un consiglio

(E' una molto grande pena


        Ode al GattoGli animali furonoimperfetti, lunghidi coda, plumbeidi testa.Piano piano si miseroin ordine,divennero paesaggio,acquistarono in grazia, volo.Il gatto, soltanto il gatto apparve completoe orgoglioso:nacque completamente rifinitocammina solo e sa quello che vuole.L'uomo vuol essere pesce e uccello,il serpente vorrebbe avere le ali, il cane è un leone spaesato,l'ingegnere vuol essere poeta,la mosca studia la rondine,il poeta cerca di imitare la mosca,ma il gattovuole esser solo gattodai baffi alla coda,dal fiuto al topo vivo,dalla notte fino ai suoi occhi d'oro.Non c'è unità come la sua,non hanno la luna o il fioreuna tale coesione:è una sola cosacome il sole o il topazio,e l'elastica linea del suo corpo,salda e sottile, è comela linea della prua di una nave.I suoi occhi giallihanno lasciato una solascanalaturaper gettarvi le monete della notte.Oh piccoloImperatore senz'orbe,conquistatore senza patria,minima tigre da salotto, nuzialesultano del cielodelle tegole erotiche,il vento dell'amorenell'aria apertareclamiquando passie posiquattro piedi delicatisul suolo,fiutando,diffidandodi ogni cosa terrestre,perché tutto è immondoper l'immacolato piede del gatto.Oh fiera indipendentedella casa, arrogantevestigio della notte,neghittoso, ginnasticoed estraneo,profondissimo gatto,poliziotto segretodelle stanze,insegnadi unirreperibile velluto,probabilmente non c'èenigmanel tuo contegno,forse non sei mistero,tutti sanno di te ed appartieniall'abitante meno misterioso,forse tutti si credonopadroni,proprietari, parentidi gatti, compagni,colleghi,discepoli o amicidel proprio gatto.
 Charles Baudelaire Il Gatto (XXXIV) Vieni bel gatto, vieni sul mio cuore amoroso;Trattieni i tuoi artigliCh'io mi sprofondi dentro i tuoi begli occhi d'agata e metallo.Quando a bell'agio le mie dita a lungoTi carezzan la testa e il dorso elastico,E gode la mia mano ebbra al toccare il tuo corpo elettrico,Vedo in spirito la mia donna:Profondo e freddo come il tuo, il suo sguardo, bestia amabile,Penetra tagliente come fosse una freccia,E dai piedi alla testaUna sottile aria, rischioso effluvio,Tutt'intorno gira al suo corpo bruno.  Il Gatto (LI)Nel mio cervello passeggia come se fosse in casa sua un bel gatto forte, dolce e grazioso. Se miagola lo si sente appena, tanto il suo timbro è tenero e discreto; ma se la sua voce si allarga o incupisce essa diviene ricca e profonda. Sta in questo il suo incanto e il suo segreto. La voce, che stilla e sgoccia nel mio intimo più tenebroso, mi riempie come un verso ritmato e mi rallegra come un filtro. Addorme i miei mali più crudeli, contiene tutte le estasi; per dire le più lunghe frasi non ha bisogno di parole. Non v'è archetto che morda sul mio cuore, strumento perfetto, o faccia più regalmente cantare la sua corda più vibrante, della tua voce, gatto misterioso, gatto strano e serafico, in cui tutto, come in un angelo, è sottile e armonioso.  I Gatti (LXVI)I fervidi innamorati e gli austeri dotti amano ugualmente,nella loro età matura, i gatti possenti e dolci, orgogliodella casa, come loro freddolosi e sedentari.Amici della scienza e della voluttà, ricercano il silenzio el'orrore delle tenebre; l'Erebo li avrebbe presi per funebricorsieri se mai avesse potuto piegare al servaggio la loro fierezza.Prendono, meditando, i nobili atteggiamenti delle grandisfingi allungate in fondo a solitudini, che sembranoaddormirsi in un sogno senza fine:le loro reni feconde sono pienedi magiche scintille e di frammenti aurei;come sabbia.