Runners Blog Valenza

Vita da orsi


Più o meno tutti gli anni in questa stagione con le ferie, la voglia di fare cose nuove, complice anche un leggero infortunio, mi allontano un po’ dalla corsa su strada e mi avvicino al mondo del trail. 
Un mondo molto affascinante nel quale esito sempre un po’ a tuffarmi per la paura di non riuscire più a prepararmi per le corse su strada, ho ancora in testa di fare una maratona come si deve e vedere se riesco a togliere qualcosa al mio tempo migliore. Ma visto la poca attività dei mesi scorsi e gli infortuni che vengono uno dopo l’altro penso che da qui a fine anno posso fare quello che mi viene senza pensare al cronometro.Questa domenica pensavo di andare in Val Borbera ma è poi arrivato un invito per aggregarmi a un gruppo di Orsi per andare a Courmayeur, così ho indossato una pelle d’orso e mi sono mimetizzato per sembrare uno di loro. Il giro che faremo fortunatamente non è troppo difficile, è previsto che non si correrà, cammineremo più che altro. Ho qualche possibilità di farcela. Subito alla partenza il mio travestimento mostra qualche lacuna, hanno tutti degli zainetti molto tecnici, il mio zaino della Venice Marathon, viene guardato con sospetto anche se nessuno per ora commenta. Lasciamo la macchina in una frazione poco sopra Courma e ci incamminiamo nella Val Ferret, puntiamo direttamente al Col Sapin, credo sia sui 2500 metri, inizialmente temo di non farcela ho una contrattura al polpaccio destro che non mi permette di correre, ma scopro che il camminare non mi dà problemi. Arrivati al primo colle scendiamo un centinaio di metri per poi risalire al Malatrà. La salita è impegnativa e sento l’altitudine, ma non ci sono tratti esposti tutto faticoso ma facile.Arriviamo a circa 2800 metri in totale faremo circa 1600 m. D+
Da iniziamo a scendere per il rifugio Bonatti, dove faremo sosta per mangiare e ammirare le Grand Jorasses. Qui l’interesse per il mio zaino ritorna centrale, dopo che ho tirato fuori il mio panino enorme, e ne ho un altro, e la mia lattina di birra, anche di queste 2, il mio zaino viene letteralmente perquisito e salta fuori la bottiglia d’acqua da un l. e mezzo, altroché borracce e camel bag, un ritter sport e un pacco di wafer della Milka, oltre a maglia, pile e k-way. Il mio travestimento da orso è saltato, sono solo un turista della domenica.
Da lì in poi non ce n’è più il sentiero per il rifugio Bertone è facile e si può correre, io riesco solo qualche pezzo in discesa ma vengo staccato di brutto.Non mi resta che farmela con calma, il percorso è bellissimo camminando sembra un po’ lunga pare di non arrivare mai, al Bertone seconda sosta nella quale temino tutte le cibarie. Per tornare alla macchina manca meno di un’ora di strada tutta in discesa.Il tempo di cambiarsi e si va a Courma a bere un paio di birre, in totale io ho fatto km.21. Qualcuno l’ha allungata a km.25 e un ultimo gruppo ha fatto più breve, km.15.Calorie bruciate circa 1800 assimilate 3500.Scherzi a parte una giornata molto bella, anche per un podista acciaccato come me. 
http://dannycasa.blogspot.it/2013/08/courma.htmlsoundtrack: Eddie Vedder - Society (Into the Wild OST)