Creato da ruggero1949 il 13/07/2009

DISCUSSIONI

Discussioni di carattere religioso.

 

La Riforma – Lutero e Melantone.

Post n°398 pubblicato il 10 Giugno 2023 da ruggero1949

Da “Primi scritti”, parte 3 – Doni spirituali – vol. 1:

La riforma.

Nonostante la persecuzione nei confronti dei giusti, i testimoni fedeli della verità di Dio erano presenti ovunque. Gli angeli del Signore svolgevano l'opera che era stata loro affidata; agivano anche nei luoghi più oscuri e sceglievano gli uomini che avevano un animo onesto. Erano come sepolti sotto il peccato, ma Dio li chiamava, come aveva fatto con Saulo, per farne dei messaggeri della verità e far sentire la loro voce, che si opponeva ai peccati di coloro che professavano di essere il suo popolo. Gli angeli di Dio agirono sui cuori di Martin Lutero, Melantone e altri in vari luoghi, e fecero in modo che fossero assetati della testimonianza vivente della Parola di Dio. Il nemico era piombato sulla chiesa come fiume in piena e l'ideale cristiano doveva essere innalzato per contrastarlo. Lutero venne scelto per placare la tempesta, opporsi all'ira della chiesa apostata e incoraggiare i pochi che erano rimasti fedeli alla loro professione di fede. Lutero viveva nel timore continuo di offendere Dio; tentò di ottenere il suo favore tramite le buone opere, ma non fu soddisfatto fino a quando un raggio di luce scese dal cielo per dissipare le tenebre del suo spirito e gli ridiede fiducia, non nelle opere, ma nei meriti del sangue di Cristo. Allora riuscì a rivolgersi a Dio personalmente, senza la mediazione di papi o confessori, ma solo tramite Gesù Cristo. {PS 202,1}

Come era preziosa per Lutero questa nuova e gloriosa luce, che aveva illuminato l'oscurità della sua mente e aveva allontanato la sua superstizione. Era più preziosa di tutti i tesori del mondo. La Parola di Dio era qualcosa di nuovo per lui. Tutto cambiò. Il libro che aveva suscitato in lui un profondo timore, perché non poteva afferrarne la bellezza, ora rappresentava per lui una fonte di vita, la vita eterna; era la sua gioia, la sua consolazione, il suo maestro. Niente gli avrebbe fatto abbandonare lo studio della Parola. Aveva temuto la morte, ma con la lettura della Bibbia tutti i suoi timori erano svaniti; apprezzò il carattere di Dio e lo amò. Esaminò le Scritture prima per se stesso, nutrendosi dei tesori che contenevano, poi per la chiesa. Era disgustato dei peccati di coloro in cui aveva confidato per la sua salvezza e vedendo che molti vivevano nella stessa oscurità, in cui lui era sprofondato, cercò con entusiasmo l'opportunità per far conoscere loro l'Agnello di Dio, l'unico che avrebbe eliminato il peccato dal mondo. {PS 202,2}

Parlando contro i peccati e gli errori della chiesa papale, si sforzò di spezzare le catene dell'oscurità, che limitavano migliaia di persone, facendole confidare nelle opere per la propria salvezza. Desiderava avere la capacità di aprire le loro menti alla comprensione delle vere ricchezze della grazia di Dio e all'eccellenza della salvezza, ottenuta tramite Gesù Cristo. {PS 203,1}

Tramite l'influsso dello Spirito Santo, rivelò i peccati dei capi della chiesa, e quando incontrava la violenta opposizione dei sacerdoti, il suo coraggio non si affievoliva, perché confidava fermamente in Dio, come sostegno per la vittoria. A mano a mano che la lotta si faceva più dura, la collera dei sacerdoti si accendeva contro di lui. Non volevano essere riformati; scelsero di rimanere legati agli agi, ai piaceri, alla malvagità, e desideravano che anche la chiesa restasse nell'oscurità. {PS 203,2}

Mi fu mostrato che Lutero era un uomo convinto e zelante, coraggioso e sincero nel rimproverare il peccato e nel difendere la verità. Non temeva gli uomini malvagi o i demoni, perché sapeva che con lui c'era qualcuno più forte di tutti loro. Ma Lutero, a volte, rischiava di estremizzare. E Dio chiamò Melantone, che era proprio l'opposto come carattere, per aiutare Lutero a portare avanti l'opera della Riforma. Melantone era timido, timoroso, cauto e aveva una grande pazienza. Era molto amato da Dio. La sua conoscenza delle Scritture era profonda, la sua capacità di giudizio e la sua saggezza eccellenti. Il suo amore per la causa di Dio era come quello di Lutero. {PS 203,3}

