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Non se ne è parlato nella fiction, ma più di un’ ombra incombe sulla morte di Rino Gaetano.
Il cantante, alle tre di notte circa del 2 giugno 1981, si schianta con la sua Volvo all’ incrocio fra la Nomentana e via XXI Aprile. Non muore sul colpo. Il 118 fa tappa in ben cinque ospedali della Capitale. Tutti e cinque rifiutano di prendersi cura dell’ incidentato. Per mancanza di posti. Una volta che l’ambulanza arriva al Gemelli è ormai troppo tardi.
Si parla di malasanità. Alcuni audaci gridano al complotto internazionale. Fatto sta che nessuno ha mai fornito dei particolari sull’accaduto. Tranne l’artista stesso.
Già, la descrizione più dettagliata sulla propria morte arriva proprio dallo stesso Gaetano, in un testo scritto all’ inizio degli anni Settanta e mai pubblicato. Il titolo è La canzone di Renzo e racconta la storia di un ragazzo che, vittima di un incidente, muore perchè rifiutato da tutti gli ospedali a cui i soccorritori si rivolgono. Tre degli ospedali citati nella canzone sono quelli che hanno negato il soccorso al cantante: Il Policlinico Umberto I (il più vicino al luogo dell’ incidente), il San Camillo e il San Giovanni.
Leggi il testo de La ballata di Renzo:
Quel giorno Renzo uscì, andò lungo quella strada
e una Ferrari contro lui si schiantò
il suo assassino lo aiutò e Renzo allora partì
verso un ospedale che lo curasse per guarìr.
Quando Renzo morì io ero al bar
La strada era buia si andò al San Camillo
e lì non l’accettarono forse per l’orario
si pregò tutti i Santi ma s’andò al San Giovanni
e lì non lo vollero per lo sciopero
Quando Renzo morì io ero al bar
era ormai l’alba andarono al Policlinico
ma lo si mandò via perchè mancava il vicecapo
c’era in alto il sole si disse che Renzo era morto
ma neanche al Verano c’era posto
Quando Renzo morì io ero al bar,
al bar con gli amici bevevo un caffè.
Brano profetico da far venire i brividi. A differenza di Renzo, almeno al Verano la salma del musicista ha trovato posto.
Ecco la testimonianza della fidanzata Amalia sulla notte dell’ incidente: «La notte della sua morte feci uno strano sogno: una macchina, un incidente e una bara. Poi ricevemmo una telefonata e mi dissero che dovevamo vestirci perché Rino aveva avuto incidente. Forse avevo capito o non volevo capire. Poi una mia amica mi prese da parte e me lo disse. Stavamo per sposarci proprio in quel mese».
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