Creato da sciantixa il 24/10/2009
*** voglia di tenerezza ***
|
Menu
Quello Che Le Donne Non Dicono - F.Mannoia
[MUSICA ITALIANA] Fiorella Mannoia - Quello che le donne non dicono mp3
Powered by mp3ye.eu
Mannoia - Quello che le donne non dicono di paolosony
Ci fanno compagnia
certe lettere d'amore
parole che restano con noi
e non andiamo via
ma nascondiamo del dolore
che scivola:
lo sentiremo poi
Abbiamo troppa fantasia
e se diciamo una bugia
è una mancata verità
che prima o poi succederà
Cambia il vento ma noi no
e se ci trasformiamo un pò
è per la voglia di piacere
a chi c'è già o potrà arrivare
a stare con noi
Siamo così
è difficile spiegare
certe giornate amare lascia stare
tanto ci potrai trovare qui
con le nostre notti bianche
ma non saremo stanche neanche quando
ti diremo ancora un altro si
In fretta vanno via
delle giornate senza fine
silenzi: che familiarità
E lasciano una scia
le frasi da bambine
che tornano
ma chi le ascolterà?
E dalle macchine per noi
i complimenti del playboy
ma non li sentiamo più
se c'e' chi non ce li fa più
Cambia il vento ma noi no
e se ci confondiamo un pò
è per la voglia di capire
chi non riesce più a parlare
ancora con noi
Siamo così
dolcemente complicate
sempre più emozionate delicate
ma potrai trovarci ancora qui
nelle sere tempestose
portaci delle rose
nuove cose
e ti diremo ancora un altro si
è difficile spiegare
certe giornate amare lascia stare
tanto ci potrai trovare qui
con le nostre notti bianche
ma non saremo stanche neanche quando
ti diremo ancora un altro si.
Area personale
Contatta l'autore
Nickname: sciantixa
|
|
Sesso: F Età: 53 Prov: VI |
Regina Di Cuori - Litfiba
Cerca in questo Blog
Chi può scrivere sul blog
I messaggi e i commenti sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione.
Link per lei
Dal blog di Mimosa [http://natacomplicata.splinder.com/post/22269677/ce-qualcosa] C'è qualcosa che non va. Tutto in apparenza è come dovrebbe essere,ma sento che qualcosa non quadra. E' qui,più o meno all'altezza del cuore o,forse,un po' più giù;è una sensazione più viscerale... Si è aperto qualcosa... uno spiraglio,un varco,una voragine....o...è una vecchia porta cigolante.. Sento entrare un soffio d'aria che mi inquieta,mi irrita,mi fa sentire vulnerabile;eppure mi mi sento più leggera,effervescente..eccitata...e.. Potrei far finta di niente e lasciare che la frenesia della vita la richiuda ,silenziosamente. Ma è come voler ignorare una di quelle fastidiose piaghette che ,a volte, vengono in bocca. Ci provi,finché il dolore non ti dice che la tua lingua traditrice è finita ancora là.... C'è un che di definitivo in questa sensazione e questo mi fa paura.. Come il momento che precede il vomito,tensione e sudori freddi,vorrei oppormi ma non si può resistere all'inevitabile.... Fa schifo ma ,forse,è l'unica soluzione per stare bene... Riluttante mi avvicino,la porta è socchiusa...la stanza è buia... Annuso, l'aria è umida,fredda e polverosa. Ascolto,c'è silenzio.. Trattengo il respiro,la stanza lo trattiene con me..in attesa di me.. Ho la bocca secca,le mani sudate..ne appoggio una sulla maniglia della porta (strano,non è fredda) la stringo forte,chiudo gli occhi ...ed entro. Solo un passo..il pavimento traballa un po'..i vetri della finestra tintinnano.. non sembra un posto sicuro...eppure non ho più paura..conosco questa stanza,con tre passi potrei essere alla finestra,spalancarla e lasciar entrare il sole.... Ma so che troverei ragnatele e polvere,pittura azzurrina sbiadita sui muri chiazzati dai fantasmi dei mobili che un tempo c'erano appoggiati. La casa è abbandonata,la stanza...la mia cameretta... Ferma,ancorata alla maniglia,serro più forte gli occhi,il cuore è un fiume in piena nella mie orecchie.. Ho capito cosa mi ha richiamato qui,sospiro ....”va bene ,va bene proviamo..” sussurro alla stanza vuota... Inspiro profondamente.. Polvere che pizzica il naso,colori danzano sulla schermo delle mie palpebre abbassate e,tra le ciglia, una lacrima cerca una via di fuga..la lascio andare.. ....................... ....................... Adesso sorrido...faccio un passo indietro..ma non chiudo la porta... Ci sono ancora tanti sogni che ho dimenticato qui..... |
Post n°6 pubblicato il 28 Ottobre 2009 da sciantixa
[da "I MONDI DELL'ALTROVE - http://altrodoveblog.blogspot.com/2009/08/donne-che-amano-troppo-ancora-su-il.html] Le donne sono fatte per amare. La natura ce l’ha imposta nel DNA a viva forza e noi ce la ritroviamo, questa capacità-fardello, assieme alle tette ed ai peli superflui. E’ indubbio che questa qualità ci è molto utile quando partoriamo. Se non fossimo capaci di un amore così forte ed incondizionato, col cavolo che ci faremmo prendere dalla poesia del parto naturale e di quanto sia un’esperienza unica e fondamentale nella vita di una donna! Anche se, a dire il vero, qualcuna si è rinsavita con l’uso dell’epidurale, la sottile linea d’ombra che ci divide dal resto della produzione femminile di ogni specie è questa capacità di amare troppo, in modo malato a volte, certamente spesso distruttivo. La donna che ama troppo è la rappresentante per eccellenza di un essere umano che chiede amore più di quello che sa dare e maschera questa sua mancanza sforzando il suo stesso essere ad amare sopra le righe. Ama facendo del male a se stessa perché non è certamente felice e rende infelice anche chi le sta accanto. All’origine di tutto c’è certamente la mancanza totale di auto-stima, la non visione di sé in quanto persona ed anche l’assoluta frantumazione del proprio io. Eppure la donna è maestra nel farsi male da sola. Ricordate la canzone delle Storie Tese? E’ l’ambiguità dell’essere femminile la fonte del suo dolore e della sua forza… Lui : Eravamo fidanzati, poooooi, tu mi hai lasciato, senza addurre motivazioni plausibili... Lei: Noo...o....oooh..on e' vero, tu non capisci l'universo femminile, la mia spiccata sensibilità', si contrappone al tuo gretto materialismo maschilista... ...ciononostante... Lui: Cara ti amo. (musichetta...)(il momento dello humor ci vuole) Lui: Rimani in casa. Lui: Vorrei palparti le tette. Lui: Mi drogo, bestemmio, picchio i bambini e non ti cago. Lui: Mi metto il goldone... Lui: Cara ti amo. (...giovani comici...) lui: Rimango in casa. Lui: Ti passo un cubetto di ghiaccio intinto nel Cointreau sulla pancia dopo di che ti scopo bendata. Lui: Disse la vacca al mulo... Lui: Cara ti amo. (...harg harg harg...) Lui: Ed ora uniamo i nostri corpi nell'estasi suprema che è propria dell'idillio dell'amore. Lui: Usciresti con me domani sera. Lui: Mettiamola sul sesso. Lui: Io sono come sono. Lui: Tu mi appartieni. Evviva l ' amoreeeee !!! |
Post n°5 pubblicato il 28 Ottobre 2009 da sciantixa
|