Il Signore unì gli intenti di questi uomini e diventarono amici inseparabili. Lutero sosteneva Melantone, quando egli rischiava di essere eccessivamente cauto e lento, e Melantone a sua volta era di grande aiuto a Lutero, quando quest'ultimo era troppo impulsivo. La prudenza di Melantone spesso evitò delle difficoltà, che sarebbero sorte se fosse stato lasciato tutto in mano a Lutero, e viceversa l'opera sarebbe stata rallentata, se fosse stata affidata solo a Melantone. La scelta di questi due uomini per portare avanti l'opera della Riforma manifestava la saggezza di Dio. {PS 203,4}

Poi fui condotta al periodo apostolico e vidi che Dio aveva scelto come collaboratori un Pietro battagliero e zelante e un Giovanni mite e paziente. A volte Pietro si comportava impulsivamente e spesso l'altro discepolo lo equilibrava. Dopo aver rinnegato Gesù, Pietro si pentì e si convertì, e la prudenza di Giovanni fu sufficiente a controllare il suo ardore e il suo zelo. L'opera di Cristo avrebbe spesso sofferto, se fosse stata affidata solo a Giovanni. Lo zelo di Pietro era necessario; il suo coraggio e la sua forza spesso lo aiutavano a risolvere le difficoltà e ridurre i nemici al silenzio. Giovanni aveva una personalità accattivante; aveva portato alla conversione molti con la sua pazienza e la sua profonda devozione. {PS 203,5}

Dio scelse degli uomini per denunciare i peccati della chiesa papale e far trionfare la Riforma. Satana tentava di distruggere questi testimoni fedeli, ma il Signore li proteggeva. Ad alcuni, per glorificare il suo nome, fu permesso di suggellare con il sangue la loro testimonianza, ma altri uomini forti, come Lutero e Melantone, avrebbero glorificato Dio, continuando a denunciare i peccati dei sacerdoti, dei papi e dei re, che tremavano alla sola voce di Lutero e dei suoi collaboratori. Grazie a questi uomini, dei raggi di luce iniziarono a dissipare le tenebre e molti accettarono con gioia questo messaggio e lo seguirono. Quando veniva ucciso un testimone, due o più prendevano il suo posto. {PS 204,1}

Ma Satana non era soddisfatto. Aveva potere solo sui loro corpi, ma non riusciva a indurre i credenti ad abbandonare la fede e la speranza. Anche nella morte essi trionfavano nella prospettiva dell'immortalità, al momento della risurrezione dei giusti. Il loro coraggio era sovrumano. Non osavano lasciarsi andare neanche per un momento, indossavano sempre l'armatura del cristiano, pronti per il combattimento, non solo contro i loro nemici spirituali, ma contro l'avversario che si incarnava in uomini, che gridavano continuamente: "Abbandonate la vostra fede o morirete". {PS 204,2}

Questi cristiani erano forti grazie a Dio e più preziosi ai suoi occhi della metà di un mondo che portava il nome di Cristo, ma era codardo nell'impegno per la sua opera. Mentre la chiesa era perseguitata, i suoi membri erano uniti, pieni d'amore e forti in Dio. Ai peccatori non fu permesso di unirsi alla chiesa; solo quelli che erano disposti ad abbandonare tutto per Cristo potevano essere suoi discepoli. Essi amavano la povertà, l'umiltà e desideravano assomigliare al Salvatore. {PS 204,3}.

 

 
 
 

Visioni su persecuzioni operate dalla Chiesa cattolica del passato e trame di Satana sulla sostituzione del sabato.

Post n°397 pubblicato il 10 Giugno 2023 da ruggero1949

 Da “Primi scritti”, parte 3 – Doni spirituali – vol. 1:

Il mistero dell'iniquità.

