Dicembre è generalmente tempo di bilanci.La prima cosa a cui mi vien da pensare di quest'annoche va terminando, è che ho dispensato troppo pochiv a f f a n c u l o .Non va bene, così.

 Non so se,guardando lo stesso panorama,i miei occhi vedono le stesse cosedei tuoi.Me lo sono chiesto molte volte;ora non più:guardo, osservoe prendo la mia parte.Intorno a meti sento.Comunque.

Ho avuto la prova che si dimenticasolo ciò che si vuole dimenticaree che ben poco è andato perdutodi quell'antica scintilla.Un po' alla volta, riemergeil piacere di poche parole scritte,la descrizione di attimi elembi di vita.Ora mi manca una voce...

Se potessi, conterei fino a 10, 100, 1000.Forse, sbaglierei lo stesso,ma sbaglierei meglio.Quanto ho pagato i miei errori e quelli di altri!Qui termina il mio autodafè,ma non il tormento.Quello è solo mio:un fuoco che si estingueràquando, finalmente, annegherònel profondo.

 Se la prendo alla larga, non capite;se vado al sodo, ve la prendete.Se uso metafore, mi dite di venire al dunque;se sono diretto, sono troppo diretto:ma voi, che volete da me?Soprattutto: chi vi conosce?Andate in pace.

Torno quiquando non riesco a riflettere la luce che mi colpisce,quando assorbo le onde sonore, anziche rimbalzarle.Torno quicome l'adulto che sente improvvisa la nostalgiadei luoghi d'infanzia: ci torna sperando di inciamparein qualche ricordo, sepolto prima dalla memoria,che dalla polvere e dal caos.Torno qui e ritrovo tracce di vita mia,incrociatesi con quelle di vite altrui:come quell'adulto…

 Esiste un giorno in mezzo ai giorni,che ti rivela nella maniera meno ortodossa che ciò che cercaviè molto diverso da ciò che ti serve adesso.Te ne accorgi quando la tua nuova consapevolezzacancella le altre velleità.Serviva un giorno come questo,un giorno imperfetto.

Certe cosenon finiranno mai...(del tutto) 

 Sceglie di vivere un paradossochi si sente chiuso in gabbia,mentre arreda la sua prigione.

 Auguri!Auguri per tutto...