oggetti, pur nutrendo numerosi desideri materiali. Tu sei presente nel cuore di ogni essere come Anima Suprema al solo fine di diffondere su tutti la Tua misericordia incondizionata. Tu sei l’eterno benefattore, ma rimani inaccessibile al non-devoto. 13 Ciònonostante, le attività virtuose, come il compimento dei riti vedici, la carità, le rigide austerità e il servizio trascendentale, se sono compiute per adorarTi e soddisfarTi con l’offerta dei frutti che esse conferiscono, sono anch’esse benefiche. Queste attività religiose non saranno mai inutili. 23 Il Signore Supremo, Dio, è sempre il benefattore delle anime sottomesse. Le Sue attività sono sempre compiute attraverso la Sua potenza interna, Rama, la dea della fortuna. Io prego solo di poterLo servire, creando il mondo materiale, e di non essere toccato dalla contaminazione materiale nel corso della mia opera, perché così potrò sbarazzarmi dell’orgoglio di essere il creatore. 27 Il Signore vide che Brahma era molto ansioso di progettare e costruire i differenti sistemi planetari e allo stesso tempo depresso alla vista delle acque devastatrici. 28 Sensibile al sentimento di Brahma, Egli pronunciò parole profonde e ponderate che dissiparono ogni illusione che era potuta nascere in lui. 29 Il Signore Supremo disse: O Brahma, maestro delle profondità della saggezza vedica, non sentirti scoraggiato o angosciato per l’opera della creazione. Ciò che Mi stai chiedendo ti è già stato accordato. 30 O Brahma, se vuoi ricevere il Mio favore, devi situarti nell’austerità e nella meditazione, e seguire i principi della conoscenza. Grazie a queste attività, tutto ti sarà rivelato dall’interno, nel tuo cuore. 31 O Brahma, quando sarai assorto nel servizio devozionale, verrà il momento, durante le tue attività creatrici, che Mi vedrai in te e in ogni luogo dell’universo, e vedrai che tu stesso, l’universo intero e tutti gli esseri viventi sono situati in Me. 32 Mi vedrai in ogni essere e in ogni luogo dell’universo, come il fuoco è presente nel legno. Solo dopo aver raggiunto questo livello di visione trascendentale, potrai liberarti da ogni forma di illusione. 33 Quando ti sarai liberato dal concetto del corpo grossolano e sottile, e i tuoi sensi saranno purificati da tutte le influenze della natura materiale, avrai in Mia presenza la realizzazione della tua forma pura. Allora sarai al livello della coscienza pura. 34 Poiché hai desiderato aumentare la popolazione dell’universo in proporzioni illimitate e moltiplicare i tuoi modi di servire, non proverai mai alcuna mancanza in questi campi, perché la Mia misericordia senza causa nei tuoi confronti aumenterà continuamente e per sempre. |
Inviato da: cassetta2
il 25/04/2020 alle 10:28
Inviato da: ruggero1949
il 28/07/2019 alle 10:39
Inviato da: RavvedutiIn2
il 14/07/2019 alle 14:32
Inviato da: cassetta2
il 05/01/2019 alle 18:37
Inviato da: ruggero1949
il 14/07/2018 alle 17:05