Da sempre il piano di Satana è stato quello di distogliere la mente della gente da Gesù per orientarla verso l'uomo e minarne il senso di responsabilità personale. Satana aveva fallito tentando il Figlio di Dio, ma aveva avuto maggiore successo con l'uomo decaduto. {PS 195,1}

Il cristianesimo si avviava verso la corruzione. I papi e i sacerdoti pensarono di poter occupare posizioni elevate e convinsero la gente che tramite loro avrebbero ricevuto il perdono dei peccati, invece di rivolgersi personalmente a Gesù. {PS 195,2}

Gli uomini furono ingannati. Venne insegnato loro che i papi e i sacerdoti erano i rappresentanti di Cristo, mentre in realtà rappresentavano Satana, e chi si inchinava davanti a loro adorava l'avversario. Il popolo chiedeva la Bibbia, ma i sacerdoti pensavano che fosse pericoloso permetterne il possesso e la lettura personale, in quanto si sarebbero resi conto della verità e i peccati dei capi religiosi sarebbero stati smascherati. Al popolo fu insegnato di accettare ogni parola di questi ingannatori, come se venisse direttamente dalla bocca di Dio. I sacerdoti esercitavano sullo spirito quel potere che apparteneva solo a Dio. Se qualcuno osava seguire le proprie convinzioni, lo stesso odio che il diavolo e i giudei avevano manifestato nei confronti di Gesù, si sarebbe riversato contro di loro e le autorità avrebbero cercato di eliminarli. {PS 195,3}

Mi fu mostrato un periodo in cui Satana trionfava. Folle di cristiani venivano uccisi nei modi più terribili, perché volevano preservare la purezza della loro fede. La Bibbia era odiata e si cercava di distruggerla. Al popolo fu proibito di leggerla, con il rischio della pena di morte, e tutte le copie che venivano trovate erano bruciate. Ma vidi che Dio aveva un'attenzione speciale per la sua Parola e la proteggeva. In diversi periodi della storia si erano conservate solo poche copie della Bibbia, tuttavia non permise mai che la sua Parola sparisse completamente, perché negli ultimi tempi la sua diffusione sarebbe stata capillare e ogni famiglia avrebbe potuto possederne una. {PS 195,4}

Vidi che nel periodo in cui c'erano poche copie della Bibbia, essa era considerata veramente preziosa e rappresentava una fonte di consolazione per tutti coloro che erano perseguitati. Veniva letta in segreto e coloro che godevano di questo grande privilegio sentivano di avere un rapporto particolare con Dio, con suo Figlio Gesù e con i suoi discepoli. {PS 195,5}

Ma questo privilegio costò la vita a molti di loro. Se venivano scoperti, erano condannati al rogo o detenuti nelle prigioni a morire di fame. {PS 196,1}

Il principe di questo mondo non era riuscito a ostacolare il piano della salvezza. Gesù venne crocifisso e risuscitò il terzo giorno. Ma Satana disse ai suoi angeli che avrebbe fatto in modo che la crocifissione e la risurrezione parlassero a suo vantaggio. Voleva far credere a coloro che professavano la fede in Gesù che non solo le leggi che regolavano i sacrifici e le offerte giudaiche erano cessati con la morte di Cristo, ma voleva spingerli oltre, portandoli a credere che i dieci comandamenti erano morti con Gesù. {PS 196,2}

Vidi che molti erano caduti nella trappola tesa dall'astuto tentatore. Tutti gli abitanti del cielo si indignarono, vedendo la santa legge di Dio calpestata. Gesù e gli angeli conoscevano la natura della legge di Dio, sapevano che non poteva essere né cambiata né abrogata. La disperata condizione dell'uomo dopo la caduta suscitò un profondo dolore in cielo e portò Gesù a offrire la propria vita, per le trasgressioni della legge di Dio. Ma se quella legge avesse potuto essere abrogata, l'uomo avrebbe potuto essere salvato senza la morte di Gesù. Questo dimostra che la sua morte non aveva eliminato la legge di Dio, ma al contrario l'aveva esaltata e onorata, sottolineando l'importanza dell'ubbidienza ai suoi sacri precetti. {PS 196,3}

Se la chiesa fosse rimasta pura e fedele, Satana non avrebbe potuto ingannarla e indurla a calpestare la legge di Dio. Con questo piano egli colpisce direttamente le basi del governo di Dio in cielo e sulla terra. La sua ribellione gli provocò l'espulsione dal cielo e in seguito, per salvare se stesso, avrebbe voluto che Dio cambiasse la sua legge, ma gli fu detto in presenza di tutti gli angeli che la legge di Dio è inalterabile. L'accusatore sa che se riesce a convincere delle persone a violarla, le trascina dalla sua parte, perché ogni trasgressione della legge conduce alla morte. {PS 196,4}

