le mie note stridule sono i frammenti di pensieri, storie, pezzi di vita che chi passa, di volta in volta, decide di regalarmi, e che si mescolano, si accavallano, a formare una gigantesca torre di babele.

parlo di caos totale...in assetto organico.

trasformazione inevitabile, definizione di un concetto elementare generato da milioni di voci in disaccordo.

Osservo, sorpresa, la sequenza meravigliosa di note sovrapposte in ordine caotico.

Giovanni Allevi - L'Orologio Degli Dei

MUSICA NUDA

R U V I D A

S O N O C I R C O L A R E

I N T E N S A

D I S S O N A N Z A

S O N O S T R I D U L A

L E G G E R A I N C O E R E N Z A

S O N O

T U T T O C I O' C H E

N O N C O N O S C O

R E G I N A E S C H I A V A

D I U N A

M E T A M O R F O S I

I M P E R F E T T A

R U V I D A D I S U O N I

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diSSonANZE peRfeTTe

...dove note stridule graffiano l'aria a disegnare consonanze inaspettate!

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Post N° 25

Post n°25 pubblicato il 07 Dicembre 2007 da ruvidakin

CERCO                                                                                          CERCO
           NELLA NOTTE                                                              L'EMOZIONE
IL CONTORNO                                                                                  TACHICARDICA
                  SCONOSCIUTO                                                                      INVANO
                        MAI SVELATO                                                    NASCOSTA
  NELLA MENTE                                                                                     NEL MIO PETTO
       L'ODORE                                                                                   INCONTINENTE
           ASSAPORATO                                                                                         ASPETTO
  PER UN ATTIMO                                                                                    PAZIENTE
                          SVANITO                                                             IL TEMPO
NELLE MANI                                                                             DELLA VICINANZA
        IL TUO GESTO                                                                                        INCERTO
                       LEGGERO                                                       CERTA
         CHE TRATTIENE                                                                         NELL'INQUIETUDINE
  L'INSOLENZA                                                                          DELL'INCAPACITA'
              DEL MIO                                                                                    DELL'ATTESA

SCONOSCIUTO

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Post N° 25

ridicolaleggerezza il 08/12/07 alle 00:06 via WEB

delicatamente...
non ti prendevo in giro...e nessuna bacchetta...il sound wow rid

(Rispondi)

nidhoegg il 09/12/07 alle 15:52 via WEB

cercare nella notte... attimi, emozioni... sentimenti... restando in attesa... ciao kin, una buona serata...

(Rispondi)

ruvidakin il 09/12/07 alle 22:02 via WEB

aspetto che accada...o aspetto di sapere che non accadrà, in ogni caso cerco..è questo il fine e il mezzo!buona serata anche a te.kin

(Rispondi)

Lord.Casco il 10/12/07 alle 00:44 via WEB

Cerco, cerco.
Nella notte l’emozione, il contorno (tachicardia)
Lo sconosciuto, invano, mai svelato.
Nascosta nelle mente, nel mio petto, l’odore incontinente (e) assaporato, aspetto.
Per un attimo paziente.
Svanito il tempo nelle mani, della vicinanza il tuo gesto.
Incerto. Leggero.
Certa che tratt(enga) nell’inquietudine l’insolenza dell’incapacità del mio.
(E) dell’attesa.

(Rispondi)