Decise di andare oltre: disse ai suoi angeli che alcuni sarebbero stati talmente fedeli alla legge di Dio da non poter essere presi in trappola. I dieci comandamenti erano così chiari che molti avrebbero creduto che fossero ancora validi, e quindi avrebbe dovuto tentare di corrompere anche solo uno di questi comandamenti. Così propose ai suoi collaboratori di tentare di cambiare il quarto comandamento, quello del sabato, alterando così l'unico comandamento che mette in risalto il vero Dio, Creatore dei cieli e della terra. Satana presentò loro la gloriosa risurrezione di Gesù e disse che risuscitando il primo giorno della settimana, egli aveva cambiato il sabato dal settimo al primo giorno della settimana. {PS 196,5}

Così Lucifero utilizzò la risurrezione per i propri scopi. Insieme ai suoi angeli godeva del fatto che gli inganni proposti avevano avuto successo tra coloro che si professavano amici di Cristo. Ciò che alcuni consideravano con orrore, altri l'avrebbero ammesso. Così, diversi inganni furono accettati e sostenuti con zelo. La volontà di Dio, chiaramente rivelata nella sua Parola, fu nascosta sotto errori e tradizioni, che vennero insegnati come comandamenti di Dio. Anche se questo inganno verrà tollerato fino al ritorno di Gesù, Dio non è rimasto senza testimoni; nei periodi di oscurantismo e persecuzione della chiesa ci sono sempre state persone fedeli e oneste, che hanno osservato tutti i comandamenti di Dio. {PS 197,1}

Mi fu mostrato che gli angeli erano rimasti attoniti davanti alle sofferenze e alla morte del Re di gloria. Ma mi resi conto che non erano rimasti affatto meravigliati nel vedere il Signore della vita e della gloria, colui che aveva riempito il cielo di gioia e splendore, spezzare le catene della morte e uscire dal suo sepolcro come conquistatore trionfante. Quindi, se si fosse dovuto commemorare uno di questi eventi come giorno di riposo, sarebbe stato quello della sua crocifissione. Ma vidi che nessuno di questi eventi era stato scelto per alterare o abrogare la legge di Dio; al contrario, essi rafforzavano la sua immutabilità. {PS 197,2}

Per entrambi gli eventi sono state previste occasioni di commemorazione. Partecipando alla Cena del Signore, con la frazione del pane spezzato e il frutto della vigna, annunciamo la sua morte fino al suo ritorno. In questo modo vengono ricordate le scene della sua sofferenza e della sua morte. La risurrezione di Cristo, invece, è commemorata dalla nostra morte insieme con lui in occasione del battesimo e dal fatto che usciamo da questa tomba liquida, come simbolo della sua risurrezione, per vivere una vita nuova. {PS 197,3}

Mi fu mostrato che la legge di Dio sarebbe esistita nella nuova terra per tutta l'eternità. Alla creazione, quando furono poste le fondamenta della terra, i figli di Dio consideravano con ammirazione l'opera del Creatore e tutti gli angeli esultavano di gioia. Fu proprio in quel momento che venne istituito il sabato. Alla fine dei sei giorni creativi, Dio si riposò il settimo giorno dall'opera che aveva fatta e benedisse e santificò il settimo giorno, perché in quel giorno si era riposato dalla sua attività. Il sabato venne istituito in Eden, prima della caduta, e fu osservato da Adamo ed Eva e da tutti gli esseri del cielo. Dio si riposò nel settimo giorno, lo benedisse e lo santificò. Vidi che il sabato non avrebbe mai perso il suo valore e che tutti i giusti e gli angeli lo avrebbero osservato per l'eternità, in onore del Creatore. {PS 197,4}

 

 
 
 

La conferma che la Bibbia canonica non ha subito alterazioni sensibili.

Post n°396 pubblicato il 10 Giugno 2023 da ruggero1949

Da “Primi scritti”, parte 3 – Doni spirituali – vol. 1:

La morte non è un tormento eterno.

Vidi che Dio aveva preservato la Bibbia in un modo particolare, tuttavia quando non era ancora molto diffusa, alcuni studiosi avevano cambiato delle parole, pensando di rendere più chiaro il suo significato; in realtà stavano mistificando ciò che era già chiaro, orientandola verso le loro concezioni, ispirate dalla tradizione. Ma vidi che la Parola di Dio, nel suo insieme, forma una catena perfetta, e un brano spiega l'altro. I ricercatori sinceri della verità non potranno sbagliarsi, in quanto non solo la Parola di Dio è semplice e chiara, ma lo Spirito Santo rappresenta la guida per capire la strada per la vita, che è stata rivelata. {PS 200,1}

Vidi che gli angeli di Dio non controllano mai la volontà umana. Dio mette davanti all'uomo la vita e la morte, ed egli è libero di fare la sua scelta. Molti desiderano la vita, ma continuano a camminare nella strada larga. Scelgono di ribellarsi alla volontà di Dio, nonostante la sua grande misericordia e compassione nell'aver offerto il Figlio, perché morisse per loro. Chi sceglie di non accettare la salvezza, ottenuta grazie a un tale amore, deve essere punito. {PS 200,2}

Mi fu mostrato che Dio non li getterà nell'inferno, perché vivano nei tormenti eterni; non li porterà neanche in cielo, perché dovendo vivere in compagnia di esseri puri e santi, sarebbero infelici; alla fine li distruggerà completamente e sarà come se non fossero mai esistiti. Così la sua giustizia sarà soddisfatta. Aveva formato l'uomo dalla polvere della terra e quindi i disubbidienti e gli empi, consumati dal fuoco, ritorneranno alla polvere. Vidi che la bontà e la compassione di Dio dovrebbero indurre tutti gli uomini ad ammirare il suo carattere e a glorificare il suo santo nome. Dopo la distruzione dei malvagi, tutti gli angeli diranno: "Amen!". {PS 200,3}

Satana considera con soddisfazione coloro che professano il nome di Cristo, ma si lasciano coinvolgere dai suoi inganni. È sempre all'opera per inventare nuove forme di seduzione, e il suo potere e le sue capacità aumenteranno costantemente. Ha condotto i suoi rappresentanti, papi e sacerdoti, all'autoesaltazione e all'istigazione delle masse, affinché perseguitino e distruggano tutti coloro che non accettano i suoi inganni. {PS 200,4}

 

Al paragrafo PS 200,3 viene detto che chi sceglie di non accettare la salvezza, grazie al sacrificio di Gesù, verrà distrutto completamente e sarà come se non fosse mai esistito. Consumato dal fuoco, tornerà alla polvere.

Ciò conferma altre Scritture, ma deve essere interpretato correttamente.

Intanto, il fuoco è rappresentato dalle parole divine di condanna, che bruciano i colpevoli e tutte le loro menzogne. Alla fine, a non esistere più saranno le menzogne, che velano la verità, nascondendola. Coloro che vissero di menzogne e crimini, non potendo più sussistere su quelle basi, sarà come se scomparissero, non potranno più seminare il loro prodotto diabolico. Ciò in cui credevano sarà distrutto, non avendo una propria realtà.

I corpi saranno già ritornati alla terra più volte, per i più sviati. Diciamola tutta: a essere colpevoli sono i corpi o le anime che li guidano? I corpi sono solo strumenti delle anime.

Certamente i corpi possono indurre in tentazione, a causa della loro debolezza e fragilità, e anche effettive necessità materiali, ma sono sottoposti alla mente, all'anima.

Quindi si arriva alla cessazione della morte dei corpi, che in se stessi non sono colpevoli, ma sono sottoposti all'uso che ne vogliamo fare. Non saranno più i corpi a ritornare alla polvere, ma tutti gli errori umani di cui furono strumenti. Certamente la consapevolezza degli errori, delle debolezze, dei crimini commessi brucerà l'anima degli autori.

Come abbiamo visto in “Dottrina e alleanze”, dopo il giudizio finale, ciascuno sarà assegnato al regno di appartenenza, in base al suo comportamento, e lì rimarrà fino al compimento della “ricompensa” in bene o in male che avrà meritato.

 

 
 
 

La grande apostasia.

Post n°393 pubblicato il 06 Agosto 2022 da ruggero1949

 Da “Primi scritti”, parte 3 – Doni spirituali – vol. 1:

La grande apostasia.

Mi fu mostrato il tempo in cui i pagani idolatri avevano perseguitato e ucciso i cristiani. Il sangue scorreva a fiumi. I nobili, gli intellettuali e le persone comuni venivano uccisi allo stesso modo, senza nessuna pietà. Famiglie benestanti si ritrovarono in povertà, perché non avevano abiurato alla propria religione. Nonostante le persecuzioni e le prove, questi cristiani non rinunciarono al loro ideale e preservarono la purezza della loro fede. Vidi che Satana esultava per le loro sofferenze e trionfava, ma Dio approvava i suoi martiri fedeli. I cristiani che vivevano in quel periodo terribile gli erano molto cari, perché erano disposti a soffrire per lui. Ogni prova sopportata aumentava la loro ricompensa nei cieli. {PS 192,1}

Satana gioiva del tormento dei giusti, ma non era soddisfatto. Voleva dominare sulla loro mente e sul loro corpo. Le sofferenze che sopportavano li aiutavano a sentirsi più vicini a Dio, a nutrire un profondo amore gli uni per gli altri e a vegliare per non ferire il Signore. Satana voleva indurli ad allontanarsi da Dio, perché così avrebbero perso la loro forza d'animo, il loro coraggio e la loro fermezza. Nonostante migliaia di cristiani venissero uccisi, altri prendevano il loro posto. Satana si rendeva conto che stava perdendo uomini preziosi, infatti nonostante fossero perseguitati e uccisi, restavano fedeli a Gesù Cristo e alla prospettiva di entrare nel suo regno. L'avversario allora cercò nuove strade per ostacolare con maggiore efficacia il governo di Dio e distruggere così la chiesa. Indusse gli idolatri pagani ad accettare una parte della fede cristiana. Professando di credere alla crocifissione e alla risurrezione di Cristo, decisero di unirsi ai discepoli di Gesù, senza che il loro cuore fosse veramente cambiato; si prospettava un terribile pericolo per la chiesa, un periodo di profonda angoscia. Alcuni pensavano che avrebbero ottenuto una conversione completa, se si fossero uniti a quegli idolatri, che avevano accettato una parte della fede cristiana. Satana cercava di corrompere le dottrine bibliche. {PS 192,2}

Vidi che tutto questo portava a una perdita di ideali e i pagani si univano ai veri cristiani. Nonostante questi adoratori di idoli professassero di essersi convertiti, l'idolatria si infiltrava nella chiesa, quando scambiavano gli oggetti del loro culto con le immagini dei santi e addirittura di Cristo e di Maria sua madre. Nella misura in cui i discepoli di Cristo si univano a loro, la religione cristiana si corrompeva e la chiesa perdeva la sua identità e la sua forza. Alcuni rifiutarono di unirsi a loro per preservare la loro purezza e adorare solo Dio. Non si sarebbero inchinati davanti a nessuna immagine, che rappresentava qualcosa che è in cielo o in terra. {PS 192,3}

Satana esultava per la capitolazione di così tanti cristiani. Riuscì a istigare la chiesa apostata e a obbligare, sotto pena di morte, anche coloro che volevano preservare la propria fede, costringendoli ad accettare le cerimonie e l'adorazione delle immagini. Il fuoco della persecuzione si riaccese contro la vera chiesa di Cristo e milioni di persone vennero uccise senza pietà. {PS 193,1}

Ecco che cosa vidi: un folto gruppo di pagani idolatri sfilava, portando uno stendardo nero, sul quale erano dipinti il sole, la luna e le stelle. Questo gruppo sembrava animato da intenti distruttivi. Poi vidi un altro gruppo, che aveva uno stendardo bianco, sul quale c'era scritto: "Purezza e santità al Signore". I loro volti esprimevano una fermezza e una rassegnazione ispirate da Dio. A un certo punto vidi i pagani idolatri avvicinarsi a loro e ci fu un vero massacro. I cristiani davanti a loro erano completamente indifesi, ma ciononostante si stringevano sempre di più l'uno all'altro e tenevano lo stendardo con maggiore forza. Mentre alcuni cadevano, altri circondavano lo stendardo e prendevano il loro posto. {PS 193,2}

Vidi il gruppo degli idolatri confabulare tra loro. Considerando che il tentativo di far cedere i cristiani stava fallendo, concordarono un altro piano; li vidi abbassare il loro stendardo e avvicinarsi al gruppo dei cristiani, facendo loro delle proposte. All'inizio le loro offerte vennero rifiutate. Poi vidi i cristiani consultarsi. Alcuni dicevano che avrebbero abbassato lo stendardo e accettato le proposte, salvando così la propria vita, e inoltre avrebbero recuperato le forze per rialzare lo stendardo tra i pagani. Solo alcuni cristiani decisero di non aderire al compromesso, accettando di morire, piuttosto che abbassare il proprio stendardo. A questo punto vidi molti abbassarlo e unirsi ai pagani, ma coloro che erano rimasti fedeli alle proprie convinzioni lo presero e lo alzarono in alto. Vidi che c'erano continuamente persone che lasciavano il gruppo di coloro che tenevano lo stendardo bianco, per unirsi agli idolatri sotto lo stendardo nero e perseguitare coloro che avevano lo stendardo bianco. Molti furono uccisi, ma lo stendardo fu tenuto alto e i credenti continuarono a radunarsi intorno a esso. {PS 193,3}

I capi dei giudei, che per primi avevano suscitato l'odio dei pagani nei confronti di Gesù, non sarebbero rimasti impuniti. In occasione del processo, mentre Pilato esitava a condannare Gesù, alcuni giudei infuriati gridarono: "Il suo sangue ricada su di noi e sui nostri figli". La nazione ebraica visse l'adempimento di questa terribile maledizione, che alcuni giudei di allora avevano deciso di accollarsi. I pagani e i sedicenti cristiani diventarono i loro nemici. Coloro che si dichiaravano cristiani, credendo di mostrare zelo per quel Cristo che i giudei avevano fatto crocifiggere, si convinsero che più avrebbero fatto soffrire i giudei, più Dio ne sarebbe stato compiaciuto. Molti dei giudei non credenti furono quindi uccisi e tanti furono espulsi da un luogo all'altro, subendo ogni sorta di persecuzioni. {PS 193,4}

Il sangue di Cristo e dei discepoli, che avevano messo a morte, ricadeva su di loro e subirono terribili condanne. La maledizione di Dio li seguiva; divennero uno zimbello per i pagani e per i cosiddetti cristiani. Furono umiliati, evitati e detestati, come se il segno di Caino fosse su di loro. Tuttavia, vidi che Dio aveva preservato miracolosamente questo popolo e l'aveva disperso nel mondo, perché tutti vedessero quali sono le conseguenze della deviazione dal piano di Dio. Ho visto che Dio ha rinunciato agli ebrei, in quanto nazione, ma che dei singoli individui si sarebbero convertiti e sarebbero stati in grado di strappare il velo, che ricopriva i loro cuori, e comprendere che la profezia a loro riferita si era adempiuta. Essi avrebbero accettato Cristo come Salvatore del mondo e si sarebbero resi conto del grande peccato commesso dalla loro nazione, nell'averlo rifiutato e crocifisso. {PS 194,1}

 

 
 
 

Integrazioni sulla resurrezione di Gesù.

Post n°392 pubblicato il 06 Agosto 2022 da ruggero1949

Da “Primi scritti”, parte 3 – Doni spirituali – vol. 1:

La risurrezione.

Gli angeli di Satana furono costretti a fuggire davanti alla luce splendente e penetrante degli angeli di Dio, e manifestando la loro amarezza al loro capo, dissero che la loro vittima era stata portata via con la violenza e colui che avevano così tanto odiato era stato risuscitato dai morti. Satana e i suoi seguaci avevano esultato, quando il loro potere sull'uomo caduto aveva provocato la morte del Signore della vita. Ma il loro trionfo infernale durò ben poco: Gesù uscì dalla tomba come un grande conquistatore e Satana si rese conto che sarebbe morto e il suo regno sarebbe passato a colui che ne aveva veramente diritto. Si lamentò e si infuriò, ma nonostante tutti i suoi sforzi Gesù non fu sconfitto. Al contrario, offrì all'uomo la via della salvezza e chiunque l'avesse seguita sarebbe stato salvato. {PS 170,4}

Gli angeli malvagi e il loro capo si riunirono in consiglio per decidere come agire contro il governo di Dio. Satana ordinò ai suoi seguaci di andare dai sacerdoti e dai capi del popolo e disse: "Siamo riusciti a ingannarli, accecandoli e rendendo insensibile il loro cuore nei confronti di Cristo. Siamo riusciti a convincerli che fosse un impostore. Abbiamo indotto i sacerdoti e i capi a detestare Gesù e a ucciderlo. Ora quelle guardie romane porteranno l'odiosa notizia che Cristo è risorto. Non resta che insinuare in loro l'idea che se si diffonderà la notizia che Gesù è risuscitato, saranno lapidati dal popolo per aver messo a morte un uomo innocente". {PS 171,1}

Mentre gli angeli del cielo si allontanavano dal sepolcro, la luce disparve, le guardie romane si rialzarono e si guardarono intorno. Erano stupiti di vedere quella grande pietra rotolata accanto all'entrata del sepolcro ed erano impauriti per la scomparsa del corpo di Gesù. Si affrettarono verso la città per far sapere ai sacerdoti e ai capi del popolo quello che avevano visto. {PS 171,2}

I giudei, ascoltando il rapporto, impallidirono e provarono orrore per quello che avevano fatto. Se i soldati dicevano la verità, per loro era finita. Rimasero seduti in silenzio, guardandosi l'un l'altro, senza sapere cosa fare o cosa dire. Accettare quel rapporto significava condannare se stessi. Si ritirarono per consultarsi. Considerarono che se il rapporto portato dalle guardie fosse circolato tra il popolo, coloro che avevano messo a morte il Cristo sarebbero stati giudicati come assassini. Decisero allora di pagare i soldati perché mantenessero il segreto. I sacerdoti e gli anziani offrirono loro una grande somma di denaro, dicendo: "Dite così: 'I suoi discepoli sono venuti di notte e lo hanno rubato, mentre dormivamo'". {PS 171,3}

E quando i soldati chiesero cosa sarebbe stato di loro, se avessero dichiarato di aver dormito durante la guardia, i capi del popolo promisero di convincere il governatore a garantire la loro incolumità. Per denaro le guardie romane vendettero il loro onore e accettarono il suggerimento dei sacerdoti e degli anziani. {PS 171,4}

Quando Gesù, ancora sulla croce, aveva gridato "È compiuto", le rocce si erano spaccate, la terra aveva tremato e alcune tombe si erano aperte. Quando risuscitò vittorioso dalla morte e dalla tomba, mentre la terra tremava e la gloria del cielo rischiarava quel luogo sacro, molti dei giusti risposero alla sua chiamata e risuscitarono come testimoni della sua risurrezione. I giusti prescelti risuscitarono glorificati. Erano stati scelti fra i santi di ogni epoca, dalla creazione fino ai giorni di Gesù. Così, mentre i capi del popolo cercavano di nascondere la risurrezione del Cristo, Dio decise di risvegliare un gruppo di persone dalle loro tombe, perché testimoniassero della risurrezione di Gesù e proclamassero la sua gloria. {PS 171,5}

I risorti erano diversi per forme e statura, alcuni dall'aspetto più nobile di altri. Mi fu detto che gli abitanti della terra avevano subìto un processo di degenerazione, perdendo la loro forza e la loro bellezza. Satana aveva il potere sulla malattia e sulla morte, e in ogni epoca gli effetti della maledizione erano stati sempre più evidenti e il potere di Satana sempre più visibile. Coloro che avevano vissuto ai tempi di Noé e di Abramo assomigliavano agli angeli per forma, bellezza e forza. Ma ogni generazione che si succedeva diventava sempre più debole e più soggetta alla malattia, e la loro vita era più breve. Satana aveva imparato come indebolire l'umanità. {PS 172,1}

Coloro che risuscitarono dopo la risurrezione di Gesù apparvero a molte persone, raccontando loro che il sacrificio per l'uomo era stato compiuto, che Gesù crocifisso dagli ebrei era risuscitato dai morti, e come conferma delle loro parole, dicevano: "Siamo risuscitati con lui". Testimoniarono che tramite la sua potenza erano stati chiamati dalle loro tombe. Nonostante circolassero falsi rapporti, Satana non poteva nascondere la risurrezione di Cristo, né potevano farlo i suoi angeli o i capi sacerdoti, perché le persone risuscitate con lui diffondevano questa meravigliosa notizia; anche Gesù si sarebbe presto mostrato ai suoi discepoli addolorati, per placare le loro paure e suscitare in loro gioia e felicità. {PS 172,2}

A mano a mano che la notizia si diffondeva di città in città, e di villaggio in villaggio, gli ebrei temevano per la loro vita e dissimulavano l'odio che nutrivano per i discepoli; la loro unica speranza era diffondere falsi rapporti e coloro che desideravano che questa bugia fosse vera, l'accettavano. Pilato tremò, quando venne a sapere che Cristo era risorto. Non poteva dubitare delle testimonianze che ascoltava e da quel momento non ebbe più pace. Per ottenere gli onori mondani, per paura di perdere la sua autorità e la sua vita, aveva condannato Gesù a morte. Era pienamente convinto di essersi macchiato non solo del sangue di un uomo innocente, ma di quello del Figlio di Dio. Fino alla fine della sua esistenza Pilato visse come un miserabile; la disperazione e l'angoscia gli tolsero ogni gioia e speranza, rifiutò di essere confortato e morì nella sofferenza. {PS 172,3}

Il cuore di Erode si indurì sempre di più e quando seppe che Cristo era risorto, non ne fu particolarmente turbato. Fece giustiziare Giacomo e quando vide che i giudei ne erano compiaciuti, fece arrestare anche Pietro, con l'intenzione di ucciderlo, ma Dio aveva un compito da affidargli e inviò un angelo per liberarlo. Il giudizio divino colpì Erode, mentre si esaltava in presenza di una grande folla; fu colpito da un angelo del Signore e morì di una morte orribile. {PS 173,1}

 

 
 
 
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